Come emerge dall’ultimo rapporto della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), a marzo c’è stato un ulteriore miglioramento del mercato occupazionale svizzero, nonostante il franco continui a essere sopravvalutato.
Il tasso di disoccupazione ha superato la previsione del 3,0%, attestandosi al 2,9% (3,2% a febbraio). L’indice destagionalizzato si è attestato al 2,9%, invariato rispetto al mese precedente e in linea con le attese.
Sul mercato forex, la notizia è passata quasi inosservata, perché l’interesse principale dei partecipanti al mercato riguarda la disputa commerciale fra gli USA e la Cina.
Dopo i bruschi movimenti di venerdì, lunedì mattina la volatilità è relativamente bassa.
I trader stanno ancora cercando di interpretare l’ultimo rapporto sul lavoro USA. Il dato sulle buste paga non agricole (NFP) è infatti risultato inferiore alle attese, pari a 103 mila posti di lavoro rispetto agli 185 mila delle previsioni medie, invece la cifra riferita al mese precedente è stata rivista al rialzo, da 313 a 326 mila unità.
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,1%, mentre gli economisti attendevano una lettura pari al 4,0%.
Da metà marzo il rendimento del titolo di Stato a due anni si muove fra il 2,25% e il 2,35%.
Tuttavia, nello stesso periodo, le aspettative d’inflazione sono calate in modo significativo, dal 2% all’1,78%, e intanto gli investitori attendono disperatamente un aumento netto della pressione sulle retribuzioni.
Nonostante i continui sviluppi positivi sul mercato occupazionale, la mancanza di reazioni sul fronte delle retribuzioni suggerisce che c’è spazio per un ulteriore miglioramento.
Dopo aver testato il livello a 0,9649 venerdì scorso, stamattina l’USD/CHF si è stabilizzato intorno a 0,9595.
Sebbene non sia riuscita a sfondare l’area di resistenza chiave a 0,9630-60, la coppia continua a scambiare all’interno del canale rialzista mensile.
Crediamo che il biglietto verde sia retrocesso solo per compiere un maggiore balzo in avanti contro il franco.
Al rialzo, la prossima resistenza giace a 0,9766 (50% di Fibonacci sulla svalutazione in atto fra dicembre e febbraio). Al ribasso si osserva un supporto a 0,9420-35 (minimo precedente e media mobile a 50 giorni).