Ad eccezione degli indici russi (che in questo momento fanno storia a parte), il NASDAQ Composite è ufficialmente il peggior indice azionario per performance da inizio anno (YTD -30.5% circa).
Come possiamo notare dall’immagine sopra infatti, siamo tornati ai minimi di metà giugno (ritestati e da capire se saranno rotti prossimamente) dai massimi di fine 2021 da cui poi abbiamo assistito ad un calo inesorabile.
Dal momento che diversi investitori, soprattutto i più giovani, avevano praticamente solo portafogli tech o comunque di titoli Growth, come sempre capita, è stato un bagno di sangue lato risultati, con singoli titoli che hanno perso dal 50 al 90% del proprio valore in pochi mesi.
Eppure, come sempre, a voler ben guardare la situazione oggi lato investitori, possiamo leggere la situazione come tragica, oppure cercare di restare lucidi e capire che le opportunità nascono proprio da momenti come questi, andiamo quindi a scoprire un’interessante statistica…
Quello che vedete sopra, è la percentuale (asse verticale) di titoli che scambia SOPRA la media mobile a 200 giorni. Come potete notare dall’ultimo aggiornamento, oltre il 90% dei titoli azionari presenti sul Nasdaq 100 scambia SOTTO questo livello, a seguito chiaramente del forte bear market che stiamo vivendo.
Ora, se questo potrebbe sembrare un elemento di panico, approfondiamo meglio il dato collegato a questa situazione interessante, con la seconda immagine sotto…
Ora, non voglio annoiarvi con statistiche e termini tecnici, ma spiegandolo semplice, se guardate la distribuzione dei rendimenti più scura (quella specie di montagna più alta) noterete (guardate l’asse orizzontale) che quando si è verificata (dal 1996 ad oggi, quindi anche con la bolla dotcom) questa particolare situazione vista sopra (cioè oltre il 90% dei titoli scambia sotto la MA200) nei 12 mesi successivi il Nasdaq 100 ha sempre avuto performance positive.
Perciò, significherebbe che da qui ad 1 anno, potremmo ritrovarci una performance positiva dei tech, con tutto ciò che ne consegue (i singoli titoli potrebbero avere un rimbalzo importante).
Ora, come sempre, visto che nessuno prevede il futuro, anche se le statistiche dicono che è successo il 100% delle volte, dobbiamo sempre approcciare ai dati con la giusta cautela (non era nemmeno mai successo un anno simile per i portafogli misti azioni e bond, visto che sono crollati insieme).
Perciò un possibile approccio, mettendo insieme tutto, potrebbe essere quello di iniziare a riposizionarsi (gradualmente) sull’azionario tech, magari “sperando” in cali ulteriori da qui a 2-3 mesi (rottura dei famosi minimi) in modo che le probabilità poi siano ancora di più a nostro favore. E lo si potrebbe fare prendendo direttamente esposizione sull’indice, oppure, nel caso di singoli titoli, su tech di ottima qualità a valutazioni a sconto.
Come sempre nessuno prevede il futuro, ma almeno investire basandosi sui dati vale molto di più che investire a caso.
Alla prossima!
Se ritieni utili le mie analisi, e vuoi ricevere gli aggiornamenti quando le pubblico in tempo reale, clicca sul pulsante SEGUI del mio profilo!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"