Mercato azionario: crollo del 25% nel 2023?

Pubblicato 28.12.2022, 22:36
US500
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Secondo un importante istituto finanziario tedesco si prevede una caduta del mercato azionario del 25% nel 2023.
 
Il principale elemento che il team di anlisti della banca vede come fattore di rallentamento dei mercati è l'aumento aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Ciò si applica principalmente agli aumenti già effettuati nel 2022, ma anche agli aumenti rimanenti ancora da effettuare, per quanti ce ne saranno.
Questi aumenti sono fatti per una buona ragione, ovvero quella di frenare la domanda al fine di abbassare l'inflazione.
 
L’analisi cita il fatto interessante che, dagli anni '60, "ogni volta che l'inflazione in trend è diminuita di 2 punti percentuali o più, tale calo è stato accompagnato o indotto da un aumento del tasso di disoccupazione di almeno 2 punti percentuali". In altre parole, il record storico attesta che il ridurre l'inflazione porterà con crescenti probabilità statistiche ad un aumento dei tassi di disoccupazione nel processo.
Durante circa 40 anni, dal 1980 al 2020, mentre i tassi di interesse scendevano sempre più in basso, tutte le principali economie del mondo hanno assunto livelli crescenti di debito. Fintanto che il trend dei movimenti dei tassi di interesse è stato ancora al ribasso, questo processo ha potuto continuare, ma con un aumento dei tassi di interesse, le economie fortemente indebitate cominciano ad avere problemi. In primo luogo, i mutuatari con debiti a tasso variabile sentono il peso dei maggiori interessi; nella fattispecie coloro con prevalenza di debiti a breve termine ne risentono a maggior ragione in quanto devono rifinanziare i prestiti a tassi più alti.
 
Dallo studio si ritiene che l'attuale aumento dei tassi sia sufficiente a causare alcuni danni significativi all'economia globale, e ciò dovrebbe portare a un crollo del mercato azionario l'anno prossimo. Si prevede inoltre che il mercato si riprenderà leggermente da qui nei prossimi mesi prima che la recessione colpisca in pieno. A quel punto, verso la metà del 2023, l’istituto prevede che l'S&P 500 scenda ulteriormente del 25%, il che porterebbe l'indice a circa 3.075 al suo minimo.
 
Non c’è da disperare però, le previsioni indicano che questo crollo del mercato azionario non duri a lungo e sia di breve durata, seguito da una rapida ripresa. Anzi, si ritiene che sarà seguito da una ripresa a V delle quotazioni azionarie, tale per cui l'indice di mercato dovrebbe chiudere il 2023 circa allo stesso livello di inizio anno.
Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che le banche centrali hanno imparato dalle lezioni del passato e hanno una maggiore capacità di agire rapidamente per stabilizzare i mercati. Inoltre, le politiche di stimolo fiscale potrebbero contribuire a sostenere l'economia durante il periodo di recessione.
 
In ogni caso, è importante notare che queste sono solo previsioni e non si tratta di una certezza. I mercati finanziari sono imprevedibili e potrebbero esserci sviluppi inaspettati che potrebbero influire sulla loro evoluzione. È sempre importante essere attenti e diversificare adeguatamente il proprio portafoglio per ridurre il rischio.
 
"Questo articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento e, in quanto tale, non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e, pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

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