Market Brief
Come previsto, la BoJ ha mantenuto invariata la sua politica, tagliando le previsioni per l’inflazione di fondo dall’1,7% all’1,0% per l’anno fiscale 2015, e ha espanso il suo programma di prestiti. Sebbene l’obiettivo d’inflazione della BoJ sia a rischio, è chiaro ai più che i prezzi del petrolio più bassi sono positivi per la ripresa economica, malgrado una deviazione rispetto all’obiettivo d’inflazione. I cross con lo JPY hanno avuto un andamento fiacco a Tokio, parallelamente alle azioni del Nikkei (-0,49%). L’USD/JPY è sceso a 117,30. Permangono solide offerte sopra il massimo della nuvola giornaliera di Ichimoku (118,54) e le medie mobili a 50 e 21 giorni (rispettivamente a 118,68 e 118,94). Il supporto chiave staziona a 115,50/57 (50% di Fibonacci sul rally da ottobre a dicembre / minimo di dicembre). L’EUR/JPY si consolida fra la base di Fibonacci e il 23,6% sul calo di dicembre-gennaio (134,71/138,27). Il diffuso sentiment negativo intorno all’EUR continua a favorire le strategie di vendita sui massimi. Si osserva resistenza in corrispondenza della linea di conversione discendente (138,04).
In Nuova Zelanda, l’IPC è sceso dello 0,2% nel quarto trimestre, facendo calare l’IPC a/a allo 0,8% dall’1,0% precedente. Negli ultimi quattro mesi, la coppia NZD/USD è stata scambiata nella fascia con lieve tendenza negativa compresa fra 0,76 e 0,80. I livelli tecnici di breve termine stanno diventando negativi e suggeriscono un movimento verso 0,7548 (base del trend ribassista da ottobre a gennaio). Si profila una resistenza in corrispondenza delle medie mobili a 21 e 50 giorni (0,7760/76). Le barriere per le opzioni in scadenza oggi si susseguono sotto 0,7685.
In Asia, l’EUR/USD è stato scambiato nella stretta fascia compresa fra 1,1542 e 1,1588. Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente negativi in vista della decisione della BCE attesa per domani. Continuiamo a vendere sui rally. Discrete barriere per le opzioni in scadenza oggi si susseguono sotto 1,1700/25, ci sono discrete opzioni call standard a 1,1600/40. La coppia EUR/GBP resiste sopra 0,76, il giudizio è negativo prima dei dati sul lavoro e dei verbali della BoE nel Regno Unito. Una violazione sotto 0,76 dovrebbe far accelerare il movimento verso 0,75 e ancora più giù (livelli d’inizio 2008). Per questa settimana ci sono solide barriere per le opzioni a 0,76/0,75.
Il cable continua a trovare supporto a 1,5031, base del trend discendente in atto da settembre a gennaio. Il MACD è pari allo zero, il rischio legato a eventi e dati oggi rimane elevato nel Regno Unito. I mercati prevedono un buon rilevamento dai dati sul lavoro di novembre e dicembre, con un miglioramento del tasso di disoccupazione ma, cosa ancor più importante, un progresso significativo nelle retribuzioni settimanali, dall’1,6% all’1,9% su base trimestrale a novembre. Sempre oggi la BoE diffonderà i verbali dell’ultima riunione, si prevedono ancora toni equilibrati visti i rischi persistenti nell’Eurozona e le cupe prospettive sulla crescita globale. Le pressioni disinflazionistiche, dovute soprattutto al calo dei prezzi del petrolio, permettono alla BoE di temporeggiare prima di avviare la normalizzazione della politica. Oggi la coppia GBP/USD dovrebbe assumere una nuova direzionalità. Dal punto di vista tecnico, una chiusura giornaliera superiore a 1,5096 suggerisce un tentativo rialzista di breve termine, mentre il mancato superamento di 1,5269/67 (massimi raggiunti rispettivamente il 14 e 15 gennaio) dovrebbe indicare nuove pressioni verso il supporto a 1,50. Discrete opzioni standard di tipo put si susseguono sotto 1,5055, che dovrebbero pesare sul cable se rimarrà intrappolato sotto questo livello.
Durante le sedute europea e canadese di ieri, l’USD/CAD ha compiuto un rally. Le rinnovate pressioni a vendere sul petrolio (il greggio WTI ha ceduto più del 5% durante la seduta) hanno spinto la coppia a 1,2115. Oggi si riunisce il direttivo della BoC, che dovrebbe mantenere la politica invariata. Il comunicato che accompagnerà la decisione dovrebbe rimanere accomodante, considerate le continue pressioni sui mercati del petrolio. Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente rialzisti e suggeriscono un ulteriore progresso verso quota 1,2205 (76,4% di Fibonacci). Gli ordini d’acquisto per le opzioni in scadenza oggi si susseguono sopra 1,1975 e dovrebbero contribuire a rafforzare il terreno sopra 1,20. La resistenza tecnica chiave di medio termine giace a 1,2734 (massimo del 2005), seguita da 1,3065 (massimo del 2009).
Oggi la BoE pubblicherà i verbali e la BoC renderà nota la sua decisione. A seguire il calendario economico: massa monetaria M3 a/a di dicembre in Svizzera; tasso di richieste di disoccupazione e variazione nelle richieste di disoccupazione di dicembre, tasso di disoccupazione e retribuzioni settimanale 3m e a/a di novembre nel Regno Unito; sondaggio Credit Suisse / ZEW sulle attese per gennaio in Svizzera; vendite all’ingrosso m/m di novembre in Canada; nuovi cantieri residenziali e permessi di costruzione m/m di dicembre negli USA.
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Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst, |