Un nuovo grande argomento, da ChatGPT in avanti, sta dominando le conversazioni sia dei tecnici che degli investitori, l’intelligenza artificiale.
L’interesse e le ricerche su Google (NASDAQ:GOOGL) a livello globale del termine “AI” (artificial intelligence) vedono un aumento del 30% circa da inizio anno.
Anche il termine CHATGPT potete vedere è cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi
Tutti in un modo o nell’altro abbiamo provato qualche tool a riguardo, per vedere cosa può fare questo tipo di tecnologia. Non c’è dubbio che questo sia a livello di conversazioni l’argomento del momento.
Lato investimenti tuttavia, ancora non abbiamo visto particolari eccessi, in quanto gli investitori sono ancora prudenti dopo il forte calo del 2022, ed il ritracciamento di febbraio (dopo un gennaio molto buono) ha fatto rientrare quel poco di ottimismo che si era creato.
Nella foto sopra, ho preso come riferimento uno degli ETF più attivi in Italia su azionario Intelligenza Artificiale (XAIX) e vediamo che l’andamento è molto simile ad un Nasdaq o S&P 500.
Ma come sempre, nel momento in cui i mercati ripartiranno (non se, ma quando) la narrativa cambierà, ecco perché preferisco parlarne oggi a mente lucida e rilassata, lontani da sbornie di risalite.
Le 5 fasi di una bolla finanziaria
Ho riassunto di seguito quelli che sono i tratti principali della nascita e dello scoppio di una bolla speculativa, in modo tale da poterli riconoscere se e quando si dovessero verificare in futuro…
- Evento chiave
- Narrativa autorinforzante
- FOMO
- Perdita di razionalità
- Crollo
L’evento chiave di solito è la tecnologia, oppure una novità sul mercato (pensiamo ad internet nel periodo della Bolla Dotcom), pensiamo ai mutui subprime impacchettati e venduti con rendimenti alti e rischio minimo con i CDO, pensiamo alle azioni del settore ferroviario o al meccanismo del riporto nella crisi del ’29.
Questa novità, che a livello tecnologico può anche essere rilevante, dà comunque inizio a quello che è il passo successivo, ovvero la narrativa autorinforzante.
Infatti, i media iniziano a calcare la mano sull’argomento, come sempre estremizzando (in positivo in queste situazioni) la nuova tecnologia, l’impatto devastante che avrà nella società, e tutti gli effetti ed i benefici che andrà ad apportare nel mondo. I primi gestori, cominciano a strutturare e creare prodotti sul tema, gli influencers ed i personaggi famosi ne aumentano l’interesse arrivando al pubblico di massa, e tutti insieme gli attori di mercato fanno in modo che passi il messaggio nuova tecnologica = nuove opportunità = soldi.
A questo punto inizia la terza fase, definita FOMO (fear of missing out) tradotto semplicemente la paura di restarne fuori, di essere gli ultimi a partecipare alla festa. Vedere il tuo vicino di casa, il tuo collega di ufficio, o il tuo migliore amico investire e guadagnare tanto e velocemente non può essere cosa peggiore, quindi ti convinci che anche tu devi entrare assolutamente in questo nuovo business, per non perderti i prossimi guadagni.
La quarta fase è quella peggiore, saltano tutti gli schemi logici. Titoli in perdita che continuano a crescere in doppia cifra, aziende senza guadagni che ricevono ogni giorno nuovi investitori eccitati (vedi meme stocks), conversazioni ormai unicamente indirizzate ad un ben definito gruppo di titoli che vengono indicati come le prossime Microsoft (NASDAQ:MSFT), la prossima Meta, la prossima Google. Non si guardano ai fondamentali, non si guarda al mercato nel suo complesso o alle prospettive di crescita, non si guarda quanti anni di utili servano per coprire le valutazioni in quel determinato momento. Non ci si preoccupa del money management, e soprattutto, cosa peggiore non si pensa che ad un certo punto i valori possano crollare e tornare alla normalità.
La quinta fase, che arriva sempre, e quella più crudele, il ritorno alla normalità, che solitamente avviene appunto con un crollo vertiginoso delle quotazioni. Il meccanismo autorinforzante funziona al contrario, e tutti si convincono che effettivamente, dati i livelli raggiunti, tutto questo circo non aveva poi molto senso. Purtroppo questo è anche il momento dove gli investitori fanno i conti con se stessi e con le proprie perdite, alcuni imparano la lezione, altri no.
Ora, io non so se l’intelligenza artificiale sarà la prossima bolla, ma la fase 1 e l’inizio della fase 2 sono iniziate, adesso bisognerà monitorare nei prossimi mesi se ci saranno sviluppi in tal senso, staremo a vedere, ma almeno ora sappiamo come funziona.
Vi ricordo che per valutare bene un’azione partendo dai fondamentali, potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 9 Marzo, che trovate a QUESTO LINK.
Alla prossima!
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