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Long&Short: Inizia il 2022 tra finti falchi e le paure per Omicron

Pubblicato 03.01.2022, 09:23
Aggiornato 02.09.2020, 08:05


A partire da Novembre, analisi dopo analisi condivisibili o meno, stiamo cercando di visionare sempre più dati e grafici a nostra disposizione per riuscire a far chiarezza sullo stato attuale dell'economia e dei mercati che negli ultimi tempi, sembrano non andare nella stessa direzione. Questo non vuol dire, come ho chiarito più volte, che i mercati avranno "sicuramente" uno storno nell'immediato (la verità assoluta non esiste, come affermava il relativismo) ma ciò è necessario per mostrare che rispetto al passato la "forza" dei mercati innanzi alle notizie e a determinati dati è cambiata e ci ritroviamo quindi ad aver a che fare con maggiore imprevedibilità. Di conseguenza in mancanza di "segnali" evidenti, giustamente, abbiamo una percezione diversa della realtà.

Le protagoniste assolute, di cui abbiamo parlato spesso, sono le Banche Centrali travestite da "finti" falchi e il Covid con varianti annesse.

Proprio di quest'ultimo, spesso citato, non si dovrebbe considerare sotto il punto di vista sintomatologico (a quanto pare Omicron ha sintomi molto più lievi delle precedenti) ma per i suoi effetti sull'economia per via della sua trasmissibilità che sta costringendo a casa milioni di lavoratori creando una serie di problematiche alle aziende, ai migliaia di voli cancellati e alla chiusura di negozi e uffici.

Questa volta facciamo nostare che, nonostante gli interventi monetari e fiscali delle Banche ancora in atto, all'interno dell'indice Russell oltre il 60% delle società non fa utili (inoltre il 25% delle aziende Usa non riesce a sostenere gli oneri finanziari).

% russell 3000 growth stocks with negative earning

Guadagnare su aziende in perdita è un input da prendere in considerazione come squilibrio e instabilità finanziaria? 

Questo è evidente soprattutto con il fenomeno SPAC, certo, ma nel grafico possiamo vedere lo stesso "fenomeno" nelle aziende ormai "consolidate". Abbiamo detto che il 60% dei titoli Growth nell'indice Russell 3000 è in perdita, e questo era vero anche prima della "recessione" causata del Covid. Eppure queste stesse aziende hanno generato "enormi" ritorni nel movimento dei prezzi (sovraperformando i Value negli ultimi anni). Le aziende hanno raccolto circa 12 trilioni di dollari nel 2021 vendendo azioni, emettendo debito, con nuovi prestiti e spingendo così molti mercati globali al rialzo.

L'indice è cresciuto dell'84% cumulativamente quindi gli investitori stanno facendo "profitti" su società che non generano "soldi", anzi. Abbiamo assistito allo stesso comportamento "speculativo", nel 2001 e nella bolla speculativa del 2008, quando il profilo di rischio degli investitori non era diverso da quello attuale. Sintomo di un'economia sana o semplicemente di un QE impazzito.

La domanda sorge spontanea: Abbiamo realmente capito cosa vogliono le Banche centrali?

Il rendimento dei Treasury, nello specifico quelli Usa, si è mosso moderatamente quest'anno come se la politica monetaria fosse rimasta invariata da inizio anno. Quindi senza lo scenario inflazionistico che si avvicina al 7% negli Usa e in Europa che è arrivato a raddoppiare il suo target, senza la marcia indietro delle Banche che hanno cambiato il loro QE e senza i 3 rialzi dei tassi previsti nel 2022.

Inoltre, se ben ricordiamo, hanno da sempre "sperato" in un ritorno dell'inflazione rispetto alla deflazione e quindi questa situazione potrebbe far comodo. Da molti viene vista transitoria, prodotta della forte domanda di beni e andrà scemando durante questo nuovo anno, invece potrebbe essere strutturale ma è difficile da comparare con altri casi storici per via delle circostanze, quindi attenzione a non sottovalutarla perchè da questa è scaturita la crisi della supply-chain.

