Alla luce del recente e significativo cambiamento nelle prospettive della politica monetaria del FOMC e delle mosse conseguenti sui mercati principali, i commenti del presidente della Fed Jerome Powell hanno più peso. Powell che ieri ha dichiarato come ci siano degli "interessi politici a breve termine", lanciando evidentemente una frecciata contro il presidente Trump e le sue richieste di taglio dei tassi. Powell ha anche rimarcato che la Fed è in attesa dei dati per eventuali decisioni, frenata la scorsa settimana da James Bullard che ha bloccato un taglio di 50 punti base già nel mese di luglio.
Prosegue la corsa dei tori sull’oro (che in 2 settimane ha guadagnato il 9%) ma ora si vedono le prime prese di profitto. Stiamo anche assistendo a una valutazione sull’azionario ed è interessante registrare una scarsa reazione reale sui rendimenti obbligazionari. Soltanto con un rialzo dei rendimenti potremmo assistere al rimbalzo del dollaro, la discesa dell'oro e il ritorno sull’azionario.
Per quanto riguarda Wall Street la prospettiva che forse la Fed non taglierà i tassi immediatamente ha spaventato i tori, almeno temporaneamente. L'indice S&P 500 ha reagito chiudendo con una perdita -0,9% a 2917 punti. In questo momento una dichiarazione di Mnuchin, ovvero che l’accordo commerciale Cina-USA sarebbe pronto al 90%, sta spingendo su l’azionario europeo e i futures USA. Per quanto riguarda l’azionario asiatico il Nikkei chiudeva con -0,6% di perdita e lo Shanghai Composite -0,2%.
Nel forex segnaliamo il movimento NZD dopo che la RBNZ ha lasciato i tassi invariatii all'1,5%. Tuttavia i verbali accomodanti (il comitato decisionale discute l'allentamento e ha concordato che la prossima escursione al ribasso sarà necessaria) potrebbe significare che il rimbalzo ha vita breve salvo ulteriori forti vendite di dollari. Per quanto riguarda le materie prime, detto dell’oro il petrolio è stato supportato a seguito di un API report che ha evidenziato più prelievi del previsto.
Il calendario economico proporrà gli ordinativi di beni durevoli USA alle ore 14:30: su base core si prevede una crescita mensile + 0,1% relativa a maggio (0,0% ad aprile). Poi avremo le scorte di petrolio che dovrebbero mostrare -2.9m di barili (-3.1m di barili la scorsa settimana).