Gli indici azionari mercoledì si sono stabilizzati in modo eterogeneo, con l'S&P 500 che ha registrato un nuovo massimo relativo consecutivo insieme al Ftsemib, mentre Dax ed Eurostoxx sono rimasti invischiati nel loro solito trading range. Di fatto, i risultati positivi degli utili del terzo trimestre sono stati di supporto per il mercato americano il Beige Book della Fed pubblicato mercoledì non ha avuto particolari impatti sui mercati. Insiste ancora un rallentamento della crescita e preoccupazioni per la variante delta Covid. Sul FTSE MIB si segnalano ingressi di call a strike 27250 e qualche put in area 22250. Future in lieve aumento.
Sul DAX identiche movimentazioni con ingressi di call a strike 16000 ed ingressi di put a strike 15400 con lieve aumento della componente future.
Su Eurostoxx50 consolidamento dei supporti in area 4100 con ingressi di put e formazione di un'area di ricopertura tra 4150 e 4200 con lieve diminuzione della componente future. Nuovi posizionamenti di call a partire da strike 4250. Da notare anche la formazione di posizioni sintetiche a strike 3875.
Su S&P500 è stato appena superato a 4500 il livello Va40 dove insistono notevoli quantità di call che stanno diventando itm.
Gli operatori non stanno ancora ricorrendo alle ricoperture con il future ma stanno rinforzando molto i supporti con ingressi di put sotto al prezzo e nuovi ingressi in ricopertura su strike atm ed itm. Di contro sono evidenti le nette chiusure di posizioni call a partire da strike 4500 fino a strike 4700.
Perdura comunque la persistenza della volatilità implicita che, nelle fasi di rialzo, tende ad aumentare. Questa caratteristica piuttosto anomala non si verifica, per adesso, su nessun altro sottostante dove, al contrario, nelle fasi rialziste la volatilità è inversamente correlata.