Il titolo più interessante di questa settimana è sicuramente Stellantis (MI:STLA), nata il 6 gennaio 2021 dalla grande fusione nel mondo dell’auto (FCA e Gruppo PSA)."Stellantis" è utilizzato come "Corporate Brand", quindi i singoli marchi che compongono il gruppo rimangono invariati, racchiude:
- Abarth
- Alfa Romeo
- Chrysler
- Citroen
- Dodge
- DS Automobiles
- Fiat
- Fiat Professional
- Jeep
- Lancia
- Maserati
- Monpar
- Opel
- Vauxhall
- Peugeot
- Ram Trucks
Mentre i principali azionisti del gruppo sono:
Exor (MI:EXOR) con il 14,4%, la Famiglia Peugeot con il 7,2% , lo Stato Francese che detiene il 6,2% attraverso "Bpifrance", i cinesi di DongFeng possiedono il 5,6% , Tiger Global il 2,4%, UBS Securities l'1,6% e The Vanguard Group lo 0,96% . La sede operativa del nuovo gruppo si trova ad Amsterdam.
La fusione non è stata per niente "facile, ci sono state molte critiche inerenti ad un documento presentato alle Borse dove è stato dichiarato che a livello contabile c'è stata "un’acquisizione inversa" (Quando una società privata acquisisce una società pubblica per diventare pubblica. Questo tipo di transazione a volte può essere indicata anche come offerta pubblica iniziale inversa IPO), inoltre, è emerso che i soci di PSA hanno un maggiore peso nel nuovo consiglio di amministrazione.
La carenza di semiconduttori e l’aumento del costo delle materie prime, che hanno evidenziato la quasi totale dipendenza dell'Europa dai chip di ultima generazione fabbricati in Asia, non hanno aiutato il comparto auto che ha avuto periodi "altalenanti".
Restando in tema, non possiamo non parlare della crescente domanda del Platino (soprattutto nelle auto diesel e nelle future tecnologie a idrogeno) e quella del Palladio (auto a benzina e ibride) con lo scopo di ridurre emissioni di carbonio nei sistemi catalitici (convertire alcune emissioni prodotte dai motori in anidride carbonica, acqua e azoto).
Da questo è nata una correlazione, le industrie hanno iniziato a "preferire" il Platino dal momento che è nata la necessità di "risparmiare" viste le quotazioni alle "stelle" del Palladio. Infatti dal 2007 non si registrava un aumento del "prezzo spot", ciò indica che gli acquirenti sono disposti a pagare un "premio" per accedere il prima ai metalli. La domanda di questi metalli rimarrà alta, e strettamente collegata al settore automobilistico, guidata da una propensione verso minori emissioni e ai veicoli con emissioni sempre più contenute.
A fine 2022 è previsto che il mercato "globale" delle auto e dei veicoli commerciali leggeri chiuda al 3,7% (82,4 milioni di unità vendute) un valore ancora "molto" inferiore rispetto al passato, con 89,9 milioni di immatricolazioni nel 2019 e 93,9 miliani nel 2018.
A inizio 2022 le immatricolazioni in zona euro sono diminuite del 6% attestandosi a 680 mila unità (in Italia -20%) e confrontandolo con l'inizio del 2019 il calo è del 32%.
Stellantis ha registrato un ribasso del 15% a 140 mila unità con una quota di mercato in calo al 20,5% dal 22,7% di gennaio 2021, in netta difficoltà in relazione al mercato e perdendo terreno rispetto alla concorrenza di Volkswagen (DE:VOWG) con un calo del 7% a 173 mila vetture, Renault (PA:RENA) con un calo del 3,5% a 71 mila vetture consegnate mentre Mercedes-Benz ne ha immatricolate circa 39 mila con un ribasso del 14% e Bmw 48 mila segnando -9,2%. Ma è da sottolineare che ha rafforzato la sua posizione "commerciale" in territorio cinese con la joint venture insieme alla Dongfeng Motor Corporation.
Una notizia importante per Stellantis è che il governo italiano supporterà la creazione dello stabilimento per batterie elettriche "gigafactory" a Termoli con 370 milioni di euro, mentre ci sarà un "fondo unico" per l'automotive da 1 miliardo di euro l'anno con durata che varierà dai tre agli otto anni (rifinanziamento dell’eco-bonus e per interventi che favoriscano la riconversione della catena produttiva) e sta cercando, chiedendo un'esenzione all'Europa, di escludere le "auto sportive" (come Ferrari (MI:RACE) e Lamborghini) dal divieto (entro il 2035) di produrre motori a Benzina. Inoltre il primo marzo il gruppo automobilistico svelerà il "piano industriale" in cui verrano presentate le novità che riguarderanno gli stabilimenti italiani per i quali si punta alla "piena produzione" grazie al lancio di nuovi modelli come Alfa Romeo Tonale e ridando nuova linfa al marchio Lancia.
Per Peugeot, Citroën, Ds e Opel ha in programma di investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per effettuare una trasformazione nell’ambito elettrinico con STLA Brain (sistema centrale digitale di controllo vettura), STLA Cockpit (interfaccia utente e infotainment) e STLA Drive (guida da automatizzata) anche attraverso collaborazioni con Amazon (NASDAQ:AMZN), Bmw, Foxconn e Waymo. L'obiettivo ambizioso è di raggiungere il 70% di vendite in Europa e il 40% negli Usa entro il 2030.
In attesa degli utili di mercoledì, ricordo che nel terzo ha registrato ricavi netti per 32,6 miliardi di euro in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2020 pro-forma (senza fusione tra Fca e Psa). In aggiunta mirerà a "generare" circa quattro miliardi di euro di ricavi annuali aggiuntivi entro il 2026 e circa 20 miliardi di euro entro il 2030 dalla sottoscrizione di abbonamenti "software".
In attesa della presentazione del piano a Marzo 2022, Equita Sim ha ridotto le stime di ebit del 3% per l'anno in corso e per il 2023 con target price a 22 euro, Goldman Sachs (NYSE:GS) e JP Morgan un buy con target price a 27 euro.
Il titolo dal mimino di marzo 2020 ha portato a casa una performance di quasi il 200% ritornando a livelli mediamente accettabili, 16,6 euro circa. Nonostante il periodo di incertezza il titolo ha spesso toccato e usato come supporto i 15 euro, lateralizzando. Attualmente si trova su un livello importante, vicino ai 17,15 euro che rappresentano il Point of Control in cui ci sono i maggiori volumi.
Ecco un range di possibili valutazioni secondo diversi modelli:
Il fair value medio sembra essere intorno ai 23,21 euro ipotizzando un rialzo del 39,03% dal valore attuale con un livello di incertezza medio. La proiezione rialzista continuerà, sul time-frame settimanale, solo con una conferma dataci da una chiusura al di sopra del Point of Control e un condolidamento in area 17 euro. Questo proietterebbe, nel lungo periodo, il prezzo in area 20 euro.
Ma se ciò non avverrà il titolo potrebbe continuare a scendere, come ha fatto nell'ultimo periodo con una perdita del 12%, andando a ritestare il supporto a 15 euro. Quindi l'operatività dovrebbe essere di medio-lungo periodo; vista la forte volatilità del mercato, il valore Beta 1,36 e la divergenza dell'RSI con il grafico, il titolo potrebbe avere dei ribassi nel breve; per i volumi giornalieri che restano ancora bassi (vol. 8.552.211 mentre vol. medio 12.580.491).
Aspettiamo aggiornamenti. Intanto qual è la vostra visione, il settore auto e Stellantis (MI:STLA) come si "muoveranno" nelle prossime settimane?
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