Analizziamo come ogni lunedì mattina il contesto da un punto di vista esterno ai grafici, per poi analizzare a livello grafico euro dollaro (EUR/USD) e sterlina dollaro (GBP/USD).
Il dollaro è emerso particolarmente resiliente in una settimana di dati sull'inflazione molto attesi, conquistando il primo posto tra i performer valutari. Con la prossima riunione del FOMC ancora a più di un mese di distanza, la traiettoria del biglietto verde ora si basa fortemente sul sentimento di rischio del mercato prevalente. Fondamentale per questa equazione è la capacità dei principali indici azionari di riprendersi dopo due settimane di ritiri, unita alla potenziale continuazione del recente aumento dei rendimenti dei titoli di Stato.
I percorsi divergenti sono stati evidenti quando lo yen è stato alle prese con il suo persistente calo a breve termine, concludendo la settimana in fondo alla scala delle prestazioni. Tuttavia, è la tempesta in arrivo nelle valute delle materie prime che sta catturando un'attenzione significativa. Direttamente collegato a questo è la turbolenza nei mercati cinesi.
Le crescenti preoccupazioni degli investitori per le crisi immobiliari, l'incombente deflazione e il crollo del commercio hanno gettato ombre sul panorama finanziario. Questa ansia è palpabilmente evidente nei forti ribassi osservati nelle azioni cinesi e nello Yuan, con increspature che hanno toccato anche i mercati australiani e del rame.
Invece in Europa, le principali valute hanno presentato un miscuglio. Mentre l'euro ha chiuso leggermente più debole quando giustapposto a sterlina e franco svizzero, hanno ballato in gran parte all'interno dei loro terreni familiari, con i trader che tengono d'occhio potenziali breakout.
Ora tuffiamoci sui grafici e capiamo quali sono i livelli da monitorare su EUR/USD e GBP/USD. Scopriamo il tutto nel video qui sotto.