Gli Stati Uniti possono anche criticare l’OPEC per la manipolazione del mercato petrolifero, ma i coltivatori di canna da zucchero nel vicino Brasile sono più che felici del fatto che il cartello abbia reso questo un ottimo anno per loro, malgrado le coltivazioni eccezionali e le piogge.
Ma qual è il motivo per cui i coltivatori di zucchero di canna sono fan dell’OPEC? L’etanolo.
Lo zucchero è il vincitore tra le materie prime agricole
Lo zucchero greggio è l’unico tra le materie prime agricole ad aver registrato dei rialzi quest’anno, grazie alla domanda di etanolo derivato dallo zucchero di canna, il biocarburante che è un additivo previsto per la benzina negli Stati Uniti e anche in Brasile, il principale paese coltivatore di zucchero.
Il Brasile ha un permesso del 27% per l’etanolo nella benzina, ben superiore al 10% imposto sulla maggior parte dei carburanti per motore negli Stati Uniti. E questo ha tradizionalmente spinto i coltivatori brasiliani a concentrarsi di più sul settore energetico che su quello alimentare nel loro mercato, una strategia che paga dividendi data l’impennata del greggio di quest’anno.
I future dello zucchero greggio scambiati a New York sono rimbalzati del 3% nel 2019, contrariamente ad altre materie prime agricole che stanno mostrando una performance più debole: -1% per il succo d’arancia, un crollo del 5% del caffè ed un tonfo dell’8% del cacao.
L’etanolo stesso è schizzato di oltre il 4% sull’anno, sebbene neanche lontanamente vicino all’impennata del 25% del greggio USA.
Le prospettive dei fondamentali battono le previsioni di Strong Sell
Sebbene le prospettive tecniche giornaliere di Investing.com indichino “Strong Sell“ sui future dell’etanolo scambiati sul Chicago Mercantile Exchange, il clima e le condizioni meteo riportati dal Brasile segnalano dei fondamentali che potrebbero far aumentare i rialzi. E se il fulcro dell’OPEC, l’Arabia Saudita, continuerà con i suoi storici tagli alla produzione per spingere i prezzi, l’etanolo sul CME potrebbe salire ancora di più.
Anche per i future dello zucchero greggio, il consiglio è “Strong Sell“, con i prezzi ancora al di sotto della media mobile su 10 giorni per via della debolezza di inizio anno.
Mike Seery, analista tecnico di Seery Futures a Plainfield in Illinois, fa notare in un articolo della settimana scorsa che la volatilità dello zucchero greggio è in aumento, segnale di potenziale forza a breve termine. Scrive Seery:
“Il dollaro USA ha avuto un impatto negativo sui prezzi dello zucchero in passato ma al momento vediamo un forte supporto”.
Anche il clima potrebbe giocare un ruolo importante nel continuare a supportare sia lo zucchero che l’etanolo.
Alcune previsioni meteo nelle aree centro meridionali di coltivazione di zucchero di canna in Brasile indicano condizioni più umide del previsto nei primi mesi della prossima stagione, creando delle condizioni che favorirebbero la produzione dell’etanolo rispetto a quella del dolcificante, secondo quanto ha riportato Bloomberg la scorsa settimana.
Sebbene maggiori piogge avvantaggerebbero la crescita dello zucchero di canna colpita dalla siccità a dicembre e gennaio, probabilmente farebbero abbassare anche i livelli di saccarosio e di conseguenza il rendimento, viene aggiunto.
Luiz de Carvalho, direttore dell’agenzia di consulenza brasiliana per lo zucchero Canaplan a San Paolo, ha affermato:
“Quando piove, le piante convertono il saccarosio in glucosio e fruttosio, che sono più convertibili in etanolo”.
Carvalho ha aggiunto che, con India, Tailandia ed Europa che taglieranno la produzione di zucchero quest’anno, il Brasile sarà ancora una volta quello che guiderà i prezzi globali.
“Sebbene prevediamo che i prezzi dello zucchero internazionale saliranno anche se il Brasile aumenterà la sua produzione, le prospettive saranno più rialziste se le coltivazioni avranno più pioggia”.
L’etanolo potrebbe controbilanciare l’aumento delle scorte di zucchero
Il ruolo sempre più grande dell’etanolo per lo zucchero viene giocato mentre le scorte eccezionali del dolcificante dovute alla domanda debole all’inizio dell’anno continuano a pesare sul mercato.
Il Dipartimento per l’Agricoltura USA ha ridotto le previsioni sulle importazioni di zucchero per le coltivazioni 2018/19 la scorsa settimana, aumentando lievemente le previsioni sulla produzione nazionale.
L’USDA ha fissato il seguitissimo rapporto S/U (tra scorte finali e domanda totale) a 13,6 per l’anno di coltivazione fino a fine settembre, in calo dalle previsioni del mese scorso di 14,6 e da 16,1 del 2017/18.