- Warren Buffett scommette sul Giappone
- Finora, le sue scommesse hanno dato bei frutti
- Il Giappone si sta liberando da decenni di deflazione, il che rende nuovamente allettante l’azionario
- Itochu Corp (OTC:ITOCY)
- Mitsui & Company (OTC:MITSY)
- Mitsubishi Corp. (OTC:MSBHF)
- Marubeni Corp (OTC:MARUY)
- Sumitomo Corp (OTC:SSUMY)
Nel 2020, Warren Buffett, che solitamente si concentra sui mercati USA, ha sorpreso tutti annunciando una scommessa di ben 6 miliardi di dollari su questi cinque nomi nipponici:
Meno di tre anni dopo, questi titoli hanno guadagnato in media il 180% circa, e ora rappresentano 17 miliardi di dollari nel portafoglio di Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa).
Perché Warren Buffett ha scelto di investire su questi 5 titoli nipponici?
Essenzialmente, queste compagnie somigliano alla Berkshire Hathaway, come ha recentemente sottolineato lo stesso Warren Buffett.
L’Oracolo di Omaha ha riferito alla CNBC durante la sua visita in Giappone ad aprile:
“Ho semplicemente pensato che si trattasse di ottime compagnie. Compagnie delle quali capivo gli affari. Un po’ come Berkshire, che ha un sacco di interessi diversi”.
A maggio, Buffett ha approfondito le ragioni di questo investimento in occasione del vertice annuale della Berkshire, evidenziando come queste compagnie avessero “prezzi stracciati”, fossero ben consolidate in settori familiari, focalizzate sul lungo termine e abbastanza grandi da avere un impatto significativo sugli utili di Berkshire.
Investire sul Giappone ha senso dal punto di vista macroeconomico
Oltre a discutere delle qualità di questi titoli usando lo strumento di analisi fondamentale di InvestingPro, vale la pena notare che l’azionario nipponico di recente sta andando molto bene.
In effetti, ieri, il Nikkei ha segnato un nuovo massimo storico di 33.805 punti. E questo dopo cinque sedute positive di fila nelle quali è schizzato del 6,8%.
Questo solido rialzo arriva in scia a fattori macroeconomici che rendono validi gli investimenti nell’azionario nipponico, con incoraggianti segnali che il Paese stia finalmente uscendo dalla deflazione, il che, in questo caso, è un bene.
Molti ritengono infatti che l’inflazione possa avere un impatto positivo sui margini aziendali, aiutando la terza economia mondiale a liberarsi di un lungo periodo di crescita bassa o pari a zero.
Considerato che gli investimenti di Warren Buffett in Giappone sono andati più che bene e data la situazione macroeconomica in miglioramento nella nazione, ha senso dare un’occhiata ravvicinata ai titoli su cui si è concentrato l’Oracolo di Omaha.
Ecco perché abbiamo compilato una Watchlist avanzata su InvestingPro.
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I 5 titoli nipponici preferiti da Warren Buffett
Come possiamo vedere, non si tratta di titoli che spiccano per il loro potenziale di rialzo, almeno dal punto di vista delle previsioni degli analisti.
Fonte: InvestingPro, schermata Watchlist
I target medi degli analisti indicano un rischio di ribasso piuttosto che un potenziale di rialzo, suggerendo che ritengono che questi titoli attualmente siano valutati correttamente.
Per quanto riguarda il Fair Value di InvestingPro, il quadro risulta leggermente più positivo: Mitsui mostra un potenziale di rialzo dell’8,2%, Marubeni dell’8,1%, e Sumitomo del 16,6%.
Al contrario, InvestingPro valuta Mitsubishi all’8,2% al di sotto del suo prezzo attuale, mentre Itochu attualmente si trova al fair value.
Diversamente da investitori come Cathie Wood di Ark Invest, Warren Buffett raramente sceglie titoli con uno straordinario potenziale a breve e medio termine, preferendo sicuri guadagni a lungo termine e dividendi.
In effetti, nemmeno la maggiore posizione nel portafoglio di Warren Buffett, Coca-Cola (NYSE:KO) mostra il più grande potenziale: il Fair Value di InvestingPro lo valuta ad appena il 2% al di sopra dell’attuale prezzo delle azioni.
Tuttavia, la compagnia gode di una solida salute finanziaria e paga un dividendo che corrisponde ad un rendimento annuale di oltre il 3%.
E in effetti, tutte le compagnie nipponiche su cui Warren Buffett ha investito hanno un rating di salute finanziaria su InvestingPro pari a “very good.” Pagano tutte i dividendi, con rendimenti tra il 2,5% e il 3,5%, a seconda del titolo.
Infine, i loro rapporti P/E sono decisamente inferiori alla media dei principali titoli nipponici.
Conclusione
Sebbene i titoli nipponici nel portafoglio di Warren Buffett possano non essere ottimali in termini di potenziale di rialzo a breve termine, sono decisamente investimenti solidi.
Godono di una solida salute finanziaria, con attività ed entrate altamente diversificate, che li rendono delle sicure scommesse a lungo termine, in linea con la filosofia di investimento dell’Oracolo di Omaha.
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Nota: Questo articolo ha scopo puramente informativo; non costituisce una sollecitazione, un’offerta, un consiglio, una consulenza o una raccomandazione di investimento. E non è inteso ad incentivare in alcun modo l’acquisto di asset. Voglio ricordare che ogni tipo di asset viene valutato da vari punti di vista ed è altamente rischioso; quindi ogni decisione di investimento e il rischio associato sono responsabilità dell’investitore. L’autore non possiede le azioni menzionate nell’analisi