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Le Borse europee chiudono l’ottava al di sopra della parità.

Pubblicato 28.06.2015, 19:01


Quadro macro economico

I segnali di ottimismo sulla soluzione della questione greca permettono ai listini europei di chiudere la settimana sopra la parità. “C’è la possibilità reale che si raggiunga un accordo”, ha dichiarato il Presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. A Francoforte il Dax si è fermato a 0,17% in più rispetto al dato precedente, Parigi ha guadagnato lo 0,35% e l’Ibex è salito dello 0,57%. L’unico segno meno è stato registrato dal Ftse100, in calo dello 0,79%. A chiudere l’ottava macroeconomica ci ha pensato il dato statunitense che misura l’andamento della fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan, cresciuto a giugno (dato definitivo) a 96,1 punti. Gli analisti avevano stimato 94,6 punti.

Segno più per Piazza Affari nell'ultima seduta della settimana. L'indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,67% a quota 23.800 punti cavalcando il riemergere di un moderato ottimismo per un accordo tra Grecia e creditori. Tra le blue chip di Piazza Affari si segnala la debolezza di Saipem (-1,58%) che ha pagato anche l’intonazione negativa del petrolio. In spolvero invece le utilities A2A (+3,275) ed Enel (MILAN:ENEI) (+2,83%). Tra i titoli della galassia Agnelli si è mossa bene Fca (+1,81%) tornata di slancio sopra quota 14 euro. Rush per il titolo UnipolSai che segna la miglior performance all'interno del Ftse Mib con un progresso di oltre il 3%. Oggi è l'ultimo giorno di negoziazione delle azioni di risparmio UnipolSai di categoria A e B e delle privilegiate UGF. Da lunedì 29 giugno saranno negoziate esclusivamente le ordinarie UnipolSai e UGF a seguito della conversione obbligatoria in azioni ordinarie decisa dalla società. Seduta altalenante per Telecom Italia che ha chiuso a quota 1,184 euro (+0,42%) nel giorno del cda della tlc italiana. Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ha rimarcato che al momento non è prevista la convocazione di un'assemblea volta a deliberare l'ingresso nel board di rappresentanti di Vivendi (PARIS:VIV), diventata azionista di riferimento del gruppo con una quota del 14,9%, ma presto ci sarà un incontro con i vertici del gruppo francese. Secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica, il gruppo guidato da Vincent Bolloré avrebbe chiesto due posti nel cda di Telecom Italia, ma nessuno degli attuali consiglieri sarebbe disposto ad abbandonare il cda. La soluzione quindi potrebbe essere quella di passare per l'assemblea per aumentare il numero di membri del cda, attualmente 13.

Nell’ultima seduta della settimana, la Banca Centrale Europea, ha annunciato che la massa monetaria M3, nel mese di maggio, è cresciuta del 5%. Il dato è inferiore sia al +5,3% della precedente rilevazione, sia al +5,4% stimato dagli analisti. Nel trimestre al 31 maggio il dato ha registrato un +5%, contro il +4,7% del trimestre terminato ad aprile. Dell’aggregato M3 fanno parte il circolante, depositi a breve e altri strumenti altamente liquidi. I prestiti al settore privato (imprese più famiglie) sono aumentati dello 0,5%. Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,2%. Sul fronte americano, l'Università del Michigan ha annunciato oggi che in base alle sue stime definitive il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi (Michigan Consumer Confidence Index) è salito a giugno, rispetto a maggio, 90,7 a 96,1 punti. Si tratta del più alto livello da cinque mesi. Gli economisti avevano previsto una conferma della lettura preliminare che aveva indicato 94,6 punti. Il sotto indice relativo alle attuali condizioni dell'economia è salito da 100,8 a 108,9 punti e quello relativo alle aspettative da 84,2 a 87,8 punti.

