L'azionario del Cile mostra un movimento che prefigura un probabile allungo rialzista. Osservato sul lungo termine il mercato è inserito in un solido trend rialzista
L'indice sta consolidando un livello di supporto statico intorno ai 5000 punti, top del 2010, confezionando per ora il quarto appoggio su di esso
La situazione operativa più interessante è osservabile sul grafico settimanale dove i prezzi si apprestano ad un nuovo tentativo di scrollarsi di dosso il trend negativo iniziato ormai da più di un anno
In scia al cambio di atteggiamento della Fed sui tassi che ha indotto giustificate aspettative accomodanti su questo fronte, l'indice ha abbozzato un tentativo di inversione rialzista che lo ha portato a violare la trend line discendente. Movimento verificatosi fallace sia in prima battuta che sul successivo movimento di pull back.
Questo grafico mi dà modo di fornire una evidenza di come l'acquisto di un break out sia a volte più rischioso e complesso da gestire rispetto ad un pull back, quest'ultimo certamente meno entusismante dal punto di vista dell'adrenalina che si libera nel click sul mouse che genera l'entrata a mercato.
Infatti si fa spesso più fatica a posizionare lo stop per il semplice fatto che il break out di solito avviene con un allungo dei prezzi che porta con se un movimento più ampio e un maggiore numero di pips di loss.
Al contrario l'acquisto di un pull back oltre a permettere di aprire la posizione ad un livello spesso più basso rispetto al caso precedente, rende più facile e meno costoso il posizionamento dello stop. Nel grafico in esame tutto ciò risulta evidente: acquistando la rottura dei massimi della candela che ha effettuato il pull back e posizionando lo stop subito sotto il suo minimo l'efficenza della scelta salta agli occhi, basta osservare l'ampiezza dei circoli azzurri.
Il rame in tutto ciò cosa centra?
L'economia del Cile si regge praticamente sul rame essendo ricco di questo materiale il quale è responsabile del 60% circa del PIL del paese. La circostanza inevitabilmente finisce per determinarne anche le sorti nel tempo. Situazione ugualmente osservabile in altri paesi con simile dipendenza da una o poche risorse naturali come la Russia con gas e petrolio o il Venezuela ancora con il petrolio.
Le economie di questi paesi finiscono per essere spesso vulnerabili perché la ricchezza disponibile non incentiva più di tanto i Governi alla lungimiranza visto che non devono inventarsi nulla di eccezionale per determinare il benessere del paese, ma anzi tende ad alimentare la corruzione la quale è generatrice di sacche di inefficenza e arretratezza.
Comunque, tornando all'attualità, il mercato azionario del Cile presenta come immaginabile una elevata correlazione con le quotazioni del rame
i cui prezzi stanno mostrando una sostanziale tenuta sul livello 5800 coincidente con la sma200 sul grafico settimanale
La tenuta di questo supporto risulta a mio avviso decisiva per le sorti a breve e medio termine dell'indice azionario per cui occorre tenerlo d'occhio e valutare l'abbandono di eventuali posizioni long su di esso.
In un contesto di tenuta del rame, dunque, risulta lecito intercettare il possibile allungo dell'indice rispetto ai valori attuali.
Sul giornaliero i prezzi stanno violando sia la trend line discendente che la sua ema50, messaggi interessanti che possono giustificare un long (ETF) come al solito con diverse tecniche di entrata: acquisto del break out, acquisto del possibile pull back sulla trend line violata. Nel primo caso lo stop potrebbe essere utilmente piazzato sul minimo in area 4900 nel secondo caso si aspetta il movimento futuro dei prezzi. In entrambi i casi take profit possono essere 5300, 5350 e 5500.