Morning adviser, BoC protagonista

Pubblicato 24.10.2013, 09:02
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Matteo Paganini, 24 ottobre 2013

INTRO

Canada protagonista e dollaro americano che tenta delle correzioni senza riuscire a recuperare terreno significativamente dopo i NFP, questi i temi dominanti.

BoC: la prima volta dopo oltre un anno

Il dollaro canadese ieri è risultato il gran protagonista sui mercati andando a perdere significativamente valore (se ragioniamo sul breve termine) dopo che la banca centrale ha mantenuto il costo del denaro all’1% risultando particolarmente dovish nel proprio statement. Come accennato infatti, per la prima volta da oltre un anno a questa parte non sono stati nominati possibili aumenti di tassi di interessa a causa della bassa inflazione che sta caratterizzando l’economia cugina degli USA ed un’attività economica peggiore di quella attesa. La BoC ha abbassato le proprie previsioni sul Pil 2013 da 1.8% a 1.6% e le prospettive di crescita per il 2014 sono state riviste da 2.7% a 2.3%, mentre il fatto che l’inflazione continui a rimanere sotto il target di controllo significa che persistono rischi di downside da non sottovalutare.

Petrolio e dollaro sotto pressione

Continua anche il trend negativo del petrolio, che ieri ha toccato nuovi minimi in area 96.00 dimostrando come esso rimanga completamente decorrelato rispetto all’andamento dell’oro e delle altre materie prime. Potrebbe formarsi una divergenza rialzista su un grafico giornaliero che se non dovesse essere confermata potrebbe suggerire ulteriori approfondimenti verso area 95.00, livello dove i compratori potrebbero cominciare a far sentire i propri flussi. Per quanto concerne invece il dollaro americano, dopo le forti discese viste sui NFP americani che abbiamo spiegato, sono state tentate delle correzioni a livello globale non andate a buon fine, il che ci testimonia come il sentiment degli investitori sia orientato verso una continuazione del piano di QE (il che significa liquidità a disposizione, ahinoi, dei mercati) fino a fine 2013 e questo potrebbe risultare supportivo per le borse a livello globale che dopo i tentativi di correzione visti ieri potrebbero tentare di salire nuovamente.

QUADRO TECNICO

EUR/USD: l’euro si mantiene in posizione di forza e si sta muovendo sopra la media a 21 dopo i tentativi di discesa visti ieri, che non hanno superato con decisione 1.3750 a ribasso. Potrebbe essere in formazione una divergenza ribassista su un grafico orario che potrebbe riaccompagnare i prezzi sui primi supporti passanti tra 1.3775 e 1.379 (livelli precedenti e media a 21 oraria) che comunque seguiremo per impostare eventuali acquisti di euro tenendo conto che un ritorno sotto 60 potrebbe portare a visitare i minimi di ieri, altro buon livello di supporto.

USD/JPY: non chiarissima situazione tecnica su UsdJpy che sia su un grafico orario sia su un 4 ore risulta abbastanza confuso, soprattutto se andiamo a valutare il R/R. 97.75/85 potrebbe rappresentare un’area di resistenza sulla quale curare eventuali frenate dei prezzi, area che se superata però potrebbe portare a buone rivalutazioni del dollaro soltanto in caso di superamento di area 98.10. Un ritorno sotto 97.30 potrebbe portare al compimento di nuovi minimi, dapprima su 97.10 e poi su 96.90.

EUR/JPY: altrettanto confuso il quadro tecnico di EurJpy sul quale andremo a curare soltanto un’eventuale divergenza ribassista che potrebbe formarsi su un grafico orario. Un superamento di 135.15 potrebbe riproporre i massimi relativi appena compiuti ed in caso di superamento degli ultimi massimi potrebbe aprirsi la strada verso oltre 136.00 (30 un target plausibile).

GBP/USD: ottima tenuta dei supporti in area 1.6110 che ha riportato la sterlina su 1.6200. Se osserviamo un grafico a 4 ore la media a 21 sta funzionando bene come supporto e non è da escludere che si possa tornare sui massimi intorno a 50, area che se non dovesse tenere potrebbe portare al raggiungimento di 1.6300, dove potrebbe formarsi una doppia divergenza daily.sotto 1.6165 è possibile rivisitare i supporti.

AUD/USD: dollaro australiano vicino a resistenze intraday sulle quali però non imposteremo operazioni a causa del mancato R/R. Un superamento di area 0.9690 potrebbe innescare ordinativi di acquisto che potrebbero riportare i prezzi oltre 0.9700, con 0.9730 buon livello di target da poter considerare. Un superamento a ribasso di 0.9635 ci farebbe invece propendere per estensioni ribassiste in area figura.

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