Un secondo semestre in accelerazione su un rettilineo che porterà al passaggio all’MTA, ove possibile segmento Star, entro marzo del prossimo anno. È questo il programma di Neodecortech [NDT.MI], società italiana attiva nella produzione di carte decorative che si aspetta di chiudere un 2019 in crescita: “A livello di business”, spiega l’a.d. Luigi Cologni, “ci aspettiamo un buon secondo semestre. Abbiamo un portafoglio ordini pieno almeno fino alla metà di dicembre, quindi prevedo di chiudere l’anno piuttosto bene. Stiamo basando la nostra crescita sull’introduzione di decori sempre nuovi, ad un ritmo di 70-80 nuovi decori all’anno”. C’è anche un nuovo mega trend, su cui la società con sede a Filago, in provincia di Bergamo, punta molto: “Si tratta delle superfici anti finger print, ovvero sulle quali non è possibile lasciare le impronte delle dita”.
Nel primo semestre dell’anno, Neodecortech aveva chiuso con un utile netto consolidato rettificato pari a 2,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 3,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. A fronte di un indebitamente finanziario netto di 48,3 milioni, in miglioramento di 4,8 milioni. Il titolo ha perso un po’ di terreno nell’ultimo mese (-4,6%), ma la performance dell’ultimo anno è comunque robusta (+13,5%).
“I nostri conti sono stati percepiti come non così brillanti”, prosegue Cologni, “ma considerando il contesto macroeconomico in cui ci muoviamo, al netto dello stock grant, ovvero il programma di incentivazione dei manager, siamo in linea con l’anno scorso. Attualmente i numeri sono in forte recupero e il momento di stasi sul mercato della prima parte dell’anno è stato completamente riassorbito”.
È di pochi giorni fa la notizia della cessione del 100% del capitale di CDG International Corp, società controllata da Neodecortech attraverso Cartiere di Guarcino. Andrà a Finanziaria Valentini per un corrispettivo di 2,5 milioni di euro, ossia alla pari: “Con questa cessione abbiamo migliorato notevolmente la nostra posizione finanziaria netta”, fa notare Cologni, “È importante, perché vuol dire che stiamo continuando a risolvere situazioni rimaste in sospeso dai tempi della quotazione sull’Aim, in vista del passaggio al mercato principale di Borsa”.
Proprio su questo fronte la società bergamasca sta continuando a lavorare e ha già avuto incontri con gli esponenti di Consob e Borsa Italiana. Secondo la tabella di marcia, il passaggio all’Mta, ove ne ricorrano i presupposti Star, salvo intoppi dovrebbe arrivare tra febbraio e la prima parte di marzo. Il passaggio al segmento Star prevede il soddisfacimento di alcuni parametri di eccellenza, sia a livello di capitalizzazione, che di governance: “Sotto questo punto di vista”, sottolinea il manager, “fin dal momento dell’entrata sull’Aim ci siamo dati una struttura di governace che potesse essere pronta a passare sul segmento Star. Abbiamo tutto quello che ci serve. L’unica cosa che ci manca, al momento, è il flottante che deve essere almeno il 35% e noi siamo al 27%. Ma contiamo di arrivarci entro poco tempo”. Nel comunicato del 18 ottobre, la società parlava della possibilità di un collocamento di quote da parte del socio di riferimento. "Al fine di raggiungere il flottante minimo richiesto per il Segmento STAR del MTA, l’azionista di controllo Finanziaria Valentini S.p.A. (“FV”) e la Società, potranno rispettivamente valutare, ove ne ricorrano i presupposti: (i) la cessione di una partecipazione, anche tramite una procedura di accelerated bookbuilding da parte di FV".
Insieme al progetto Mta, rimane vivissimo l’interesse a espandere non solo la gamma di prodotti, ma anche la presenza sui mercati esteri. In primis, gli Stati Uniti: “È uno dei nostri obiettivi, quindi contiamo di perseguirlo e di arrivare fino in fondo”.
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