Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
I dati occupazionali USA, rilasciati venerdì 7 dicembre, hanno catalizzato l’attenzione degli investitori.
Diciamo che chi si aspettava novità eclatanti sarà rimasto deluso, non sono emersi elementi in grado di scuotere i mercati o di suggerire eventuali cambiamenti nella politica monetaria della FED.
I rendimenti obbligazionari, sull’uscita del dato, hanno registrato un calo soprattutto a causa del calo del numero di nuovi posti di lavoro (decisamente sotto le aspettative) ma smaltita la volatilità iniziale hanno guadagnato terreno e continuano a salire anche in queste prime ore settimanali.
Questo sta aiutando il dollaro a rialzare la testa, ma potrebbe trattarsi – come avvenuto sovente nelle ultime settimane – di un rintracciamento all’interno di un movimento ribassista ben più ampio.
È ancora presto per dirlo con certezza, ma non sembrano esserci i presupposti per un’inversione del trend di fondo.
La ripresa dei rendimenti che stiamo registrando è dovuta principalmente ai commenti dei membri del FOMC di venerdì e del fine settimana.
Sia John Williams che Loretta Mester, membri elettori, hanno confermato tre (Williams) o addirittura quattro (Mester) rialzi dei tassi nel corso dell’anno.
Commenti da “falco”, in parte bilanciati da Patrick Harker (presidente della Fed di Philly, ma non votante) che ha nuovamente sottolineato le preoccupazioni sull'inflazione e sulla possibilità che ciò possa ridurre i rialzi.
Wall Street chiudeva l’ennesima sessione, ovviamente quella di venerdì, sui massimi assoluto con l’SP 500 a +0,7% (2743 punti) trascinando i mercati asiatici ( Nikkei + 0,9%) e anche i mercati europei (ad eccezione del FTSE 100).
Nel forex ecco che il dollaro sta cercando di recuperare terreno, ma come detto è ancora prematuro definirla una ripresa significativa.
Sul fronte materie prime l’Oro sta subendo marginalmente il rimbalzo del dollaro, mentre il petrolio è stabile.
Concludiamo dicendovi che oggi è una giornata tranquilla sul fronte dei dati macro economici ma sarà interessante capire come si riposizioneranno i grandi investitori dopo il lungo periodo di festa.
Ivan