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Il CAD guadagna prima del PIL; EUR e AUD attendono decisioni

Pubblicato 30.06.2014, 12:17
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Market Brief

I mercati valutari hanno aperto la seduta piatti; ci aspetta una settimana ricca di dati e appuntamenti. L’USD/JPY e i cross con lo JPY hanno avuto un andamento contrastato a Tokyo dopo che la stima sulla produzione industriale di maggio ha mostrato un’espansione inferiore alle stime e i nuovi cantieri residenziali sono scesi del 15% nello stesso mese (rispetto al -10,5% previsto e al -3,3% precedente). L’USD/JPY è salito a 101,47, per poi scivolare a 101,24 prima dell’apertura dei mercati europei. Gli indicatori di trend e momentum sono marginalmente ribassisti, si susseguono le offerte sotto la media mobile a 200 giorni (101,72). L’EUR/JPY rimane all’interno di fasce e dovrebbe continuare a trovare resistenza a 138,79/139,09 (media mobile a 21 e 200 giorni) prima della riunione della BCE di giovedì. Il supporto chiave staziona a 137,70/75 (supporto di giugno).
Venerdì l’EUR/USD ha fatto registrare la chiusura più alta dal 5 giugno (BCE). La coppia ha aperto piatta in Asia e poi ha compiuto un rally fino a 1,3654 all’apertura dei mercati in Europa. L’EUR/USD è rimasto bloccato fra le medie mobili a 21 e 200 giorni (1,3598/1,3674). Oggi saranno diffuse le stime sull’inflazione dell’Eurozona di giugno (09:00 GMT), monitoreremo un’eventuale rottura sopra 1,3674/77 (resistenza post-BCE) per confermare un trend positivo sostenibile. Prosegue la correzione dell’EUR/GBP. S’intravede una resistenza di breve termine a 0,80400 (media mobile a 21 giorni e massimo correttivo del trend rialzista di giugno).
Il cable consolida i guadagni sotto il massimo dell’anno a 1,7063. Gli operatori hanno giudicato leggere le misure macroprudenziali annunciate dal Comitato di Politica Finanziaria (CPF) per frenare il boom del mercato immobiliare britannico. Tuttavia, la cautela nel discorso di Carney alla BBC (il debito delle famiglie rimane elevato, la normalizzazione del tasso sarà limitata e graduale) frena la nuova domanda. La zona di supporto chiave staziona a 1,6923/53 (rispettivamente minimo del 18 e 25 giugno).
In Australia, stando ai dati di TD Securities, l’inflazione di giugno si è appiattita, l’inflazione a/a è salita al 3,0%. L’AUD/USD continua a trovare buone richieste sopra 0,9404; gli indicatori di trend e momentum sono piatti. La decisione della RBA (martedì) dovrebbe contribuire a definire una direzione chiara. Sul lato ascendente, rimane solida la zona di resistenza fra 0,9445 e 0,9460 perché la RBA dovrebbe riproporre toni accomodanti. La prima linea di supporto staziona a 0,9339/71 (61,8% di Fibonacci sul calo da ottobre 2013 a gennaio 2014 / media mobile a 21 giorni).
L’USD/CAD è sceso fino a 1,0658 in apertura di settimana. Le condizioni d’ipervenduto (RSI al 25%, banda di Bollinger inferiore a 1,0684) suggeriscono una correzione al rialzo di breve termine. L’inclinazione è chiaramente ribassista; gli operatori cercano di vendere sui rally correttivi. Oggi il Canada pubblicherà le cifre sul PIL. Se le forti previsioni del mercato saranno rispettate, dovremmo assistere a un altro incremento dei guadagni del CAD. L’EUR/CADscende gradualmente, seguendo da vicino il minimo del trend ribassista in atto da aprile a gennaio. Dal punto di vista tecnico, la media mobile a 21 giorni ha incrociato sotto quella a 200 giorni, rafforzando il sentiment ribassista di chi opera sui livelli tecnici. Collochiamo il nostro primo obiettivo a 1,45000. S’intravede un supporto a 1,44102 (minimo 6 gennaio e anno corrente).
Oggi gli operatori monitoreranno i seguenti dati: vendite al dettaglio m/m e a/a di maggio in Germania; prestiti alle famiglie a/a di aprile in Svezia; vendite al dettaglio m/m, inclusi carburanti per veicoli, e crescita dell’indicatore sul credito di maggio in Norvegia; IPP m/m e a/a di maggio in Italia; massa monetaria M3 di maggio nell’Eurozona; credito al consumo netto, prestiti netti per le abitazioni, approvazioni di mutui, massa monetaria M4 di maggio nel Regno Unito; stima IPC a/a di giugno e IPC di fondo (preliminare) a/a di giugno nell’Eurozona; IPC m/m e a/a (preliminare) di giugno in Italia; stima IPC m/m e a/a e IPC di fondo (preliminare) a/a di giugno nell’Eurozona; IPC (preliminare) m/m e a/a di giugno in Italia; PIL m/m e a/a di aprile in Canada; indice ISM di Milwaukee di giugno, indice direttori acquisto di Chicago di giugno, vendite di case in corso m/m e a/a di maggio e attività sull’attività manifatturiera della Fed di Dallas di giugno negli Stati Uniti

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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