OraFinanza - Tesla (NASDAQ:TSLA) sempre protagonista a Wall Street, vera e propria stella della settimana visto il guadagno del 20%, a 296 dollari, ottenuto dopo i risultati elettorali negli Stati Uniti, con l’indice Nasdaq 100 che ieri ha messo a segno il suo secondo record storico consecutivo, portando la sua performance 2024 a +25,40%. C'è crescente fiducia sui primi provvedimenti che Donald Trump potrebbe prendere a beneficio di economia americana e imprese e Musk è stato tra i maggiori sostenitori della campagna elettorale del tycoon.
Solo lunedì mattina il bilancio di Tesla era ancora piatto e l’accelerazione porta il titolo della casa di Elon Musk ad un guadagno superiore al 30% negli ultimi 12 mesi. Oggi apre la seduta con un guadagno del 31%, superando i 300 dollari, ai massimi dal settembre 2022.
Wall Street sembra voler prendere atto della nuova era Trump e gli analisti modificano le loro previsioni alla luce di un maggior ottimismo su Tesla. Tra questi, Bank of America (NYSE:BAC) ha aumentato il target price sulle azioni della casa automobilistica a 350 dollari, rispetto al precedente 265 dollari, rafforzando il buy sulla base dei potenziali benefici normativi sotto la nuova amministrazione. La valutazione aggiornata ora presuppone un multiplo EV/Vendite di 10x, in aumento rispetto al precedente 8x, con l'orizzonte di valutazione esteso al 2026.
"La nostra analisi ha dimostrato che Tesla dovrebbe essere relativamente indifferente in modo diretto alla maggior parte delle politiche discusse nella recente nota elettorale, ma potrebbe trarre vantaggio indiretto da un passaggio a una regolamentazione federale dei veicoli autonomi/guida completamente autonoma (FSD) a livello nazionale", ha affermato l'analista John Murphy in una nota rivolta ai clienti.
Inoltre, cita la ricerca, "è difficile giudicare in che modo il rapporto pubblico sempre più stretto di Elon Musk con il presidente Trump potrebbe avvantaggiare Tesla, ma questo deve essere monitorato attentamente". "Riteniamo che questi fattori, e potenzialmente altri, dovrebbero supportare la traiettoria di crescita di Tesla e quindi il multiplo degli utili più elevato" conclude l'analisi.
Il feeling tra Musk e Trump comprende, tra le altre cose, uno standard nazionale per la regolamentazione dei veicoli a guida autonoma, che l'amministrazione sembra disposta a prendere in considerazione. Secondo BofA, questo potrebbe facilitare l'implementazione del servizio Robotaxi di Tesla, il cui lancio è previsto per il 2025, che attualmente richiede le approvazioni dei singoli Stati.
Inoltre, la propensione del presidente eletto Trump ad allentare le normative ambientali potrebbe ridurre l'urgenza per le case automobilistiche in carica di passare dai veicoli con motore a combustione interna ai veicoli elettrici, consentendo a Tesla di rafforzare il suo predominio nel mercato dei veicoli elettrici degli Stati Uniti, in particolare perché prevede di introdurre nuovi modelli a prezzi più accessibili.
Inoltre, una posizione più dura nei confronti della Cina da parte dell'amministrazione Trump potrebbe limitare l'ingresso di potenziali concorrenti di Tesla nel mercato statunitense dei veicoli elettrici.
Sicuramente Musk è stato tra i protagonisti della settimana dopo aver fortemente appoggiato Trump nella corsa alla presidenza e il suo patrimonio è passato dai circa 260 miliardi di dollari ai 290 miliardi di ieri.
Nel Paese continuano le ipotesi sul futuro ruolo che il miliardario sudafricano avrà nella prossima amministrazione repubblicano dopo che il futuro Presidente aveva parlato per lui del ruolo di “segretario per la riduzione dei costi”, pronto a tagliare almeno 2.000 miliardi di dollari dal bilancio federale.
Secondo Charu Chanana, chief investment strategist di Saxo, “lo stretto ruolo di consulente di Elon Musk potrebbe far sì che Tesla tragga vantaggio da politiche governative favorevoli, ma la sua influenza potrebbe anche attirare l'attenzione se le politiche sembrano favorire Tesla in modo eccessivo”.