La politica monetaria degli ultimi anni si è concentrata "troppo" sulla sostenibilità del debito pubblico pur non essendo un loro obiettivo, e la grande liquidità sta continuando a creare inflazione che "strozza" l'economia reale. Attualmente questo ha richiesto la dimunuzione di liquidità che conseguentemente potrebbe causare parecchi problemi?

Di fondo, nel corso del 2021, lo "scetticismo" per le notizie ha guidato i mercati al rialzo e solo dopo un momento di "euforia" ci sono stati dei ribassi.

Inoltre va menzionato il mancato "protagonista" del 2021, l'Oro. Considerato un safe heaven non è salito molto in situazioni di risk-off. Ciò è conseguente all'indebolimento della correlazione tra titoli di stato e azionario, che negli ultimi decenni è stata negativa. Portava i tassi a scendere e di conseguenza al rialzo dell'Oro.

us10y-Gold

L'Oro sembra essere meno reattivo alle situazioni risk-off. I "venti contrari" sono dovuti anche al dollaro più forte e ai flussi spostati sulle cripovalute, infatti l'allocazione negli asset digitali da parte degli istituzionali è aumentata nell'ultimo anno. Ma va detto che la "tesi" di riserva di valore risulta incompatibile per l'elevata volatilità. Oro e Bitcoin, nello specifico, non giocano nello stesso "campionato".

Detto ciò, le valutazioni causate dalla forte liquidità globale potrebbero far dedurre agli investitori che il recente comportamento del mercato rimarrà invariato e che l'eccessivo "scetticismo", di cui abbiamo parlato prima, persista come conseguenza delle speculazioni e della poca chiarezza che ci circonda.

In questo caso possiamo notare, dal grafico qui sotto, come le industrie delle risorse naturali sono una parte "fondamentale" del mercato che resta attualmente "sottovalutata". Infatti, nel momento in cui potrebbero esserci ribassi dei titoli azionari (es. tecnologici) ci sarà probabilmente un forte rialzo dei metalli preziosi e delle aziende legate ad essi.

Growth Stocks vs Gold Miners


Arriverà il momento di liquidare azioni sopravvalutate?

A confermare questa ipotesi è il rapporto tra materie prime e azionario, nel grafico sotto, che risulta a livelli molto bassi come nei primi anni '70 e gli anni 2000. Sarà necessario inziare a fare delle valutazioni per posizionarsi sulle risorse naturali? Visioniamo il grafico qui sotto.

forza relativa alla materie prime e azionario

Infine in questo 2022 potremmo inziare a valutare, oltre all'oro e all'argento, anche investimenti in metalli industriali come rame, nichel, litio, cobalto senza dimenticarci della crescente domanda del Platino e del palladio?

Infatti a partire dal 2021 la quantità di produzione necessaria per raggiungere le zero emessioni nel 2050 sarà "enorme". Facendo un esempio, le auto avranno bisogno cinque volte di più di questi metalli rispetto alle auto tradizionali. Ne abbiamo parlato anche in precedenza e secondo i dati del World semiconductor trade statistics, dopo una crescita del 6,8% nel 2020, il mercato mondiale dei semiconduttori ha raggiunto i 551 miliardi di dollari nel 2021 che rappresenta un tasso di crescita del 25,1% e per il 2022 si prevede una crescita del 10,1% a 606 miliardi di dollari.

DJ Stoxx 600 Auto&Parts-platinum

Questo scenario rialzista potrebbe anticipare un mega trend per queste commodities?