Colpo di scena nelle trattative tra la Grecia ed i suoi creditori. Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato nella notte un referendum nel caso in cui dovesse essere raggiunto un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ed i partner europei. Il leader di Syriza ha indicato in un discorso alla nazione, diffuso in TV a reti unificate, che saranno i greci a decidere se il suo governo deve accettare il programma di risparmi proposto dai creditori. "Il popolo deve decidere senza nessun tipo di ricatto", ha affermato. La consultazione popolare si terrà domenica 5 luglio. "Il quesito del referendum sarà se dobbiamo accettare oppure no le proposte dei creditori", ha spiegato Tsipras. "Decideremo sul futuro del nostro Paese, si tratta di una responsabilità storica", ha aggiunto. Tsipras ha sottolineato che accetterà l'esito del referendum "qualunque esso sia". Il premier greco ha ancora una volta attaccato duramente i creditori. Il suo governo avrebbe fatto negli ultimi sei mesi tutto il possibile per trovare una "soluzione equilibrata". La controparte avrebbe però chiesto di accettare pesi insopportabili con l'obiettivo di "umiliare un intero popolo". Il referendum annunciato da Tsipras deciderà probabilmente anche sulla permanenza della Grecia nell'euro. Bisogna ora attendere lunedì per sapere come i mercati finanziari accoglieranno la notizia.

Quadro tecnico mercato valutario

Eur/Usd

Aumenta l’ottimismo intorno al destino della Grecia; nell’ultimo meeting tenutosi a Bruxelles tra le controparti, si evidenziano, sopra tutto da parte dei principali capi di stati europei in primis Angel Merkel, una maggiore apertura verso la risoluzione delle varie controversie che fino ad un paio di giorni fa sembravano ostacoli insormontabili. Le trattative ancora in corso, riprenderanno anche nel fine settimana, in quanto non è più possibile prolungare la tempistica, visto la scadenza ormai alle porte del 30 giugno. Sul fronte valutario, il rapporto di cambio che vede contrapposto l’euro e il dollaro statunitense, non ha subito grossi movimenti. Lo scenario delle ultime due sedute, mostra un situazione attendista su la maggior parte dei cross più importanti del mercato valutario. Tale situazione è dovuta sia dall’assenza di dati macro economici importanti e sia dal momento di stand by dei mercati in quanto prima di intavolare qualsiasi tipo di negoziazione si vuole attendere cosa succede in seno ai negoziati tra i governanti ellenici ed i vari partner commerciali europei. In particolare, per quanto riguarda l’euro contro il green back, come già evidenziato sopra, la coppia da un paio di giorni, si mantiene stabile intorno al livello statico a 1,1188, le quotazioni restano in un range ristretto di circa 100 punti; tale situazione si evidenzia anche nella posizione piatta delle due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi. Molto probabilmente, nei prossimi giorni nel caso in cui la situazione della crisi greca venga risolta in positivo, potremmo assistere ad un arretramento della moneta unica in direzione verso il prossimo supporto posizionato a 1,0967.

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Usd/Jpy


La Borsa di Tokyo ha chiuso anche l’ultima seduta della settimana in ribasso. Il Nikkei ha perso lo 0,3% a 20.706,15 punti e il Topix lo 0,2% a 1.667,03 punti. Sul mercato azionario giapponese ha prevalso la prudenza. Alla vigilia del nuovo Eurogruppo sulla Grecia gli investitori sono stati restii a correre rischi. Le trattative tra il governo greco ed i creditori restano difficili e Atene ha sempre meno tempo per evitare il default. In questo contesto i positivi dati macroeconomici pubblicati oggi in Giappone hanno solo potuto limitare le perdite del Nikkei e del Topix. Le spese delle famiglie sono cresciute a maggio per la prima volta da più di un anno. L'inflazione ha inoltre rallentato meno delle attese. Resona ha perso il 2,1%. Mizuho Securities ha tagliato il suo rating sul titolo dell'istituto di credito. J. Front Retailing ha guadagnato l'1,6%. Il retailer ha rivisto al rialzo le previsioni sui suoi profitti. Il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato i petroliferi. Inpex ha perso l'1,7% e Showa Shell Sekiyu K.K. il 5%. Nel mese di maggio l’inflazione ha subito una battuta di arresto. I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5%, dallo 0,6% di aprile. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%. I prezzi al consumo "core", che escludono i prezzi degli alimentari freschi ma includono i costi per l'energia, sono aumentati dello 0,1%, dallo 0,3% del mese precedente. Gli esperti avevano previsto una variazione nulla. L'inflazione si è attestata a maggio allo 0,5%, in calo rispetto allo 0,6% del mese precedente, ma comunque migliore delle aspettative ferme allo 0,4%. A livello core l'inflazione si attesta a +0,1%, un po' meglio rispetto al risultato piatto atteso. Sempre dal Giappone sono arrivati questa notte i dati sulla disoccupazione, rimasta stabile al 3,3% come previsto con 20.000 posti di lavoro in più. La spesa delle famiglie è salita del 2,4% m/m a maggio, battendo il +2,2% atteso. Nell’ultima seduta della settimana, il rapporto di cambio tra il dollaro americano e lo yen giapponese, dopo le news arrivate dal paese del Sol Levante, si è mosso al rialzo spingendosi da un minimo a 122,55 fino a toccare un massimo a 124,38. Il cambio stà attraversando un momento di lateralità, in particolare la stabilità nelle contrattazioni si nota soprattutto nelle ultime quattro sedute. Se invece andiamo ad analizzare la major allargando le visione temporale, notiamo che si mantiene sempre in un trend rialzista seppure nelle ultime tre settimane i movimenti non sono stati lineari. A sostenere la tendenza long abbiamo anche le medie mobili esponenziali sia a 21 che a 34 periodi, che restano ancora al di sotto le candele daily. Al momento restiamo in stand by, in attesa che la situazione diventi più chiara nelle prossime sedute.


