PMI manifatturiero positivo in Asia, JPY riduce i guadagni, EUR debole

Pubblicato 22.05.2014, 10:21
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Market Brief

I verbali della riunione Fed del 29-30 aprile hanno dato nuove informazioni ai mercati. Ad aprile è stata discussa la politica di normalizzazione, con alcuni partecipanti che dissero che era troppo presto per parlare di una crescita sostenuta superiore al trend, puntando il dito sui bassi salari come prova dell’allentamento nel mercato del lavoro. Il nostro punto di vista è che il FOMC ha visto l'inflazione "ben al di sotto dell'obiettivo del 2%", di conseguenza non ha considerato un trade-off tra disoccupazione e inflazione. I più recenti dati relativi all’inflazione in un certo senso non hanno suffragato tale visione (l’IPC su base annualizzata ha segnato il 2,0% nel mese di aprile, l’IPC al netto del comparto alimentare e dell’energia è salito dell’ 1,8%), la tolleranza dovrebbe rimanere entro il 2,5%. I rendimenti dei decennali statunitensi a 10 anni sono saliti sopra 2,56% (massimo settimanale), l'indice DXY sale a 80,302.

L’EUR/USD è sceso fino a 1,3635 (MM a 200 giorni), rimbalzando poi rapidamente senza particolare aggressività in seguito alla pubblicazione dei verbali del FOMC. Come previsto, la pressione di vendita sull’EUR è in aumento, con le elezioni per il Parlamento europeo che oggi prendono il via (22-25 maggio). Il rischio legato all’evento è elevato, la coppia dovrebbe continuare a testare la MM a 200 giorni. Sul lato superiore, le barriere per le opzioni abbondano pre 1,3700. La resistenza chiave staziona presso la MM a 100 giorni (1,3739).

I commenti dalla BCE, da parte di Buba Weidmann parlano di incertezza quanto alle misure della BCE entro giugno qualora non vi si intravedano reazioni da parte del mercato. L’EUR/GBP ha segnato 0,80856 – livello minimo gennaio 2013, restando in offerta a 0,81000/0,81015, malgrado le condizioni di ipervenduto (RSI al 28,6%). Discrete barriere per le opzioni operano sotto 0,81000 per le opzioni in scadenza oggi e domani.

L'attività manifatturiera giapponese e cinese ha mostrato un miglioramento nei verbali preliminari di maggio relativi all’IPM. La contrazione giapponese è più lenta a maggio (49,9 rispetto al 49,4 previsto), l'IPM manifatturiero HSBC cinese è salito a 49,7 (contro il 48,3 previsto e il 48,1 passato). I mercati azionari asiatici operano col segno positivo. Le scorte Nikkei hanno guadagnato il 2,11%, l’Hang Seng e il Composite di Shanghai avanzano dello 0,62% e del 0,24% al momento della redazione del presente.

I cross USD/JPY e JPY sono stati meglio offerti a Tokyo. L’USD/JPY scala a 101,76 (dopo aver toccato 100,82, ieri, all’apertura europea). Oggi tenui offerte per opzione option sopra 101,40 dovrebbero dare supporto all’USD/JPY. La resistenza chiave è osservata presso la copertura giornaliera della cloud di Ichimoku (102,46/53). L’EUR/JPY ha registrato un leggero rimbalzo sopra la MM a 200 giorni a New York. Discrete barriere dovrebbero limitare il rialzo sotto 140,00.

Ieri, nel Regno Unito, lo spostamento falco in merito ai verbali BoE, abbinato a buone vendite al dettaglio e a un miglioramento dell'inflazione, ha portato la coppia GBP/USD a 1,6922 a Londra. Infine, il Regno Unito pubblicherà i dati preliminari sul PIL relativi al primo trimestre (alle 08:30 GMT), con un consenso che si fonda su una crescita costante in entrambi i verbali trimestrali e annuali: 0,8% di crescita su base trimestrale e 3,1% su base annuale. Qualsiasi sorpresa positiva dovrebbe spingere ulteriormente i tori della GBP verso livelli massimi annuali (1,6996). La resistenza chiave resta a 1,7000 (esercizio delle opzioni) e a 1,7043 (massimo su cinque anni).

Oggi gli operatori si concentrano sul dato manifatturiero francese, tedesco e della zona euro di maggio (prelim.), sui servizi e sul materiale composito IPM, sulle prospettive francesi di maggio relative alla produzione e alla fiducia nel settore manifatturiero, sul dato norvegese in materia di disoccupazione a marzo, sulle finanze pubbliche nel Regno Unito ad aprile, sul PIL del Regno Unito 1t (prelim), sul PIL e sull’attività globale per gli investimenti t/t e a/a, sui consumi privati, sulla spesa pubblica, sulla formazione fissa lorda di capitale, sull’esportazione e importazione t/t, sui trend totali nel Regno Unito per l’ICB, sui prezzi di vendita, sulle vendite al dettaglio a marzo in Canada m/m, sull’indice relativo all’attività di aprile della Fed di Chicago, sulle richieste USA del 17 maggio per i sussidi disoccupazione e del 10 maggio per i sussidi continui, sull’IPM manifatturiero negli Stati Uniti di maggio (prelim), sulle vendite di immobili esistenti ad aprile negli USA m/m, sul Leading Index USA di aprile e sull’attività manifatturiera della FED di Kansas City a maggio.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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