Morning adviser, inflazione inglese: sterlina sotto pressione

Pubblicato 12.11.2013, 08:22
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
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Matteo Paganini, 12 novembre 2013

INTRO

Partenza in sordina per quella che abbiamo definito settimana di assestamento, con la moneta unica europea in consolidamento contro il dollaro americano, le borse che si mantengono su livelli sostenuti e l’oro che rimane sotto pressione.

Yen sotto pressione

Di fronte ad un quadro macroeconomico che in ottica intraday non ci sta restituendo nessuno spunto di riflessione in grado di indirizzare la nostra operatività, per non sbagliare, gli investitori sono andati ad acquistare le borse asiatiche, finanziando tali acquisti con lo yen giapponese, una valuta che tecnicamente sta cominciando a tentare delle rotture a rialzo contro il dollaro americano e che, se dovesse abbandonare le aree di resistenza passanti tra i prezzi attuali e 99 ¾ su base giornaliera (chiusure sopra tali livelli), potrebbe provare delle estensioni verso 100.50, 101.50 ed eventualmente i massimi di periodo posti in area 103.50. Se questo dovesse accadere (operativamente non è ancora il momento di prendere posizioni strategiche pro dollaro) l’economia nipponica beneficerebbe di questa svalutazione che però porterebbe il dollaro americano a toccare livelli importanti di forza, il che non sarebbe ben visto dalle autorità a stelle e strisce che cominciano a trovarsi di fronte a situazioni poco gradite, dopo tutta la fatica che hanno fatto per far scendere di valore la propria valuta al fine di recuperare competitività internazionale.

Sterlina da guardare a vista

Verranno rilasciati i dati sull’inflazione inglese che da oltre il 5% è arrivata a toccare quota 2.7% e potrebbe scendere ulteriormente al 2.5%, come da aspettative. In caso di rispetto delle attese, dato il forte ancoraggio delle idee degli investitori circa la futura politica monetaria che dipenderà soprattutto da target legati alla disoccupazione (che deve raggiungere il 7% dall’attuale 7.7% prima di pensare a innalzamenti di tassi o riduzioni delle politiche di stimolo), la valuta potrebbe risultare sotto pressione e potrebbe raggiungere gli ultimi livelli di minimo toccati dal mercato ad inizio novembre. In caso contrario è possibile attendersi una reazione opposta. Siamo infatti su livelli che non stanno ancora preoccupando né il direttivo della BoE, né gli investitori, ben lontani da quello 0.7% fatto registrare in Europa.

QUADRO TECNICO

EUR/USD: il mercato si sta mantenendo sulle zone di resistenza viste ieri (che non sono state rotte ma che non hanno portato a forti correzioni, d’altronde i percentili di volatilità risultavano e risultano essere abbastanza contenuti – oggi al 26%) , con una volatilità estremamente bassa. Difficile individuare dei punti di attenzione per la giornata di oggi guardando un grafico orario, meglio spostarsi su un 4 ore dove individuiamo l’area che passa tra 1.3390 e 1.3410 come potenziale resistenza sulla quale pensare ad acquisti di dollaro, tenendo conto che un superamento a rialzo di 1.3415/20 potrebbe portare al raggiungimento di area 1.3440/50.

USD/JPY: buona tenuta della media a 21 oraria con i prezzi che hanno raggiunto l’area di 99.25 per frenare come ipotizzato ieri. Questa notte una buona salita di concerto alla salita del Nikkei, con i prezzi all’interno dell’area che su un time frame daily stiamo seguendo come forte resistenza (99.35/99.75). Possibilità di seguire la formazione di una potenziale divergenza ribassista oraria che potrebbe portare a correzioni dapprima verso 99.30 che se superato di almeno una decina di punti potrebbe lasciare spazio a discese verso 98.90. Attenzione a lavorare sulle rotture rialziste, questa volta potrebbe essere il casi di aspettare dei pull back delle resistenze rotte che potrebbero fungere da supporti prima di pensare ad ingressi long con primi target posti in area 100.20.

EUR/JPY: le aree di vendita individuate ieri tra 132.40 e 132.65 non hanno funzionato ma la strategia difensiva che prevedeva dei reverse sopra l’area passante tra 132 ¾ ed 85, con il potenziale raggiungimento di area 133.30 ha dato buoni risultati. Siamo ora di fronte alla potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria, con i prezzi che si trovano anche sotto la media a 21 a 4 ore. In caso di conferma di essa, occorrerà curare con attenzione l’area posta tra 133.15 e 133.00, dove i prezzi potrebbero trovare i primi livelli di supporto in grado di invalidare il quadro descritto. Se dovessimo assistere ad una rottura di quest’area potrebbe essere possibile valutare degli approfondimenti verso 132.70 (operativamente sotto 132.85) ed in estensione 55. In caso di ripartenza potrebbe essere una buona idea attendere il superamento rialzista di 133.55 prima di valutare ripartenze verso 133. ¾ che se superato potrebbe lasciare spazio oltre figura.

GBP/USD: buona tenuta delle resistenze viste ieri sulla sterlina, con il raggiungimento dei target fissati sui minimi precedenti in caso di superamento ribassista di area 1.5985. Siamo in una situazione di potenziale discesa anche questa mattina, con il mercato che potrebbe tentare degli approfondimenti sotto 1.5965 (una decina di punti di tolleranza potrebbero rivelarsi intelligenti), con potenziali estensioni fino ad area 1.5940, che se superato, potrebbe aprire la strada verso 1.59 figura, con dei livelli intermedi di supporto che passano intorno a 1.59 ¼. Per valutare risalite occorre attendere a nostro parere un superamento di 1.6020, livello lontano dai prezzi attuali.

AUD/USD: buono il quadro tecnico visto ieri sull’aussie con la tenuta delle resistenze statiche/dinamiche ed il raggiungimento dei punti di minimo precedenti. Esiste ora la possibilità di valutare una potenziale divergenza rialzista oraria che se si dovesse formare potrebbe portare a correzioni verso 0.9365, prima area che potrebbe intervenire come resistenza ma che se superata potrebbe lasciare spazio verso 0.9390. Una discesa sotto area 0.9315 potrebbe portare ad approfondimenti sotto figura, con primi target in area 0.9285.

Ger30 (Dax): buono anche il quadro tecnico visto sul Dax, con le aree di supporto che hanno funzionato in maniera egregia riportando i prezzi oltre 9,100. Anche qui siamo in divergenza, questa volta ribassista, che può essere sfruttata per vendite sui massimi di ieri (per migliorare il R/R) ed in caso di superamento di area 9,085 essa potrebbe prendere validità e condurre le quotazioni verso area 9,060, con sempre 9,045 sul quale valutare importanti approfondimenti ribassisti. Sopra 9,130 il mercato potrebbe estendere verso i massimi, mentre su tutti i livelli di supporto indicati sarà possibile, in caso di frenata, valutare acquisti dell’indice.

XAU/USD (oro): buona tenuta delle resistenze con i prezzi che hanno raggiunto i livelli di minimo precedenti. Siamo di fronte ad una divergenza rialzista oraria, che per prendere validità dovrebbe vedere i prezzi rompere a rialzo l’area che passa per 1,284.50, con potenziali primi target su 1,289.00 ed in caso di loro superamento, area 1,293.70 e 1,295.00. Sotto 1,274.20 il mercato potrebbe tentare di spingersi verso 1,268.00.

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