Buongiorno cari lettori di Investing, qui è Luca Luongo di Forex Trading Pratico che vi scrive.
In attesa dei dati macroeconomici americani (NFP e tasso di disoccupazione) vediamo cosa osservare su tre coppie valutarie: dollaro yen (USD/JPY), euro dollaro (EUR/USD) e infine sterlina dollaro americano (GBP/USD).
Partiamo con USD/JPY
I mercati Forex stanno mostrando un’attività insignificante nella sessione asiatica di oggi, con le principali coppie di valute e i cross in gran parte contenuti all’interno del trading range di ieri. L’atmosfera di questa settimana è stata quella dell’indecisione, con movimenti sporadici che non sono riusciti ad evolversi in trend sostenuti. Nonostante l’intervento della Cina per rafforzare lo yuan, l’impatto è stato fugace. Allo stesso modo, i dati manifatturieri più forti del previsto sembrano avere un effetto poco duraturo sulle dinamiche del mercato. Tutti gli occhi sono ora puntati sui dati odierni sui salari non agricoli degli Stati Uniti per vedere se possono fungere da catalizzatore per cambiamenti più duraturi.
Nel parametro della performance settimanale, il dollaro australiano è stato il protagonista, seguito da vicino dal dollaro neozelandese e dalla sterlina britannica. Al contrario, il dollaro si trova in fondo alla classifica, seguito dal franco svizzero, dall'euro e dallo yen giapponese. Questa composizione suggerisce un sentimento di propensione al rischio prevalente nei mercati, uno stato d’animo sottolineato da un rimbalzo dei principali indici azionari statunitensi e da una significativa contrazione dei rendimenti di riferimento.
Per quanto riguarda la parte tecnica di questo cambio, i pivot giornalieri sono: (S1) 145,17; (P) 145,72; (R1) 146,10. L'USD/JPY si mantiene nel range 144,52/147,36 e l'orientamento intraday rimane neutrale. Finché regge il supporto a 144,52, un ulteriore rally resta a favore. Sopra 147,36 riprenderà la salita da 127,20 per testare nuovamente il massimo di 151,93. Sul lato negativo, tuttavia, il netto superamento di 144,52 dovrebbe confermare il massimo a breve termine e riportare l'orientamento al ribasso per quanto riguarda la media mobile esponenziale a 55 (ora a 143,04).
Invece sui cambi EUR/USD e GBP/USD? Scopriamo il tutto nel video qui sotto.