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La geopolitica internazionale rappresenta pur sempre un fattore da osservare con molta attenzione. Nelle ultime ore, lo si sapeva, i due leader della Corea del Nord e del Sud si sono incontrati per sancire definitivamente la fine delle ostilità e per intraprendere i dialoghi che si spera possano condurre a un trattato di pace.
Altra notizia, stavolta di ieri, Oleg Deripaska del gigante russo Rusal (produttore di alluminio) ha scelto di sfidare gli Stati Uniti e continuare a mantenere una partecipazione di controllo all’interno della società. Scatenerà tensioni? Forse… potrebbe indurre gli USA a inasprire ulteriormente le sanzioni sulla Russia di certo il prezzo dell’alluminio è destinato a salire.
L'impatto di tali notizie ha avuto ripercussioni su tutti i mercati, con il Bund tedesco in caduta libera e il tentativo di bloccare le vendite di Euro durante la conferenza stampa di Draghi si sono infranti contro il muro dei rendimenti.
A proposito di rendimenti, anche se il 10 anni USA è sceso nuovamente al di sotto del 3,0%, il differenziale sta giocando un ruolo determinante nei movimenti di mercato; movimenti che potrebbero continuare anche oggi, visto che avremo la pubblicazione del PIL degli Stati Uniti del 1 ° trimestre.
I timori sull'inflazione hanno contribuito a spingere i rendimenti al rialzo e se ciò dovesse accompagnarsi a una crescita decente, il mercato potrebbe seguire con persistenza questa strada.
Altro dato sul PIL, quello relativo al Regno Unito, è stato inferiore alle aspettative e la Sterlina è venuta giù.
Ora, giustamente, visti i dati negativi delle ultime settimane ci si domanda se nel meeting di maggio la BoE alzerà o meno i tassi, le probabilità stanno sicuramente calando.
Durante la notte, come ampiamente previsto, la Banca del Giappone ha lasciato i tassi invariati, in territorio negativo, con l’obbiettivo di controllare la curva dei rendimenti mantenendo il decennale a zero.
Ma a sorpresa ha levato i riferimenti temporali sull’obiettivo inflazionistico, il ché è stato visto come una mossa accomodante perché suggerisce come la BoJ non abbia fretta di far crescere l'inflazione.