Il discorso di Trump dopo il suo giuramento si è focalizzato su diverse tematiche economiche e politiche con potenziali impatti sui mercati finanziari. La politica energetica punta su gas e petrolio, con un deciso stop alle iniziative "green", influenzando negativamente i titoli legati alle energie rinnovabili e favorendo le aziende coinvolte nella trivellazione, come Saipem (BIT:SPMI). In ambito commerciale, Trump ha annunciato dazi su paesi esteri per proteggere l’economia interna, un aspetto che potrebbe penalizzare partner commerciali come l’Unione Europea e la Cina.
L’emergenza migranti, con il rimpatrio di milioni di persone, potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche a causa della carenza di manodopera e della conseguente crescita delle richieste salariali.
La lotta contro l'inflazione diventa fondamentale, considerando che quella legata ai salari è definita "appiccicosa" e difficile da ridurre. Sul fronte internazionale, Trump si è proposto come pacificatore, con l’obiettivo di ridurre i conflitti, il che potrebbe avere effetti deflattivi positivi per alcuni settori, come trasporti e viaggi.
In ambito energetico, l’intenzione di abbassare i prezzi e riempire le riserve strategiche favorisce le società petrolifere, mentre l’abbandono degli incentivi per le auto elettriche penalizzerà i produttori meno solidi. Politiche come l’uscita dall’Accordo di Parigi e la riforma del commercio globale accentuano l’approccio protezionista, con un focus sulle pratiche commerciali sleali e la manipolazione valutaria, soprattutto in relazione alla Cina.
L’allentamento della regolamentazione finanziaria potrebbe creare uno svantaggio competitivo per le istituzioni europee rispetto a quelle statunitensi. Sul fronte delle criptovalute, il mercato ha reagito positivamente, con il Bitcoin che ha raggiunto nuovi record.
I mercati globali hanno mostrato reazioni contrastanti: il dollaro si è rafforzato e l’S&P 500 ha registrato buone performance, in particolare nel settore tecnologico. Tuttavia, l’andamento di alcuni settori e indici è stato più debole delle attese, riflettendo le incertezze legate ai dati macroeconomici e alla politica commerciale.
L’emergenza migranti, con il rimpatrio di milioni di persone, potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche a causa della carenza di manodopera e della conseguente crescita delle richieste salariali.
La lotta contro l'inflazione diventa fondamentale, considerando che quella legata ai salari è definita "appiccicosa" e difficile da ridurre. Sul fronte internazionale, Trump si è proposto come pacificatore, con l’obiettivo di ridurre i conflitti, il che potrebbe avere effetti deflattivi positivi per alcuni settori, come trasporti e viaggi.
In ambito energetico, l’intenzione di abbassare i prezzi e riempire le riserve strategiche favorisce le società petrolifere, mentre l’abbandono degli incentivi per le auto elettriche penalizzerà i produttori meno solidi. Politiche come l’uscita dall’Accordo di Parigi e la riforma del commercio globale accentuano l’approccio protezionista, con un focus sulle pratiche commerciali sleali e la manipolazione valutaria, soprattutto in relazione alla Cina.
L’allentamento della regolamentazione finanziaria potrebbe creare uno svantaggio competitivo per le istituzioni europee rispetto a quelle statunitensi. Sul fronte delle criptovalute, il mercato ha reagito positivamente, con il Bitcoin che ha raggiunto nuovi record.
I mercati globali hanno mostrato reazioni contrastanti: il dollaro si è rafforzato e l’S&P 500 ha registrato buone performance, in particolare nel settore tecnologico. Tuttavia, l’andamento di alcuni settori e indici è stato più debole delle attese, riflettendo le incertezze legate ai dati macroeconomici e alla politica commerciale.