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Mai dire mai. Le nozze tra Fca e Renault non sono tramontate

Pubblicato 25.06.2019, 15:59
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“Chi ha brindato all’interruzione dei colloqui tra Fca e Renault? Tutti i nostri concorrenti, perché sapevano che l'alleanza ne sarebbe uscita rafforzata. Si tratta di un’opportunità perduta”, Jean-Dominique Senard, presidente di Renault (PA:RENA) non usa mezzi termini: la fusione tra Fca e Renault ha un fortissimo senso industriale e commerciale, e l’operazione non è ancora tramontata.

Nel corso dell'assemblea degli azionisti di Nissan (per il 43,4% in mano a Renault), il manager francese ha sottolineato che l'accordo tra Renault e Fiat Chrysler (MI:FCHA) sarebbe stato – e quindi sarebbe – nell'interesse dell'intera alleanza e porterebbe vantaggi anche alla Casa giapponese.

Les Echos ha svelato che, dietro le quinte, tutte le parti sono al lavoro per ricucire lo strappo. Passando dal governo francese, pronto a ridurre la sua influenza su Renault, fino a Nissan che farebbe un passo indietro. A scendere in campo è lo stesso presidente Emmanuel Macron che domani sarà a Tokyo – in anticipazione del G20 di Osaka – per un vertice bilaterale con il premier Shinzo Abe, con cui discuterà il futuro dell'alleanza franco-nipponica nell'auto.

L'interferenza del governo francese aveva indotto FiatChrysler a ritirare la proposta di fusione su base paritaria con Renault: d'altra parte, Parigi temeva che una decisione affrettata e non supportata da Nissan (i cui rappresentanti nel cda Renault si sarebbero astenuti), avrebbe potuto suscitare aspre reazioni dalla parte giapponese, fino a mettere a rischio la ventennale alleanza.

Da allora, Seynard ha chiesto un passo indietro alla politica e sta lavorando a un via libera da parte di Nissan. La fusione, sempre difesa dal presidente di Renault, ha un forte senso industriale ed economico. Fca e Renault stimano sinergie pari a 5 miliardi di euro per i prossimi 5 anni, ovvero 25 miliardi.

In Borsa: Fca in Borsa capitalizza 19 miliardi di euro, Renault 16 miliardi. In tutto 35 miliardi. Quindi, solo le sinergie, valgono il 71% della capitalizzazione dell’intero gruppo.

I multipli Fca passa di mano a 4,43 volte gli utili stimati nei prossimi 12 mesi dal consensus Bloomberg, che vede 12 giudizi Buy, 14 hold e solo due sell con un target price di 15,39 euro. Renault ha un rapporto p/e sugli utili stimati per i prossimi 12 mesi, pari a 4,79 volte con 13 buy, 12 hold e 1 solo sell, con target price a 72,12 euro.

La fusione tra Fca e Renault metterà scompiglio in tutto il settore perché porterebbe alla nascita del terzo produttore di auto al mondo, alle spalle di Toyota e Volkswagen (DE:VOWG).

Un’operazione simile potrebbe far scattare una febbre da consolidamento per tutto il comparto. Fari puntati dunque per Peugeot, grande esclusa. Anch’essa, partecipata al 15% dallo Stato francese, era stata al centro dell’attenzione di Fca.

In questo scenario di risiko di settore è interessante il certificate targato Goldman Sachs JE00BGBBK816.TX che stacca cedole mensili dell'1,05% pari al 12,6% annuo se i tre sottostanti: Fca, Peugeot, Renault non perdono oltre il 40% dal livello iniziale. Il certificate gode dell’Effetto Memoria che permette di recuperare tutti i coupon mensili non distribuiti in precedenza. In particolare, se uno o più sottostanti a delle date di valutazione si sono trovati sotto la barriera, la cedola di quel mese non è persa. In caso di recupero dei sottostanti sopra ai livelli di barriera (a una delle date di valutazione successive), scatta l’effetto memoria che consente di ricevere le eventuali cedole non distribuite precedentemente, oltre a quella del mese in corso.

Rimborso anticipato

Il certificate gode inoltre della possibilità del rimborso anticipato (a partire dal 6° mese) che scatterà se, ad una data di valutazione mensile, tutti e tre i sottostanti dovessero quotare ad un valore eguale o maggiore del livello iniziale, in quel caso l'investitore verrà rimborsato anticipatamente. Riceverà 1.000 euro per ogni certificato oltre tutte le cedole mensili eventualmente non distribuite. Se ad esempio, il sesto mese tutti e tre i sottostanti dovessero portarsi sopra il livello iniziale, il guadagno per l’investitore sarebbe: 12,6% con lo stacco della cedola. Qualora la condizione non venisse soddisfatta, il prodotto continua.

Lo scenario a scadenza è digitale
- se tutti e tre i sottostanti sono superiori o uguali al 60% del livello iniziale, l’investitore riceverà 1.000 euro;
- con anche solo un sottostante sotto alla barriera l’investitore riceverà il capitale iniziale di 1.000 meno la performance del peggior titolo del paniere. Se ad esempio Renault avesse perso poco più del 40% allora il nostro certificate verrebbe ritirato a poco meno di 600 euro.

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