Dopo l’annuncio dell’avvio del Quantitative Easing da parte della Bce la velocità di calo dei rendimenti è ulteriormente cresciuta provocando un movimento di rialzo dei prezzi dei titoli decennali e trentennali di rara potenza.
I titoli lunghi di Italia, Portogallo e Spagna hanno messo a segno una salita dei prezzi nell’ordine di dieci, quindici punti percentuali nell’arco di una sola settimana. Il trentennale portoghese, emesso solo pochi giorni ad un prezzo intorno a 100, è riuscito ad arrivare in area 115 in appena sette giorni di quotazioni, mentre il rendimento è passato dal 4,1% al 3,35%. Anche i titoli lunghi dei paesi core hanno messo a segno costanti rialzi, realizzando nuovi minimi assoluti: stiamo parlando di titoli tedeschi, francesi, irlandesi, olandesi, danesi, svizzeri etc..
Anche i differenziali di rendimento si sono ulteriormente ridotti anche se restano ancora molto distanti dai minimi pre-crisi.
Fonte Bloomberg. Elaborazione JCI Capital. Andamento dello spread tra decennale italiano e tedesco (linea azzurra), e tra trentennale italiano e tedesco (linea nera)
Se osserviamo il grafico che abbiamo qui sopra allegato, possiamo notare che sia il differenziale a dieci anni che quello a trenta è rimasto in una fascia di oscillazione orizzontale di ampiezza simile a quella che caratterizzò i mercati nel periodo 2010-2011, prima dell’esplosione della crisi che caratterizzo il 2011 e il 2012.
Proprio pochi giorni fa gli spread hanno iniziato a dare segnali molto incoraggianti in direzione di ulteriori ribassi.
Ma fino a dove si può spingere il movimento? Guardando il grafico possiamo rilevare che una successiva area di supporto interessante si trova nella fascia tra 70 pb e 100 pb.
Ragionevole quindi a nostro avviso ipotizzare che questi possano essere probabili obiettivi dello spread, con 70 punti base come differenziale per i decennali e 100 punti base di spread tra i trentennali.
L’avvio dell’operazione di acquisto dei titoli da parte della Bce partirà dal prossimo mese di marzo e dopo l’iniziale entusiasmo appare piuttosto probabile che il mercato si stabilizzi non distante dai livelli attuali prima di riprendere il movimento al ribasso.
Ciò detto dunque lo scenario dei titoli a lunga scadenza dei paesi periferici resta a nostro avviso favorevole: eventuali fasi di volatilità, ascrivibili nelle prossime settimane/mesi a possibili fasi difficili della negoziazione, che vedrà il nuovo governo greco portare avanti le proprie istanze con la Troika, possono essere sfruttate per nuovi acquisti, sempre nel rispetto del proprio profilo di rischio e del proprio portafoglio complessivo.