Market Brief
Prezzi interni di merci aziendali in Giappone in segno positivo del +0,3% m/m a maggio (rispetto allo 0,1% atteso e al 2,8% in seguito agli aumenti delle imposte di aprile), fatto che ha portato l’indice CGPI a/a al 4,4% a/a (rispetto al 4,1% previsto e dato ultimo). L’aumento dell’imposta sulle vendite non ha apparentemente colpito la dinamica dei prezzi aziendali che torna ai livelli di aprile. Le azioni del Nikkei guadagnano lo 0,50% a Tokyo, i cross del JPY sono scambiati in altalena. A New York l’EUR/JPY ha infranto il supporto della MM a 200 giorni (138,72), aprendo al di sotto di questo livello in Asia. Con pressioni di vendita sull’EUR in costante aumento, il consolidamento al di sotto della MM a 200 giorni suggerisce l'estensione della debolezza. La prima linea di resistenza si attesta a 137,98 (minimo maggio), poi a 136,23 (minimo 2014). Ampie barriere per opzione viaggiano sotto 139,00 per le opzioni in scadenza oggi. L’USD/JPY sperimenta una richiesta nell’area a 102,00/25 (MM a 21 e a 100 giorni), i fattori tecnici rimangono marginalmente rialzisti. Ci aspettiamo un trading defilato in vista della riunione del 12-13 giugno e dell’anticipato status quo politico da parte della BoJ questa settimana, fatto che potrebbe provocare uno spostamento positivo del JPY alla luce degli ulteriori stimoli da parte di BCE e PBoC.
La coppia GBP/USD ha infranto il supporto di Fibonacci a 1,6780 (61,8% del rally mar-mag) al ribasso e opera defilata in attesa dei dati sul lavoro previsti per oggi. Le aspettative propendono per un ulteriore miglioramento del tasso di disoccupazione a maggio (su una media di 3 mesi del 6,7%), mentre i profitti medi settimanali rischiano di restare al lumicino con un entusiasmo scarso da parte degli operatori sui lunghi del GBP. Manteniamo un’impostazione a breve termine neutrale/leggermente ribassista finché reggerà il canale ribassista maggio-giugno (parliamo oggi della fascia 1,6620/1,6820).
L’EUR/USD estende la debolezza a 1,3522 spingendo l’indice MACD in territori negativi. La reazione post ECB è in ritardo, lenta, ma dovrebbe aiutare a costituire una polarizzazione stabile all’interno di un’impostazione maggiormente ribassista a metà seduta. La zona di supporto chiave si osserva a 1,3477/13503 (minimo 2014/minimo di reazione sulla reazione del 5 giugno da parte della BCE), gli stop si collocano al di sotto. Le offerte per opzione correlate abbondano sotto 1,3500. L’EUR/GBP resta sotto pressione a 0,81000; qualche supporto staziona al minimo BB di 30 giorni (0,80605).
Il Kiwi ha registrato il più alto avanzo durante la seduta a fronte dell’USD. L’NZD/USD ha violato oltre la MM a 21 giorni (0,8538), i fattori tecnici diffondono attualmente segnali rialzisti. La RBNZ si riunirà alle 21:00 GMT, in previsione l’aumento del tasso ufficiale del tasso contante del 0,25% a3,25% per il terzo mese consecutivo. Il pesante calo dei prezzi dei prodotti caseari, ma con un limitato aumento dei volumi, ha fornito alla RBNZ l'opportunità di procedere con una politica più restrittiva. In Australia, l’AUD/USD registra ampie richieste a 0,9400/09 (resistenza di maggio), la propensione è positiva.
Il calendario economico di oggi prevede: le transazioni di immobili in Spagna ad aprile, il tasso dei richiedenti occupazionali di maggio nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione ILO di aprile nel Regno Unito (3 mesi), l’Employment Change (3 mesi/3 mesi), gli utili medi settimanali (3 mesi/a/a), la 6° concessione dei mutui MBA in USA a giugno, il rapporto di bilancio USA relativo al mensile di maggio.
Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd