Oro pronto a brillare tra scommesse sui tagli dei tassi: i livelli chiave da tenere d’occhio

Oro e argento hanno aperto la seduta di ieri un po’ più in alto, prima di staccarsi dai livelli migliori.

Con il mercato che si rifiuta di ridurre gli aggressivi tagli dei tassi messi in conto per la Fed, gli investitori dell’oro hanno davanti una situazione complicata.

Se la Fed dovesse smentire queste aspettative con forza da qui in avanti, ciò potrebbe colpire l’oro. Ma non si tratta solo della Fed. Le prospettive a lungo termine per l’oro restano positive come sempre.

Le probabilità di un taglio dei tassi salgono ancora di più

Un rally di due giorni giovedì e venerdì ha aiutato l’oro a chiudere la settimana in modesto rialzo. Interessante il fatto che questi rialzi siano avvenuti nonostante gli attesissimi dati sull’indice IPC USA abbiano rivelato un’inflazione maggiore del previsto a dicembre.

Malgrado il dato sull’IPC, le aspettative dei mercati di un taglio dei tassi a marzo da parte della Federal Reserve sono salite alla fine della settimana a circa il 75% di probabilità. Di conseguenza, i rendimenti dei bond sono scesi, e oro e argento sono saliti.

All’inizio di questa settimana, i mercati sono ora sicuri all’80% di un taglio dei tassi a marzo, secondo lo strumento FedWatch del CME, con le aspettative sui tassi che restano staccate dai dati USA.

Le smentite dei funzionari della Fed circa un taglio dei tassi tanto presto finora sono cadute nel vuoto, come fa notare Bostic, secondo cui i tassi dovranno restare invariati almeno fino all’estate.

I future dei fondi Fed indicano un totale di 168 punti base di allentamento. Si tratta di almeno 6 tagli dei tassi da 25 punti base standard.

Quindi, è possibile che assisteremo ad una forte smentita contro queste aggressive aspettative di allentamento da parte del Presidente della Fed Jay Powell ad un certo punto, e questo resta un rischio chiave per l’oro e gli asset di rischio denominati in dollari.

Potrebbe essere per questo motivo che i gestori di fondi e i grandi speculatori hanno ridotto la loro esposizione long sui future dell’oro la scorsa settimana, al ritmo più veloce da febbraio.

Quindi, perché l’oro sta tenendo così bene?

Non si tratta solo della politica della Fed e dei tassi di interesse. Altre influenze stanno contribuendo alla domanda di oro.

I dati sull’IPC della scorsa settimana ci ricordano che l’inflazione non è ancora stata del tutto sconfitta e che le valute stanno continuando a perdere valore in termini reali.

L’oro, spesso considerato un rifugio dall’inflazione, ha potenzialmente beneficiato di questo report. Inoltre, il peggioramento della situazione in Medio Oriente sta rendendo l’oro ancor più allettante, dato che molti investitori lo considerano un rifugio.

Analisi tecnica dell’oro e idee di trading

Le prospettive tecniche sull’oro restano positive per il momento. Dopo il bottom a 1810 dollari di ottobre, l’oro ha registrato numerosi minimi più alti e un paio di massimi più alti, uno dei quali un nuovo massimo storico segnato a dicembre.

Intanto, l’oro ha superato la media mobile su 200 giorni a metà ottobre e da allora ne resta al di sopra. Anche la media mobile esponenziale su 21 giorni, più corta, ha incrociato ed è rimasta sopra la MA su 200 nel corso del mese.

Ma il breakout a un nuovo record a dicembre non è riuscito a restare sopra la precedente area di resistenza di 2075-2080 dollari, offuscando quello che altrimenti sarebbe stato un contesto tecnico bullish.

Considerare quanto sopra ci aiuta a focalizzarci sulla base direzionale dell’oro in modo non soggettivo.

Con il trend a lungo termine indiscutibilmente bullish, i trader potrebbero voler cercare delle strategie di acquisto sul calo vicino al supporto, a meno che non preferiscano strategie contrarie al trend, che richiedono però diverse capacità e forma mentis.

Tenendo a mente questi aspetti, se l’oro riuscirà a conquistare la sua linea di trend bearish a breve termine intorno all’area di 2055 dollari con decisione, allora potremmo assistere a conseguenti acquisti tecnici verso l’area di resistenza 2075-2080 dollari, sopra della quale non ci sono altri importanti punti di riferimento fino al picco di dicembre di 2146 dollari.

Intanto, gli orsi dovranno vedere un chiaro pattern di inversione intorno ai livelli attuali, che gli assicuri che l’azione di prezzo di dicembre sia stata in realtà una falsa inversione di breakout e quindi un apice a breve termine dei prezzi dell’oro.

Se dovessimo vedere un simile pattern bearish emergere nei prossimi giorni, allora potremmo di nuovo prendere in considerazione idee di shorting.

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