"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

Ultimi commenti

Perché non si parla del vaccino covaxin e la Fda ha sospeso l’eventuale approvazione????
ottimo articolo ed ottime argomentazioni
L'inasprimento delle politiche non porterà più volatilità per le materie prime?
non direttamente; se l'inasprimento monetario riuscisse a raffreddare la domanda, e da qui l'economia, riportando il sistema in un punto di equilibrio più sostenibile benchè sempre dinamico, ovviamente l'inflazione si riassorbirebbe, la domanda di materia prime (sopratutto per scopi produttivi) diminuirebbe e per questa via il prezzo scenderebbe! Il termine volatilità da lei adoperato non è un termine economico ma prettamente finanziario. La chiave economica è quella scritta; la chiave finanziaria dipende dalla domanda ed offerta drogata dalla finanza e dalla loro domanda ed offerta su carta
Sottointendi che "le masse" si adeguino a peggiorare il proprio sistema di vita. Altrimenti non c'è modo di "abbattere la domanda". Ora, come convinci tutto il globo terracqueo a iniziare una fase di rinuncia dei beni se psicologicamente sentono di aver sacrificato troppo con il covid? Guardando i dati economici, le masse stanno spendendo compulsivamente, un boom economico vero e proprio. Capisco che sei per la deflazione ma non credo che ci scamperemo da un periodo di forte inflazione.
 beh, un aumento del saggio di interesse, ed in generale  un inasprimento della politica economica fa venir meno la componente investimenti, e da qui la diminuzione della domanda aggregata; mettici la perdita di lavoro di molte persone, e la domanda si raffredda di conseguenza: quando non hai soldi da spendere se non per mangiare, adeguarsi viene da se. Un economista non è per l'inflazione ne per la deflazione ci mancherebbe: io sono per l'equilibrio, quell'equilibrio che prevedere un'inflazione in media del 2%. Non è un caso se tutte le bance centrali in Inflation targeting abbiano come target il 2%. Un inglazione che viaggia con un tendenziale dell'8% non si riassorbe per miracolo se non raffreddi la domanda aggregata.
Nel corso del tempo, è perfettamente normale che l'importo nominale del debito a margine in essere salga. Ma dal minimo di marzo 2020, l'ammontare del debito a margine in essere è arrivato vicino al raddoppio, e ora si trova a quasi $ 919 miliardi!
Il debito è aumentato del 60% quanto potrà reggere? ricordo che questo è successo per le dotcom, crisi finanziaria e a marzo 2020......
L’anno per le azioni Usa sembra ancora migliore confrontato con il resto del mondo. L'indice S&P 500 è salito del 25% rispetto a un guadagno del 3% dell'MSCI All-Country World ex-U.S. Questo divario è destinato ad essere il più ampio dal 1997. In parte a causa della lunga striscia vincente, sarà fondamentale favorire le azioni internazionali il prossimo anno?
Pensi che gli USA entreranno in una fortissima recessione? Pensi che nel 2022 arriveranno competitor titani in grado di scalzare le FAANG+M dai loro primati assoluti? Non sono le azioni di  "L'officina di Jhonny" ad esser state comprate ma azioni di multinazionali leader mondiali.
si potrebbe dare più spazio alle altre, e rimanere investiti anche nelle Big … secondo te continueranno a far bene come in questi anni ?
Sarà molto eccitante vedere quali nuove tecnologie emergeranno e contribuiranno a ridurre il bisogno di materiali. Nuova tecnologia delle batterie, l'aumento della potenza di fusione, ecc….Spero che la gente capisca che per andare allo zero netto abbiamo prima bisogno di un enorme cambiamento nell'industrializzazione, che equivale a una produzione di CO2 ancora maggiore inizialmente.
