Le banche ed altri nomi finanziari hanno reclamato l’attenzione di Wall Street in questa stagione degli utili, nella prospettiva di un aumento dei tassi di interesse. I movimenti di queste azioni influiscono naturalmente sui prezzi degli exchange-traded fund (ETF) che si focalizzano su di esse.
JPMorgan Chase (NYSE:JPM) ha aperto la stagione degli utili del Q1 la scorsa settimana, con un report peggiore del previsto che ha preoccupato gli investitori. I profitti di 8,28 miliardi di dollari rappresentano infatti un crollo del 42% dall’anno prima. Charles Schwab (NYSE:SCHW) e Sierra Bancorp (NASDAQ:BSRR) sono altre due banche che hanno deluso le attese degli analisti sugli EPS per il trimestre.
Intanto, le azioni di Bank of America (NYSE:BAC) sono schizzate di oltre il 4% dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del Q1 migliori del previsto il 18 aprile. Gli EPS di 80 centesimi hanno battuto le aspettative degli analisti.
Altre banche che hanno superato le previsioni di Wall Street sugli EPS sono Citigroup (NYSE:C), Goldman Sachs (NYSE:GS), Morgan Stanley (NYSE:MS), State Street (NYSE:STT), e di recente, Bank of New York Mellon (NYSE:BK).
Il rendimento dei Treasury USA decennali si avvicina al 3%, oscillando ai massimi pluriennali. In questo contesto, i nomi finanziari sono al centro della scena. Questi istituti prendono in prestito denaro sulla parte breve della curva ma lo prestano sulla parte lunga. Quando il rendimento sale, lo spread tra depositi e prestiti solitamente avvantaggia le banche e migliora i loro margini di interesse netti.
Dunque, molti investitori sono ancora ottimisti per i titoli finanziari, malgrado i report sugli utili misti. Di recente, abbiamo parlato dell’iShares U.S. Financial Services ETF (NYSE:IYG), crollato dell’8,7% finora sull’anno.
Nell’articolo di oggi presenteremo altri due ETF che danno ampia esposizione alle azioni finanziarie. Tuttavia, dovremmo ricordare ai lettori che le prospettive per le banche potrebbero cambiare se la curva del rendimento dovesse appiattirsi. Di conseguenza, è appropriata un’ulteriore due diligence prima di fare incetta di azioni finanziarie.
1. SPDR S&P Bank ETF
- Prezzo attuale: 51,07 dollari
- Range su 52 settimane: 46,86 - 60,60 dollari
- Rendimento dividendo: 2,43%
- Percentuale di spesa: 0,35% annuo
SPDR® S&P® Bank ETF (NYSE:KBE) investe su un’ampia gamma di azioni finanziarie. Il fondo ha cominciato gli scambi nel novembre 2005.
KBE, che investe su 100 nomi, replica i ritorni dell’indice S&P Banks Select Industry Index, un indice equal-weight. Per quanto riguarda i sotto-settori, troviamo banche regionali (77,72%), prestiti e finanziamenti ipotecari (13,38%) e banche diversificate (6,09%), tra gli altri.
I primi 10 titoli nel portafoglio rappresentano quasi il 13% dei 2,67 miliardi di dollari netti di asset. Tra questi ci sono Jackson Financial (NYSE:JXN), Voya Financial (NYSE:VOYA), Northern Trust (NASDAQ:NTRS), AXA Equitable Holdings (NYSE:EQH), ed Essent Group (NYSE:ESNT).
KBE ha segnato un massimo pluriennale ad inizio gennaio. Tuttavia, l’ETF è sceso del 6,4% sull’anno in corso. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 10,28x e 1,17x. I lettori che si aspettano che le pressioni negative sui finanziari si riducano potrebbero pensare di comprare sul calo.
2. First Trust Financials AlphaDEX Fund
- Prezzo attuale: 45,39 dollari
- Range su 52 settimane: 41,13 - 48,99 dollari
- Rendimento dividendo: 1,98%
- Percentuale di spesa: 0,61% annuo
Il nostro secondo fondo è First Trust Financials AlphaDEX® Fund (NYSE:FXO). Investe su titoli finanziari in base a numerosi fattori growth e value. Il fondo ha cominciato gli scambi nel maggio 2007 e gli asset netti ammontano a 1,4 miliardi di dollari.
FXO, che replica l’indice StrataQuant® Financials Index, possiede le azioni di 100 aziende. Le azioni di banche di investimento e servizi di intermediazione rappresentano circa un terzo del fondo. Seguono assicurazioni non sulla vita (29,33%), banche (21,80%), servizi di finanza e credito (7,23%).
Quasi un quinto del portafoglio è destinato ai primi 10 titoli. In cima alla lista, LPL Financial (NASDAQ:LPLA), Cincinnati Financial (NASDAQ:CINF); Raymond James Financial (NYSE:RJF), ed Alleghany (NYSE:Y).
Crediamo che FXO meriti la vostra attenzione. L’ETF è sceso di circa l’1,9% quest’anno ma continua a segnare un’impennata del 4,8% negli ultimi 12 mesi. Come KBE, anche FXO è sotto pressione da metà gennaio. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 8,42x e 1,33x.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.