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Intelligenza artificiale: la prossima bolla?

Pubblicato 02.03.2023, 08:22
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Un nuovo grande argomento, da ChatGPT in avanti, sta dominando le conversazioni sia dei tecnici che degli investitori, l’intelligenza artificiale.

L’interesse e le ricerche su Google (NASDAQ:GOOGL) a livello globale del termine “AI” (artificial intelligence) vedono un aumento del 30% circa da inizio anno.

Fonte: Google Trend

Anche il termine CHATGPT potete vedere è cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesifonte: google trends

Tutti in un modo o nell’altro abbiamo provato qualche tool a riguardo, per vedere cosa può fare questo tipo di tecnologia. Non c’è dubbio che questo sia a livello di conversazioni l’argomento del momento.

Lato investimenti tuttavia, ancora non abbiamo visto particolari eccessi, in quanto gli investitori sono ancora prudenti dopo il forte calo del 2022, ed il ritracciamento di febbraio (dopo un gennaio molto buono) ha fatto rientrare quel poco di ottimismo che si era creato.

Fonte: Investing.com

Nella foto sopra, ho preso come riferimento uno degli ETF più attivi in Italia su azionario Intelligenza Artificiale (XAIX) e vediamo che l’andamento è molto simile ad un Nasdaq o S&P 500.

Ma come sempre, nel momento in cui i mercati ripartiranno (non se, ma quando) la narrativa cambierà, ecco perché preferisco parlarne oggi a mente lucida e rilassata, lontani da sbornie di risalite.

Le 5 fasi di una bolla finanziaria

Ho riassunto di seguito quelli che sono i tratti principali della nascita e dello scoppio di una bolla speculativa, in modo tale da poterli riconoscere se e quando si dovessero verificare in futuro…

  • Evento chiave
  • Narrativa autorinforzante
  • FOMO
  • Perdita di razionalità
  • Crollo

L’evento chiave di solito è la tecnologia, oppure una novità sul mercato (pensiamo ad internet nel periodo della Bolla Dotcom), pensiamo ai mutui subprime impacchettati e venduti con rendimenti alti e rischio minimo con i CDO, pensiamo alle azioni del settore ferroviario o al meccanismo del riporto nella crisi del ’29.

Questa novità, che a livello tecnologico può anche essere rilevante, dà comunque inizio a quello che è il passo successivo, ovvero la narrativa autorinforzante.

Infatti, i media iniziano a calcare la mano sull’argomento, come sempre estremizzando (in positivo in queste situazioni) la nuova tecnologia, l’impatto devastante che avrà nella società, e tutti gli effetti ed i benefici che andrà ad apportare nel mondo. I primi gestori, cominciano a strutturare e creare prodotti sul tema, gli influencers ed i personaggi famosi ne aumentano l’interesse arrivando al pubblico di massa, e tutti insieme gli attori di mercato fanno in modo che passi il messaggio nuova tecnologica = nuove opportunità = soldi.

A questo punto inizia la terza fase, definita FOMO (fear of missing out) tradotto semplicemente la paura di restarne fuori, di essere gli ultimi a partecipare alla festa. Vedere il tuo vicino di casa, il tuo collega di ufficio, o il tuo migliore amico investire e guadagnare tanto e velocemente non può essere cosa peggiore, quindi ti convinci che anche tu devi entrare assolutamente in questo nuovo business, per non perderti i prossimi guadagni.

La quarta fase è quella peggiore, saltano tutti gli schemi logici. Titoli in perdita che continuano a crescere in doppia cifra, aziende senza guadagni che ricevono ogni giorno nuovi investitori eccitati (vedi meme stocks), conversazioni ormai unicamente indirizzate ad un ben definito gruppo di titoli che vengono indicati come le prossime Microsoft (NASDAQ:MSFT), la prossima Meta, la prossima Google. Non si guardano ai fondamentali, non si guarda al mercato nel suo complesso o alle prospettive di crescita, non si guarda quanti anni di utili servano per coprire le valutazioni in quel determinato momento. Non ci si preoccupa del money management, e soprattutto, cosa peggiore non si pensa che ad un certo punto i valori possano crollare e tornare alla normalità.