Semmai c'è da chiedersi : "Cosa faranno i miliardi di abitanti del secondo mondo? Rinunceranno a volersi avvicinare al consumismo opulente del blocco capitalista?". Personalmente dubito molto che questi accettino l'idea di non potersi occidentalizzare per "risparmiare risorse".. Idem per la CO2 : Produrranno di più, consumeranno molta più energia e prodotti poco durevoli. Batterie batterie batterie.. Qui ancora devo capire dove pensiamo di trovare tutte ste terre rare ed il litio per farle 30-40 miliardi di batterie..
Ma dai su, chissenefrega dell'ambiente.. bisogna spingere i popoli a cambiare tutto quello che hanno, altrimenti non si lavora più. W il consumismo!
anche in questa situazione ci sarà da giadagnare, la trasformeranno in un’occasione
C’è da dire che vorrebbero dare soldi per far vaccinare i no-vax … vediamo chi rifiuta poi
Diventeremmo un pianeta di No-Vax in attesa del sussidio pubblico.. Certo che se offrono 20-50€ la vedo dura convincere chi è disposto a pagare 15€ ad ogni uscita, per non doversi vaccinare.
a quanto pare sono 500€ … ma per me è qualcosa di ridicolo
Un bel collasso così ci riposizioniamo a tutto tondo
"Ci ritroviamo quindi ad aver a che fare con maggiore imprevedibilità..." Chissà se esiste nella storia un articolo che dice che l'imprevedibilità é minore rispetto al passato
questo commento vale sempre, inoltre bel 2022 non mi sembra piú surreale del 2020 o sel 2021. infatti non esiste nessuno che scrive che la situazione é piú prevedibile del passato. Da qui la mia perplessità sul taglio dell'articolo
la situazione a me sembra più preveibile di qualsiasi altro anno da te citato… proprio perché c’è la sicurezza che tu mostri.
Imprevedibile*
Troppo debito pubblico ma i tempi non sono paragonabili al passato, vedi Tesla come vola. la finanza è cambiata?
Morgan stanley si aspetta un -5% dall'Sp500
non c'è abbastanza paura per un selloff nonostante i dati non sono rassicuranti
Morgan Stanley dice anche dove si posizionerà la gente che deciderà di liquidare S&P500, per capirci? L'inflazione non scenderà a breve, il GAS sarà un problema e l'OPEC ha già detto che per ora non c'è aumento di estrazioni.. Inflazione alta, salari in aumento negli states e obbligazionario con rendimenti reali in negativo. La vedo dura che S&P possa scendere.. Finchè non arriva una seria alternativa, il mondo non esce dall'azionario USA.
condivido, ma se ci sarà un altro cambio ciclo?
Sotto il punto di vista sociale ed economico Omicron può dar fastidio, condivido. Gold riserva di valore molto più delle criptovalute
Omicrooooonnn!!! Aiutoooohh sisalvichipuòòòòòh!! 🤣
L'anno delle risorse naturali ?
metalli industriali, interessante
Il Gold è stato penalizzato dalla politica
Il gold è stato offuscato dalle cripto, molto più profitto
ahahhauau Calogero sei un vero fenomeno
leoni da tastiera, ***** nella vita vera. Come darti torto
già fatto
meglio che pe.cora e conf.ormi.sta come te
Sarà l'anno delle commodities? speriamo
gli esperti prevedono in media un rialzo del 3,5% per l'Sp500. Morgan al ribasso 4400, Fargo a 5300, Goldman 5100, Bofa 4600 e Suisse 5200. Hanno le idee confuse.. ma sicuramente il mercato salirà ancora
Quest'anno ha fatto il 29% direi che una piccola battuta ci può stare
Il problema non è scommettere il numerino che vedremo a fine 2022. Il problema è : Come convinci miliardi di investitori mondiali a comprare obbligazioni con rendimenti reali negativi e ad uscire da un mercato azionario che mostra di salire giorno dopo giorno, da praticamente 10-15 anni? Sono pochi quelli che fanno trading. La maggioranza fa cassetto e non la puoi convincere a comprare obbligazioni in un periodo di forte inflazione promettendogli solo la quasi certezza "di riavere i propri soldi", se non puoi garantirgli il potere d'acquisto.
l’inflazione si abbasserà con l’aumento dei tassi e la minor liquidità consentirà di riportare parte dei capitali nelle obbligazioni
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