Oggi nel pomeriggio l'euro è schizzato sopra 1,18 dollari, dopo che il presidente della BCE, Mario Draghi ha riferito che allo stato attuale l'istituzione ritiene possibile che nell'estate del 2019 si vengano a creare le condizioni per procedere ad un primo rialzo dei tassi.
Nel pomeriggio la valuta condivisa si attesta a 1,1806 dollari, laddove prima dell'intervento di Draghi fluttuava attorno a 1,1760.
La speranza di un accordo per il governo britannico ha contribuito a spingere la sterlina inglese più in alto rispetto al dollaro statunitense.
Venerdì scorso, la coppia GBP/USD ha perso 2 centesimi, la più grande perdita giornaliera nel 2018, sui commenti del Primo Ministro la quale ha affermato che il governo britannico e i negoziatori dell'UE erano ad un vicolo cieco rispetto ai negoziati e che fossero necessarie nuove proposte.
Come riportato alle 11:30 (BST) a Londra, la coppia GBP/USD è stata scambiata al rialzo a 1,31 $, un guadagno dello 0,22% e ben al di sotto del minimo di venerdì di 1,3023 $.
La coppia EUR/GBP ha perso lo 0,26% e scambia a 0,8967 Pence, la coppia è andata da un minimo di 0,89548 Pence a un picco di 0,89960 Pence.
Invece negli USA l'indice Cfnai, elaborato dalla Fed di Chicago e relativo all'attività nazionale, si è attestato a +0,18 punti ad agosto, in linea con la lettura precedente rivista al rialzo da 0,13 a 0,18 punti, il dato ha deluso le attese del mercato che puntava ad una rilevazione pari a +0,20 punti.
Poco prima delle 15.00 ora italiana, le quotazioni dell'XAU/USD si muovono sopra quota 1.200 dollari l'oncia, mostrando un leggero rialzo dello 0,13 per cento.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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