"Le sfide economiche non sono ostacoli, ma opportunità per costruire un futuro più forte." (Christine Lagarde)
Tanto tuonò che piovve, Le borse europee hanno chiuso in rialzo mercoledì, mentre quelle statunitensi hanno registrato cali significativi dopo la decisione della Federal Reserve di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 4,25%-4,50%. La Fed ha anche pubblicato il Summary of Economic Projections (SEP), evidenziando un tasso sui fondi federali a fine 2025 rivisto al rialzo al 3,875%, segnalando un rallentamento del ritmo di taglio dei tassi rispetto alle attese precedenti. Inoltre, le previsioni sull'inflazione headline per il 2025 sono state riviste al 2,5%, rispetto al 2,1% previsto in precedenza. Tutti i principali indici statunitensi hanno chiuso in ribasso: l’S&P 500 ha segnato la peggiore sessione da inizio agosto, il Nasdaq ha registrato il peggior calo da agosto e il Dow Jones ha chiuso in calo per la decima seduta consecutiva, la serie negativa più lunga dal 1974. Il settore tecnologico è stato tra i più
penalizzati, con Tesla (NASDAQ:TSLA) in forte calo e Nvidia ancora in territorio negativo.
La Fed non pensa alle cripto
Nel contesto delle criptovalute, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha chiarito durante la conferenza stampa che la banca centrale non ha intenzione di detenere Bitcoin. Powell ha anche sottolineato che qualsiasi decisione su un’eventuale Riserva Strategica di Bitcoin proposta dal governo dovrà essere deliberata dal Congresso. Questi commenti arrivano in un momento in cui Bitcoin ha registrato un rally significativo, superando i 100.000 dollari dopo l’elezione di Donald Trump e la nomina di Paul Atkins, sostenitore delle criptovalute, come presidente della SEC. Tuttavia, le osservazioni di Powell hanno pesato sull'asset digitale, portando a un calo di oltre il 5%. Nel frattempo, preoccupazioni per le frodi legate alle criptovalute continuano a crescere: secondo l’FBI, gli investitori statunitensi hanno perso oltre $5,6 miliardi in truffe legate a Bitcoin e altre criptovalute nel corso dell’ultimo anno.
Samba!
In Brasile, la banca centrale ha adottato misure straordinarie per fermare il crollo del real, che ha perso oltre il 20% quest’anno, raggiungendo un minimo storico. Martedì sono stati venduti oltre $3 miliardi sul mercato locale tramite aste consecutive, il quarto intervento in tre giorni, riuscendo temporaneamente a stabilizzare la valuta. Le difficoltà del real si riflettono anche nelle obbligazioni governative brasiliane denominate in dollari, che guidano le perdite tra i mercati emergenti. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha annunciato nuove agevolazioni fiscali e un piano per ridurre la spesa pubblica di $11,5 miliardi, ma le preoccupazioni degli investitori riguardano il rischio di un aumento del deficit. Inoltre, il piano di Lula per tagliare i costi sociali sta incontrando resistenza, con i legislatori che chiedono modifiche per mantenere le protezioni finanziarie alle famiglie bisognose, alimentando ulteriori incertezze sul fronte economico e politico del paese.