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"Il trading e le stelle Gann", Crude Oil

Pubblicato 23.10.2017, 02:55
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Crude oil situazione geopolitica

Buongiorno.

Le commodities come Future Petrolio Greggio WTI e Future Oro sono le più sensibili ad eventi geopolitici in tutto il mondo, e si muovono più rapidamente con eventi improvvisi, come quelli che stiamo vivendo ma che per il momento il mondo ha deciso di assecondare.

Direi che è a dir poco assurdo che gli indici continuino a salire nonostante la polveriera che potrebbe esplodere improvvisamente.

Il petrolio è stato quest’anno in un trading range tra i 55.24 e i 42.07, e come molti sanno è in compressione a livello grafico, il che mi fa pensare che il mondo è oggi in un campo minato con potenziali problemi che potrebbero lanciare in alto una o entrambe le commodities citate.

Ma è doveroso spiegare alcune cose che devono essere comprese dai lettori altrimenti si rischia di essere come spesso accade, male interpretati.

Innanzitutto, le mie lettere, sono lettere che indicano la strada, ma un conto è indicare la strada e altro conto è percorrerla.

Nel trading, ci sono oltre ai fattori tecnici e fondamentali, altri fattori che molti non comprendono, li posso riassumere in: -Avidità e speranza(il volere entrare con tutto il capitale in leva 3 o addirittura 7) -Tempo (voglio entrare ora altrimenti il treno scappa e se in guadagno uscire non oggi, ma ieri!) -Prezzo (non guardo neppure i prezzi ed i grafici.

La domanda è:"faccio intraday professionalmente sono davanti ai monitors? o voglio investire con etf replicando un indice o commodities?)

Detto questo come ho scritto sopra è importante spiegare che, in questo momento ci sono due polveriere nel mondo pronte ad esplodere che, come un domino coinvolgerebbero molte nazioni.

In sintesi possiamo tradurre in coloro che sono con gli Usa e coloro che invece gli stanno contro. -1 Corea del Nord. La corea del Nord è diventata una potenza nucleare, è stata sempre acerrima nemica degli Stati Uniti fin dagli anni 50, definendoli nemico mortale.

Negli ultimi mesi, la Corea ha lanciato missili a lunga gittata, che hanno sorvolato il Giappone e gli esperti ritengono che questi missili a testata nucleare possano raggiungere gli Stati Uniti.

Ha fatto esplodere una bomba ad idrogeno per dimostrare al mondo che non è uno scherzo.

La Cina ha annunciato sia agli Stati Uniti che ai Coreani del nord che, in caso di attacco nordcoreano all’America rimarranno neutrali.

Tuttavia, hanno anche dichiarato che starebbero dalla parte di Kim per proteggerlo in caso gli Usa decidessero un attacco preventivo.

Questa dichiarazione probabilmente ha aumentato le tensioni già alte, poiché l’obiettivo cinese è quello di acquisire in maniera ostile la Nord Corea, con una offerta che Kim non potrà rifiutare, ossia quella di assumere il paese come provincia della Cina sotto il loro ombrello nucleare.

Questa situazione ha generato panico negli indici azionari seppur di breve durata e, un deciso ribasso del prezzo del petrolio, poiché non essendo coinvolti paesi produttori di petrolio, ha sortito effetto contrario,mentre abbiamo assistito ad un deciso incremento dell’oro poiché è per eccellenza investimento considerato rifugio.

Iran e Medio Oriente: Trump giorni fa ha rifiutato di ri-certificare l’accordo nucleare di non proliferazione nucleare dell’ Iran e lo ha rimandato al congresso, definendolo come “il peggiore degli affari” che aveva mai visto.

Così facendo, è molto probabile che l’Iran seguirà il percorso della Corea del Nord, diventando in poco tempo un potere nucleare nel Medio Oriente.

I problemi con l’Iran potrebbero dare inizio ad una corsa agli armamenti nella regione mediorientale, poiché l’Arabia Saudita e l’Iran sono nemici mortali, e sono anche in prossimità di una guerra in Yemen e in scontro per embargo del Qatar da parte dei Sauditi e dagli stati del golfo alleati a loro.

Questa tensione con tutto il petrolio estratto in queste regioni, sicuramente farebbe aumentare in maniera verticale il prezzo del petrolio.

L’OPEC si riunirà il 30 novembre a Vienna e il mercato per il momento scommette che i tagli alla produzione si estendano fino alla fine del 2018.

Per questo il petrolio è molto sensibile ai rumors geopolitici e opec, probabile che andremo a ritestare i massimi di gennaio 55.24, a breve ma non sarà nulla di importante per ora.

Altra cosa non importante sono l’aumento delle richieste della benzina e dei distillati rispetto al 2016 e questo non fa che aumentare le possibilità di un imminente rialzo dei prezzi,verso i massimi.

Questa è solo una panoramica che mi da modo di poter poi studiare i grafici e i cicli che determineranno i bassi e poi gli alti delle due commodities, che ho identificato soprattutto per quanto riguarda il quando.

Per trarre beneficio dal trading, bisogna stare davanti ai monitor, ed avere la sensibilità per avvertire cambiamenti in ogni momento della giornata.

Come studioso di W.D.Gann e di Jesse Livermore, sono unicamente qualificato per aiutarti a farlo.

Il mio servizio, offre una visione settimanale e giornaliera completa entrate uscite, principalmente su Petrolio, Natural Gas, Gold e S&P500.

Buon trading

Armando Morandi

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