Settimana molto positiva quella appena trascorsa, con i principali indici americani ed europei in rialzo grazie alla spinta di venerdì, dovuta a dichiarazioni (sia da parte dell’autorevole Wall Street Journal sia da parte di alcuni membri della Fed) di possibili rallentamenti o sospensioni nell’attività di rialzo tassi.
In tutto questo, sono partite le trimestrali, dove il settore bancario fino ad ora è l’unico ad aver scoperto le carte con tutte le sue componenti, in particolare questo il risultato di settore:
- EPS trimestre su Trimestre: +14%
- EPS anno su anno: -18%
- Fatturato anno su anno: 0%
Ora, questa settimana sarà molto importante per varie ragioni, partiamo da quelle di natura puramente tecnica, ovvero la possibile continuazione del rimbalzo…
Come possiamo notare dall’immagine sopra, ci troviamo in una situazione di ipervenduto e di correzione su tutti i principali settori del mercato azionario, fenomeno a cui solitamente (non è una certezza ma una statistica) ha dato seguito una ripresa delle quotazioni.
Come avevo anticipato in analisi precedenti tuttavia, il fattore a mio giudizio non ancora prezzato (e forse uno degli ultimi) dai mercati, è proprio quello relativo alle trimestrali. Questo può valere sia in positivo che in negativo, a seconda di come andranno, in particolare nelle prossime due settimane, dove rilasceranno gli utili le principali Big Tech, che sappiamo essere a componente principale degli indici USA. Dopo Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), che ha rimbalzato molto bene e di cui ho giù parlato, ecco le prossime aziende da tenere d’occhio…
- Alphabet Inc Class A (NASDAQ:GOOGL)(martedì 25)
- Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT) (mercoledì 26)
- Meta Platforms Inc (NASDAQ:META) (mercoledì 26)
- Apple Inc (NASDAQ:AAPL) (giovedì 27)
- Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) (giovedì 27)
Queste 5 grandi aziende tech, con i loro utili, potrebbero dare nuovo impulso ai mercati oppure riportarli a ritestare i minimi precedenti, nessuno ha la sfera di cristallo quindi come dico sempre è bene prepararsi ad entrambi gli scenari. Sicuramente il tasso di cambio inciderà negativamente, un Dollaro forte pesa per chi esporta oltre metà fatturato fuori US, ma vedremo il bilancio complessivo.
Nel frattempo, gli investitori hanno portato il loro livello di liquidità ai massimi dal 2001 (viene da pensarci dopo un -25%/30% dai massimi, quindi vendendo in molti casi in perdita) ma sappiamo ormai che funziona così, tutto al contrario.
Vi aggiornerò quindi sugli esiti delle prossime trimestrali...
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"