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La FED prova a sostenere il Dollaro, rivedendo al rialzo l'inflazione

Pubblicato 01.02.2018, 09:48
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

L'inflazione sta tornando: questo il titolo che avremmo potuto utilizzare.

E’ questa la valutazione emersa dalle linee guida di politica monetaria della FED. Il FOMC afferma che "l'inflazione su base annuale dovrebbe aumentare, raggiungendo l'obiettivo del 2% sul medio termine".

I futures sui Fed Founds ipotizzano tre aumenti dei tassi (probabili a marzo, giugno e dicembre).

A questo punto sarà importante capire come la Fed sosterrà l’andamento inflattivo e se il mercato accelererà scontando anticipatamente un eventuale quarto rialzo.

Il dollaro è riuscito in tal modo ad arrestare il deprezzamento, soprattutto nei confronti dello yen, e mostra ancora segnali incoraggianti di consolidamento nei confronti dell'euro e dell'oro. I rendimenti dei Treasury continuano a salire, il T Bond a 10 anni è sopra il 2,70% e si sta dirigendo verso quell’area chiave tra 2,80% e 3,00%.

Chiaro che se dovesse raggiungere tale zona potrebbe favorire un inversione – almeno a breve termine – del biglietto verde. L’attenuazione della pressione di vendita è visibile anche sull’Indice del Dollaro, che sta quotando più in alto.

Ora l’obbiettivo si sposta al venerdì perché se i salari medi orari dovessero iniziare a salire allora il rimbalzo potrebbe diventare più consistente.

Veniamo all’azionario.

Dopo due giornate segnate da forti vendite, Wall Street ha arginato la situazione e chiuso positivamente l’ultima sessione con l'SP 500 + 0,5% a 2833 punti.

Anche i mercati asiatici hanno reagito bene con il Nikkei + 1,7%, idem gli europei che in apertura sono in territorio positivo. Negli ultimi giorni la tendenza è stata quella di vendere dopo i rialzi della sessione europea, quindi sarà interessante vedere cosa accadrà nel pomeriggio.

Nel Forex, segnaliamo lo yen e l' australiano come valute più deboli. L’XAU/USD ha perso circa 5 dollari, mentre il Future Petrolio Greggio WTI regge bene nonostante le scorte e nonostante la produzione petrolifera USA sia orientata oltre i 10,0 milioni di barili al giorno.

Il primo giorno di negoziazione del nuovo mese è dedicato, come consuetudine ai PMI manifatturieri. Il PMI della produzione dell'Eurozona è alle 10 del mattino e dovrebbe essere confermato un 59.6 (estremamente forte) della lettura flash. Il PMI manifatturiero Britannico delle 10;30 dovrebbe attestarsi a 56.5 (da 56.3 del mese scorso). L' ISM manifatturiero delle 16 dovrebbe calare leggermente ma rimanere molto forte a 58,8 (da 59,3 del mese scorso).

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