Rassegna giornaliera sul mercato forex, 10 novembre 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management
I mercati azionari hanno confermato i guadagni mentre le valute si sono bloccate in quanto i trader temono che la campagna del Presidente Trump metta a repentaglio le elezioni. Il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell ha dichiarato che Trump ha il diritto di contestare i risultati elettorali e pochi Repubblicani hanno finora riconosciuto la vittoria di Joe Biden. Sebbene alcuni di loro condividano le idee del Presidente riguardo ai risultati elettorali, la maggior parte teme già le conseguenze di un secondo mandato nel 2024. Il risultato finale al momento ci dice che il team Trump è ancora molto forte e che non cederà il controllo della giostra molto facilmente.
I trader del forex sono innervositi dal tentativo di Trump di annullare i voti di Michigan e Pennsylvania. Se questi tentativi del Presidente dovessero continuare, allora tornerebbe l’incertezza sulle elezioni e l’avversione al rischio. I mercati temono l’incertezza politica così come sottolineato dal mio collega Boris Schlossberg:
“La direttrice della General Services Administration nominata da Trump si è rifiutata di concedere i fondi di transizione e le autorizzazioni di sicurezza necessarie al team di Biden. Questa mossa non solo può impedire la corretta transizione di poteri ma anche minare la sicurezza nazionale e riportare i mercati in una posizione risk-off in quanto per la prima volta nella storia negli USA non ci sarebbe un trasferimento pacifico dei poteri”.
Il dollaro USA non è riuscito a proseguire il rialzo nonostante un’altra giornata positiva per l’azionario ed i rendimenti dei Titoli del Tesoro. In parte ciò è dovuto alle dichiarazioni dei Presidenti della Federal Reserve. Kaplan teme un nuovo lockdown e crede che un rimbalzo non sia possibile prima della fine del 2021. Rosengren crede che l’economia abbia bisogno di un maggiore stimolo fiscale e monetario. Gli esperti hanno previsto che il numero dei nuovi casi al giorno salirà a 200.000 negli USA, pertanto i Presidenti delle banche centrali hanno diversi motivi per cui essere preoccupati. Finora i governi locali si sono mostrati riluttanti alle restrizioni, ma questa resistenza potrebbe crollare se gli ospedali verranno invasi. Nella giornata di mercoledì non sono previsti dati economici in osservanza del Veteran’s Day, ma i mercati azionari saranno regolarmente aperti.
Il selloff del dollaro ha aiutato l’euro a dimenticare i dati deboli sulla fiducia degli investitori. L’indice tedesco ZEW è crollato da 56,1 a 39 nel mese di novembre. Questo brusco crollo è peggiore di quanto previsto e riflette i timori di una recessione a doppia cifra. Questo dato rappresenta l’inizio di una possibile serie di dati deboli destinati a pesare sulla valuta. Restiamo del parere che il cambio EUR/USD debba essere più vicino a 1,16 che a 1,20.
Intanto, lasterlina ha segnato la migliore performance della giornata. I dati sul mercato del lavoro sono misti: la variazione occupazionale è scesa più del previsto, ma la retribuzione oraria media è aumentata ed il numero delle richieste di sussidio è sceso. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,8% dal 4,5%. La sterlina è salita per due motivi principali: rimbalzo del dollaro USA e andamento del cambio EUR/GBP.
Il dollaro canadese, il dollaro australiano ed il dollaro neozelandese hanno chiuso la giornata invariati contro il biglietto verde. La Reserve Bank of New Zealand si riunirà martedì sera. Grazie al successo del governo nel contenere l’epidemia di coronavirus, il paese sta godendo di una buona ripresa. Tuttavia, durante l’ultimo vertice la RBNZ ha dichiarato che i tassi di interesse negativi restano ancora un’opzione sul tavolo e la scorsa settimana la RBA li ha abbassati.
Dunque, ora ci si chiede se la banca centrale abbia ancora intenzione di portare i tassi in territorio negativo. Non c’è dubbio che la pressione sia scesa e che la banca possa permettersi di essere più ottimista, ma, con il virus che imperversa in tutto il mondo e l’Europa di nuovo in lockdown, la RBNZ potrebbe decidere di non escludere definitivamente questa opzione.