Compratori di oro: pensate al 2022, non al 2020.
Chi compra il metallo giallo come scudo dall’inflazione e si aspetta una nuova corsa mozzafiato come quella che l’aveva portato ai massimi storici due anni fa potrebbe essere deluso, come minimo.
In quello che alcuni già chiamano “l’anno della grande inflazione”, l’oro potrebbe essere proprio quell’asset che difenderà gli investitori dagli aumenti dei prezzi, che stanno crescendo al tasso più veloce in quattro decenni, e a far brillare i portafogli di investimento.
Ma non aspettatevi movimenti come quelli dell’inflazione.
Grafici gentilmente forniti da skcharting.com
L’oro nel 2022 probabilmente farà due passi avanti e uno indietro, proprio come sta facendo da inizio gennaio. Più come un video in slow-motion che come un avvincente trailer.
Questa analogia fa capire come si sta muovendo l’oro in questi giorni rispetto agli ultimi anni. Dall’inizio dell’anno, il metallo giallo ha guadagnato solo 13 dollari netti, o lo 0,6%.
Ciò che lo fa distinguere è la sua capacità di mantenersi nel territorio dei 1.800 dollari, nonostante le pressioni dai massimi di due anni dei rendimenti dei Treasury decennali USA ed i conseguenti rally del dollaro, i “due mali” per l’oro.
Il metallo prezioso ha dato prova di resilienza nonostante le aspettative che la Federal Reserve USA dia il via ad una serie di aumenti dei tassi di interesse quest’anno per contrastare l’inflazione ai massimi di 40 anni, aumentata del 7% sull’anno a dicembre. Gli aumenti dei tassi solitamente sono un bene per il dollaro e un male per l’oro.
L’oro ha superato inoltre la resistenza chiave di 1.830 dollari questa settimana, raggiungendo il massimo di due mesi sopra i 1.848 dollari. Nelle sei settimane precedenti, dall’inizio di novembre, il livello di 1.830 dollari sembrava una fortezza inespugnabile per i tori. Tecnicamente ci sono solo altri tre punti di resistenza chiave da superare per conquistare il prossimo grande livello di 1.900 dollari.
Ciononostante, i movimenti dell’oro per quest’anno sembrano andare a passo d’uomo rispetto alle perdite fulminee del 2021, quando è crollato del 3,6% nel primo calo annuo in tre anni, il peggiore dal 2015.
Il cambiamento appare persino più drastico rispetto al 2020, l’anno più glorioso per l’oro in un decennio, quando era passato dal minimo di marzo di 1.485 dollari l’oncia al massimo storico di poco più di 2.121 dollari entro agosto. Ovviamente aveva ceduto parte dei guadagni prima di un altro rimbalzo a dicembre.
Quindi, cosa ostacola il cammino dell’oro verso l’attesissimo livello di 1.900 dollari e oltre?
Si tratta dei livelli di resistenza a 1.860, 1.880 e 1.899 dollari, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com e collaboratore regolare sui segnali tecnici delle materie prime per Investing.com.
“Un forte slancio sopra i 1.836 dollari ed un consolidamento sopra il livello di 1.843-1.848 dollari potrebbe far riprendere all’oro la traiettoria rialzista verso il prossimo obiettivo di 1.860 dollari, il livello di Fibonacci del 23,6%”, scrive Dixit in un’analisi sull’oro spot.
“Fino a quando l’oro resterà sopra i 1.825 dollari, guardate ai 1.860 dollari come prossimo obiettivo, seguito da 1.880 e 1.889 dollari”, aggiunge.
Secondo Dixit, la stabile azione di prezzo dall’inizio dell’anno e l’infrazione del muro dei 1830-1835 dollari ha rafforzato la determinazione dei tori dell’oro per puntare al livello di 1.900 dollari, visto l’ultima volta a giugno.
Il metallo prezioso è appoggiato anche dalle forti letture stocastiche sul grafico giornaliero, settimanale e mensile, aggiunge.
Sul breve termine, Dixit ammette che l’oro potrebbe prendersi una piccola pausa e cominciare un certo consolidamento laterale tra i 1.843 ed i 1.836 dollari prima della mossa significativa.
Detto questo, l’oro resta vulnerabile ad un ribasso sotto i 1.836 dollari, afferma.
“Scambi sotto i 1.836 dollari potrebbero spingere l’oro giù verso il supporto orizzontale di 1.830 dollari ed il prossimo, per ritestare i 1.825 dollari, il livello di Fibonacci del 38,2%”, avverte Dixit.
“Una debolezza sotto questo livello potrebbe portare la correzione a 1.818 e 1.813 dollari”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.