In questo articolo si parla delle mie strategie con le candele Heikin-Ashi e, come richiesto dalla Consob, il relativo metodo è spiegato nell’eBook disponibile gratuitamente nella Trading Zone.
Inoltre, ricordo che sono basate su grafici giornalieri e quindi soggette a possibili revisioni nelle sedute successive.
Il 2023 non è stato un anno fantastico per tutti i bancari.
I titoli del settore presenti nel paniere del FtseMib, il più importante a Piazza Affari, sembrano dividersi in due gruppi: da una parte le big come Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), UniCredit (BIT:CRDI), Banco BPM e BPER (BIT:EMII), dall’altra le società finanziarie impegnate soprattutto nel risparmio gestito come Mediobanca (BIT:MDBI), Mediolanum (BIT:BMED), Fineco ed Azimut (BIT:AZMT), anche se quest’ultima non è una banca.
Diamo un’occhiata alla loro performance dal 01/01 al 31/12/2023, secondo i dati presi da TradingView:
1. UniCredit +89%
2. BPER +61%
3. Banco BPM +44%
4. Intesa Sanpaolo +31%
5. Mediobanca +26
6. Azimut +14%
7. Mediolanum +10%
8. Fineco -11%.
I rendimenti di cui sopra sono principalmente il risultato di una politica monetaria della BCE, costretta ad alzare i tassi di interesse in modo aggressivo, per frenare un’inflazione galoppante, il cui andamento rialzista era stato inizialmente sottovalutato.
L’aumento dei tassi si è riversato rapidamente su quelli applicati dalle banche ad imprese e famiglie, nel momento in cui erogano nuovi finanziamenti, prestiti e mutui variabili già in essere, producendo un guadagno importante per i loro conti.
Non ha seguito la stessa traiettoria quello che rappresenta un costo per le stesse banche, il livello dei tassi solitamente previsto per i depositi dei propri clienti.
Questa è un’estrema sintesi per spiegare le trimestrali record di Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM e BPER ed il loro rendimento in Borsa nel 2023.
Dall’altra parte, le altre 4 società finanziarie in coda alla classifica 20023 di cui sopra, hanno risentito negativamente della politica restrittiva della BCE, perché sono saliti anche i rendimenti del mercato obbligazionario.
Gli investitori hanno giustamente trovato più interessante mettere i loro soldi al sicuro, disinvestire dai rischiosi fondi di investimento, soprattutto quelli azionari.
Ma qualcosa è cambiato nell’ultima parte dell’anno!
La banca centrale europea (ovviamente anche la FED) ha lasciato intendere di essere giunta al picco di questo ciclo di rialzi dei tassi di interesse.
Il mercato vede già dei possibili tagli nel 2024.
Inizia così la discesa dei rendimenti bond, l’America detta i tempi, con il decennale che nel frattempo era giunto sopra il 5%, con un massimo che coincide con il 23 ottobre, la data in cui il guru e miliardario Bill Ackman scrive su X di aver chiuso le posizioni ribassiste sull’obbligazionario (ricordo che i rendimenti seguono la direzione opposta dei prezzi).
Da lì è partito il rally di Natale e la rivincita del risparmio gestito!
Guardate come cambia la classifica se prendiamo come riferimento quel 23 ottobre 2023, rispetto alle quotazioni attuali:
1. Fineco +27%
2. Azimut +26%
3. Mediolanum +17%
4. Intesa Sanpaolo +16%
5. UniCredit +14%
6. BPER +9%
7. Mediobanca +1%
8. Banco BPM +0.30%.
Nessuno può dire fino a che punto potrà durare questa ripresa delle quotazioni del settore legato al risparmio gestito e la relativa correzione delle banche.
Nel video in basso, è possibile vedere cosa dicono i grafici giornalieri Heikin-Ashi, almeno per il breve periodo.
ALTRI TITOLI
Nel video in basso è possibile vedere le strategie HEIKIN-ASHI dei titoli citati in questo articolo ed inoltre Eni (BIT:ENI), STM (EPA:STMPA), Telecom Italia (BIT:TLIT), Leonardo ed altre azioni inserite nel paniere del FtseMib.
Attenzione: se non riesci a vedere il video, ti consiglio di venire nella Trading Zone, il social network per traders ed investitori, con accesso gratuito (cercami su Google (NASDAQ:GOOGL)).
Clicca su "SEGUI" in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo qui su Investing.com.