La quinta fase, che arriva sempre, e quella più crudele, il ritorno alla normalità, che solitamente avviene appunto con un crollo vertiginoso delle quotazioni. Il meccanismo autorinforzante funziona al contrario, e tutti si convincono che effettivamente, dati i livelli raggiunti, tutto questo circo non aveva poi molto senso. Purtroppo questo è anche il momento dove gli investitori fanno i conti con se stessi e con le proprie perdite, alcuni imparano la lezione, altri no.

Ora, io non so se l’intelligenza artificiale sarà la prossima bolla, ma la fase 1 e l’inizio della fase 2 sono iniziate, adesso bisognerà monitorare nei prossimi mesi se ci saranno sviluppi in tal senso, staremo a vedere, ma almeno ora sappiamo come funziona.

Vi ricordo che per valutare bene un’azione partendo dai fondamentali, potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 9 Marzo, che trovate a QUESTO LINK.

Alla prossima!

"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"

Ultimi commenti

e un anno dopo in che fase dovremo essere????
Riguardo la possibile bolla finanziaria sull’IA, sarebbe molto utile la visione del video disponibile in archivio di Class CNBC del 3mz. Trattasi della Lectio Magistralis del fisico/scienziato Mario Rasetti agli Stati Generali dell’IA 2023 sul tema “IA, algoritmi e umani: etica e futuro della rivoluzione generativa”. 30 minuti davvero preziosi
c'è ancora troppa discesa di intelligenza naturale per poter pensare ad una bolla in quella artificiale
Temo invece che siano inversamente proporzionali.
 si abbiamo detto la stessa cosa in modi diversi
Un'analisi saggia e molto realistica.
beh il tuo è di gran lunga più utile
quando nel 2000 le pensionate andavano in banca per acquistare azioni pure...!!
Molto realista. La quarta fase è la più determinante perché dipende, dall effetto gregge. Come tutti i settori Dell economia.
peccato che nella realtà quello che scrivi non è successo, anzi... tutte le principali aziende coinvolte sono in bear market... come si fa a parlare di bolla se non è neanche iniziata??? la prox sarà la bolla delle auto volanti.....
Ottimo articolo.
articolo interessante, e ben scritto.
Questo è bravo veramente.👍
Veramente bravo perché ha detto "eh, secondo me esistono le bolle"? Ma sei serio?
deve essere dura dover scrivere un articolo tutti i giorni
viene difficilissimo capire quando un mercato è in bolla: la cosa viene possibile solo a posteriori purtroppo. Una cosa è certa, vi è bolla e bolla: a mio avviso la chiave di lettura è nell'utilità e quindi nella produttività che la tecnologia determina. Quello che dobbiamo chiederci è questo: l'intelligenza artificiale spingerà ad una maggiore produttività il sistema economico? Potrà determinare un miglioramento trasversale ed interdisciplinare del sistema economico/finanziario? Se la risposta fosse affermativa allora non vi potrà che essere una bolla molto relativa; se la risposta fosse negativa, come lo è stata per le cryptovalute allora la bolla non potrà che essere assoluta.
Sono d'accordo solo in parte. A mio avviso, i fenomeni di bolla e aumento produttività possono coesistere. Infatti, le tue due domande, pensando ad internet (negli anni 90 e 00), trovano risposta positiva, pur con le limitazioni del caso. Eppure la bolla dotcom c'è stata. Per questo sono d'accordo con la tua prima affermazione, cioè che è difficile capire se un mercato è (o quanto è) in bolla, proprio per la possibile contemporaneità dei due aspetti che ho sopra descritto.
Stavo proprio pensando la stessa cosa oggi. Dopo le EV, stanno preparando mediaticamente il terreno alla IA per spingerla e creare una nuova bolla.
Nel prossimo bull market si intende
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