La debolezza del mercato continua, ma i volumi di vendita restano limitati. Il Nasdaq si è staccato ancora dal supporto, praticamente confermando la rottura del canale. Ma è sceso sotto la MA su 50 giorni.
I segnali tecnici sono negativi, ma gli indicatori stocastici di lunghezza intermedia hanno ancora della strada da fare prima di diventare oversold. Sebbene le perdite siano piuttosto ordinate, potrebbero continuare per giorni, se non settimane.
L’indice Semiconductor Index è quello problematico. Dopo aver spinto il breakout dal consolidamento, è tornato alla deriva verso l’apice, è andato sotto la MA su 50 giorni e ha ceduto il supporto della resistenza di consolidamento trasformata in supporto, che si è trasformato ancora una volta in resistenza.
Il problema è che, sebbene il supporto possa ricomparire a 3.400, è in realtà la MA su 200 giorni. Quando convergerà con 3.200, probabilmente vedremo un ritorno della domanda. Fino ad allora, aspettiamoci ulteriori perdite.
L’S&P 500 è sceso al supporto del canale, che converge anche con il picco di giugno a 4.450. Anche l’indicatore stocastico intermedio si trova ad un punto interessante, chiudendo la settimana al supporto del bull market (linea a metà).
Sebbene i mercati siano in indebolimento, mi aspetterei un certo rimbalzo, anche se temporaneo.
Il Russell 2000 (IWM) ha il suo livello di supporto con cui fare i conti, avvicinandosi rapidamente alla MA su 50 giorni, poco sopra il picco di giugno.
L’indicatore stocastico intermedio è sopra la linea media e, fino a quando sarà così, le small cap resteranno bullish.
I volumi degli scambi sono ancora ridotti, quindi è difficile entusiasmarsi troppo per eventuali breakout o breakdown. A parte i Semiconduttori, le perdite sono state relativamente ordinate. Non mi aspetto che la situazione cambi, a meno che non ci sia un aumento del volume.