L'inflazione è un treno che viaggia ancora ad alta velocità

Pubblicato 17.03.2022, 12:10

L’inflazione statunitense non mostra segni di rallentamento e mette a segno un +0,8% su base mensile. Mentre il tasso annuo si attesta al 7,78%. Entrambi i dati registrati sono risultati lievemente sopra le attese del mercato.

Rispetto al 2021, dove l’andamento mensile del costo della vita, subiva una certa “dispersione” con oscillazioni al rialzo e al ribasso più marcati ed una rotazione tra le componenti cui attribuire “la colpa” dell’incremento, in questi primi mesi del 2022 la situazione è decisamente più equa. Non c’è un’eccessiva dispersione degli andamenti mese su mese, con una velocità che tende ad essere più costante e (fino ad ora) mai inferiore ai 0,58 punti percentuali.

 CPI MoM

Il grafico che mostra l’andamento annuale è ancora più preoccupante. La salita è lenta, ma piuttosto costante e non mostra segni di cedimento sul breve termine.  L'ultimo dato, inoltre, è stato calcolato prima dell'inizio della guerra in Ucraina e, come chiaro a tutti, le conseguenze del conflitto non faranno altro che aggravare la situazione.

CPI YoY

Il grafico seguente confronta i dati più recenti con la media mensile anno su anno. Il costo delle materie prime è diminuito, mentre la componente dell’energia e del cibo è quasi raddoppiata rispetto la media a 12 mesi; i trasporti si apprestano a battere 3 volte il proprio valore medio.

CPI - MomVsTTM

Il rapporto completo di questi dati (con tanto di dettagli) può essere consultato dal sito statunitense ufficiale, ovvero il U.S. Bureau of Labor Statistics. E’ bene precisare che i dati tendenzialmente sottostimano la reale inflazione.

E’ facile constatare come questi aumenti di prezzo si stiano verificando in tutta l’economia. Probabilmente ci vorranno mesi prima che alcune delle categorie inizino a rallentare, ma il pericolo di un’inflazione diffusa e fuori controllo resta molto alta. Come è stato spesso detto anche in questa stessa community, l’aumento del costo della vita è un circolo vizioso, un fenomeno autocorrelato che si fa strada attraverso l'economia nutrendosi di sé stessa.
 
Cercando conferma in un confronto tra i dati del BLS e quella della FED, vediamo che la situazione non cambia molto (pur essendo i numeri riportati diversi e non espressamente categorizzati, quindi non perfetti). Il grafico seguente mostra la comparazione dell’inflazione ad un mese, rispetto alla media sia annuale che ventennale. 5 categorie su 7 risultano essere ampiamente al sopra dei valori storici. Purtroppo, nessun analista, investitore o un semplice appassionato di finanza crede che il problema potrà risolversi da solo.
 
CPI - Fed category
 
Come accennato all’inizio di questo articolo, la guerra probabilmente farà precipitare ulteriormente le cose; una risoluzione rapida del conflitto, tuttavia, potrebbe ammorbidire lievemente le conseguenze, ma non cambierebbe molto lo stato delle cose. Purtroppo per l'economia, il danno è ormai stato fatto e con lo spettro di una recessione globale all'orizzonte, le banche centrali di tutto il mondo saranno spinte a moderare i loro piani di inasprimento onde evitare una depressione globale. Ciò, molto probabilmente non farà altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco dell’inflazione.

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