Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Il dollaro è tornato! Cosa dobbiamo aspettarci da Jackson Hole

Pubblicato 24.08.2018, 08:57
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Il dollaro USA è tornato, ma il dollaro australiano è nei guai. Dopo il ribasso di inizio settimana, il biglietto verde ha ripreso vigore giovedì ed è risalito contro le principali valute. Le trattative commerciali tra USA e Cina si sono concluse con un nulla di fatto: entrambi i paesi procederanno con l’applicazione di dazi su beni per 16 miliardi di dollari. L’attenzione dei mercati dunque si sposta tutta sul simposio di Jackson Hole, il vertice annuale della Federal Reserve sull’economia. Il simposio ha inizio giovedì sera e continuerà per tre giorni, gli interventi principali sono attesi per venerdì, primo tra tutti il discorso di Jerome Powell previsto alle 10 am, ora di New York. Sarà il primo simposio di Powell alla guida della Fed. Sappiamo che il Governatore della BoC Poloz parteciperà, mentre il Governatore della BoJ Kuroda non sarà presente all’evento e ancora non è chiaro se ci sarà il Governatore della BoE Carney, che l’anno scorso non si è presentato. L’agenda settimanale della BCE non prevede alcun discorso del Presidente Draghi a Jackson Hole, ma ne avremo la conferma quando la Fed rilascerà il programma dettagliato alle 8 pm NY di giovedì.

Ecco tre aspetti da osservare nel discorso di Powell:

  1. Farà riferimenti alle dichiarazioni del Presidente Trump?
  2. Quanto parlerà dell’impatto delle tensioni commerciali?
  3. Preparerà il mercato per una politica meno decisa dopo settembre?

All’inizio della settimana il Presidente Trump ha fatto crollare il dollaro dopo essersi lamentato dell’inasprimento della Fed. Non è la prima volta in cui abbiamo sentito il Presidente criticare il vertice della Fed e non sarà di certo l’ultima. Tuttavia, il modo migliore che Powell ha di gestire le dichiarazioni di Trump è quello di ignorarle. Non conviene né andare contro al capo, né mostrarsi in accordo con lui, altrimenti a farne le spese sarebbe proprio l’indipendenza della banca centrale. Dunque, l’unica risposta possibile è quella di non rispondere affatto. La Fed potrebbe rallentare il processo di inasprimento, ma non lo farà a causa delle pressioni presidenziali. D’altro canto, Powell potrebbe avere molto da dire sul commercio e sulle previsioni economiche globali. Secondo i verbali del FOMC, già prima di Jackson Hole, i policymaker erano preoccupati dalle questioni commerciali, dal settore immobiliare e dai mercati emergenti. Se Powell indicherà che questi fattori possono pesare sulle previsioni economiche statunitensi, il dollaro potrebbe prendere uno scivolone. Gli investitori saranno alla ricerca di indicazioni su un eventuale rallentamento dell’inasprimento della Fed. Non solo questo potrebbe rendersi necessario a causa di una crescita ridotta, ma la curva di rendimento rischia di invertirsi, il ché è problematico per molte imprese e policymaker. È fuori da ogni dubbio che la Fed alzerà i tassi di interesse a settembre, ma se Powell utilizzerà Jackson Hole come l’occasione per iniziare a parlare di un cambio di strategia, l’impatto sui mercati e sul dollaro potrebbe essere importante (potremmo vedere il cambio USD/JPY nuovamente a 110). Tuttavia, se non farà alcuna osservazione in tal senso, il cambio USD/JPY potrebbe continuare a salire fino a 111,50 e la coppia EUR/USD potrebbe scendere fino a 1,15.

Visto che non è ancora chiaro se Draghi o Carney parteciperanno al vertice, per ora l’altro discorso da attendere è solo quello del Governatore della Banca del Canada Carney. I mercati prevedono un aumento dei tassi di interesse della BoC prima della fine dell’anno e Carney potrebbe sfruttare questa occasione per confermare o smentire la possibilità di un intervento prima della fine dell’anno. Nonostante i recenti dati piuttosto positivi, la banca centrale canadese non si è ancora espressa a causa delle tensioni commerciali, dunque il dollaro canadese è da seguire questo venerdì.

Intanto, i problemi della politica australiana hanno fatto scendere il dollaro australiano di oltre un punto percentuale. Il Primo Ministro Turnbull deve affrontare una nuova sfida per riuscire a governare, dopo che il suo stesso partito ha ritirato il suo appoggio. A mettere benzina sul fuoco secondo il nostro collega Boris Scholssberg, è stata la decisione del governo australiano di escludere la casa cinese Huawei (SZ:002502) dai lavori per la realizzazione di un’infrastruttura 5G. La notizia sicuramente aggraverà ulteriormente la situazione precaria delle relazioni sino-australiane e potrebbe aggiungere pressione all’aussie. Il cambio è sceso sotto 0,7300 e sembra destinato a raggiungere 0,7200. Il dollaro neozelandese è sceso insieme al dollaro australiano e anch’esso sembra pronto a scendere ulteriormente fino a testare il livello di 66 centesimi.

La ripresa del dollaro USA ha fatto scendere euro e sterlina ma l’euro è stata la valuta più resiliente del giorno, grazie alle dichiarazioni del Presidente della BUBA Jens Weidmann e ai dati economici. L’attività economica nella zona euro è cresciuta ad un ritmo più sostenuto ad agosto secondo i dati PMI. Grazie all’andamento del settore dei servizi, l’indice composito tedesco è salito al livello più alto da febbraio. Tuttavia, il settore manifattutiero inizia a sentire la pressione delle tensioni commerciali. Weidmann, che molti si aspettano sarà il successore di Draghi, ha dichiarato che è necessaria una normalizzazione della politica. Ha definito l’economia tedesca florida ed ha affermato che è giunto il momento di uscire da questa politica monetaria così espansionistica. Per quanto riguarda la sterlina, non ci sono stati eventi specifici che ne hanno determinato un calo, ma il raggiungimento della media mobile di 20 giorni a 1,29 segnala la possibilità di tornare a 1,2700.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.