E così, il Dow Jones Industrial sale ad un nuovo massimo, sui livelli di dicembre 2007 e ad un 4% scarso da nuovi picchi assoluti.
Con buona pace di chi ha tentato di esorcizzare questa possibilità con la pretesa divergenza fra l’indice generale e quello dei trasporti: dati alla mano, la mancata conferma fra Industrial e indice dei trasporti storicamente ha condotto ad ulteriori rialzi del mercato, come a suo tempo certificato statisticamente.
Piazza Affari fa anche meglio. Sulla scia del Landry TRIN Reversal fatto registrare dopo la chiusura del mese di settembre, l’indice MIB è salito del 5% la scorsa settimana, rivelandosi la migliore borsa fra le prime 21 al mondo per capitalizzazione.
Dall’inizio dell’anno soltanto due indici azionari si trovano tuttora in territorio negativo, con Wall Street che si accinge a chiudere l’annata con il segno più per il quinto anno di fila.
Il messaggio strategico contenuto nell’Outlook di metà anno sta dunque trovando piena attuazione, e con esso, il conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.
Ad uno ad uno, le argomentazioni ribassiste stanno cedendo al peso dell’evidenza, ma per fortuna degli investitori persiste una robusta dose di scetticismo, associata ad aperta ostilità nei confronti di chi ha avuto la vista lunga.
Nell’immediato la prima scadenza ciclica di ottobre sancirà una pausa nel processo di crescita; il cui esaurimento, manco a dirlo, rappresenterà una nuova opportunità di ingresso. Probabilmente l’ultima.