Buongiorno ai lettori di Investing,
che contraddizione! Il previsto incubo economico innescato dalla Brexit non si è concretizzato.
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto i minimi da 42 anni, attestandosi appena al 4,7%.
Sembra che, almeno per ora, l’economia britannica non stia peggio per effetto della decisione di uscire dall’Unione Europea.
Ciò nonostante, vale la pena ricordare che mancano quasi del tutto le pressioni sulle retribuzioni.
A nostro modo di vedere, anche l’assenza di occupazioni sicure (per esempio con il contratto a zero ore) sta facendo scendere il tasso di disoccupazione.
Nei giorni scorsi, la BoE ha deciso di mantenere invariati i tassi allo 0,25%.
Evidentemente i timori legati alla Brexit stanno aiutando la banca centrale, infatti la sterlina rimane debole.
Manteniamo la nostra impostazione rialzista sulla sterlina perché crediamo che, nel medio termine, le incertezze in Europa cresceranno, soprattutto per effetto delle elezioni francesi.
Analizzando nello specifico i dati, l’inflazione sta salendo e in futuro la BoE dovrebbe segnalare un ulteriore restringimento.
Incombe l’attivazione dell’Articolo 50 e i negoziati dureranno probabilmente più del previsto, visto che gli accordi commerciali sono cruciali per la competitività futura del Regno Unito.
EUR/USD
L'EUR/USD continua a rafforzarsi. La coppia giace in un canale ascendente. La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0874 (massimo 08/12/2017). Un supporto robusto giace a 1,0493 (minimo 22/02/2017). La struttura tecnica suggerisce un aumento più incisivo verso la resistenza a 1,0874. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD continua a salire, ma la coppia permane attorno al supporto dato a 1,2254 (minimo 19/01/2017). La strada è tuttavia spianata per un ulteriore declino. La resistenza oraria è data a 1,2300 (massimo 05/03/2017). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
La coppia USD/JPY non è riuscita a infrangere la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016). Il supporto orario a 113,56 (minimo 06/03/2017) è stato infranto. Tuttavia la coppia continua a operare in modalità defilata. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
L'USD/CHF continua a indebolirsi da quando la coppia è uscita dal canale ascendente. Il supporto orario a 0,9862 (minimo 31/01/2017) è stato infranto. La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.