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Gbp/Usd


Nell’ultima seduta della settimana la sterlina torna a salire sfruttando la parziale debolezza del biglietto verde. Il momento florido della sterlina è dovuta anche dalla fiducia legata anche dal successo, a detta del primo ministro Cameron, dei negoziati con l’Unione Europea: negoziati passati in secondo piano e messi in ombra dalla tematica greca, ma che ottengono il risultato confortante di togliere spinta all’impeto referendario della destra inglese. I mercati, soprattutto quelli inglesi, accolgono infatti con favore un compromesso tra UE e UK che mantenga Londra all’interno dell’Europa. Dal punto di vista tecnico, la major continua a muoversi al rialzo con andamenti di breve periodo caratterizzati dalle classiche fasi di impulso – correzione – espansione, fase iniziata durante le sessioni di metà aprile scorso. L’ultimo movimento rialzista di breve periodo daily è stato respinto dalla resistenza posizionata a 1,5880; in seguito le quotazioni hanno incominciato a muoversi al ribasso fino ad arrestarsi nelle ultime due sedute che hanno visto la major recuperare parte del terreno perso in precedenza. Per le prossime sedute, attendiamo un ritorno alle vendite affinchè le quotazioni riescano a raggiungere l’area, già individuate nelle passate analisi, dove passano contemporaneamente le due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi ed il supposto statico a 1,5476; area dove se la price action ci fornirà una buona indicazione rialzista è possibile rientrare al mercato in direzione del trend principale.

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Gbp/Jpy


Il trend giornaliero della coppia sterlina contro yen giapponese resta in direzione rialzista, ciò si evince ancora dalle indicazioni fornite dalla due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi, che continuano ad avere una inclinazione rialzista ed una convergenza tra di loro in aumento, segno che il trend è ancora molto forte. Nelle ultime sedute, notiamo che la coppia più volte ha tentato di superare la resistenza posizionata a 195,78, ma senza mai riuscirci. Inoltre, dal corpo delle candele molto limitato, si evince che la volatilità è molto limitata. Molto probabilmente, soprattutto dopo i continui movimenti long che hanno caratterizzato le sedute daily dall’11 al 17 giugno, la coppia potrebbe subire uno storno fino a raggiungere nuovamente la zona dove passano sia le due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi e sia il supporto a 189,68; su tale area è possibile entrare nuovamente a mercato in direzione del trend di fondo rialzista. Attendiamo la discesa delle quotazioni fino alla zona indicata nel grafico.

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Eur/Jpy

Sul daily chart del rapporto di cambio tra la moneta unica e lo yen giapponese, nonostante siamo in un evidente trend rialzista, l’azione del prezzo nelle ultime tre settimane si è sempre mantenuta al di sotto la resistenza a 140,10, più volte è stato tentato di superare la il livello ma il prezzo è stato sempre respinto al di sotto lo stesso. Il 15 giugno, dalle indicazioni fornite dall’azione del prezzo, ho deciso di inserire in macchina un pendente short, con due obbiettivi di target. La scorsa settimana è stato raggiunto il primo obiettivo con un gain di 90 punti; mentre per quanto riguarda l’altra posizione di vendita è in profitto momentaneo di 50 punti. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Sell Stop: Entry point 138,80; Stop Loss 141,10; Tp1 137,90; Tp2 134,40.
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