La salute del Presidente USA Trump è un fattore determinante per l'andamento dei mercati. Nel corso del fine settimana sono giunte rassicurazioni, ma secondo varie indiscrezioni starebbe ricevendo un trattamento steroideo utilizzato solo per i casi più gravi. Ciò che sembra evidente è che Trump farà davvero fatica a sostenere l'ultimo mese della campagna elettorale presidenziale e molto probabilmente sarà questo l'elemento chiave nei sondaggi d'opinione.
I mercati sono un po' più stabili oggi, con una ripresa della propensione al rischio dopo le vendite di venerdì. Attenzione perché nell'arco della giornata, soprattutto durante il pomeriggio, potrebbe esserci spazio per un'elevata volatilità sugli eventuali aggiornamenti sulla salute del Presidente americano. Propensione al rischio che sembra essere sempre in bilico, pronta a sfaldarsi da un momento all'altro sui crescenti timori della seconda ondata di COVID. Tra i movimenti da tenere d'occhio, al di là del classico indebolimento dello yen, registriamo l'oro che ha ceduto parte dei recenti guadagni (nonostante il dollaro si stia deprezzando leggermente oggi) ed è un po' sorprendente visto quanto accaduto negli ultimi mesi. Per questo motivo vale la pena tenerlo sotto controllo.
C'è ancora la sensazione, anche guardando l'andamento dell'azionario, che i mercati si trovino a un bivio. Il prossimo trend che comincerà a delinearsi potrebbe quindi essere cruciale per le prospettive di medio termine.
Sul fronte calendario economico oggi è tutto incentrato sui servizi PMI. Il PMI dei servizi finale dell'Eurozona e del Regno Unito sono risultati leggermente superiori alle attese, così come le vendite al dettaglio del vecchio continente. L' ISM non manifatturiero USA verrà rilasciato alle ore 16 e dovrebbe scendere leggermente a 56,3 (in calo da 56,9 di agosto).