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Portale Sardegna – Vacanze da residenti, l'offerta per la crescita del business

Pubblicato 09.04.2019, 17:41
Aggiornato 12.03.2019, 08:00

INTERNAZIONALIZZAZIONE, INCREMENTO DEI VOLUMI, NUOVI TARGET E ALLUNGAMENTO DELLA STAGIONE TURISTICA. SONO QUESTI GLI OBIETTIVI CHE LA SOCIETÀ SI È DATA IN FASE D’IPO. I PRIMI TRE SONO GIÀ STATI RAGGIUNTI, E PER IL QUARTO C’È IN PROGRAMMA…


Portale Sardegna è una piattaforma online che organizza vacanze nell’isola offrendo non solo i classici servizi legati alla stagione balneare, ma anche la possibilità di trascorre un periodo alternativo calandosi nelle abitudini della popolazione locale.

È proprio questa la novità della società, fondata nel 2000 da un trader che ha abbandonato il mondo della finanza per un progetto in cui ha fortemente creduto fin dall’inizio.

Grazie a Portale Sardegna, è possibile trascorrere un periodo da nuragico, da pastore, fare il pane carasau o altri prodotti del luogo. A questa offerta tipicamente esperienziale si aggiungono altri attrattori, come quello enogastronomico, archeologico, ecologico, sportivo, ambientale e culturale.

Con questo progetto, denominato Open Voucher, Portale Sardegna punta ad incrementare il business allungando la stagione turistica oltre i mesi estivi.

Si tratta, come afferma l’a.d. e fondatore Massimiliano Cossu, della prima piattaforma digitalizzata che abbina gli attrattori ad un’offerta completa di mezzi di trasporto e ricettività: “I player generalisti vendono gli attrattori come upselling, ovvero in subordine rispetto al viaggio e al trasporto. Per noi è il contrario, gli attrattori sono prima in linea, e rappresentano le motivazioni di viaggio per far prendere un aereo ai potenziali clienti mentre gli altri elementi, seppur rappresentando il nostro core business e la fonte delle nostre revenue, fanno da cornice”.

Portale Sardegna è in trattativa con diversi aeroporti e compagnie aree, anche di livello internazionale, per siglare delle partnership in grado di far lievitare questo nuovo servizio.
Le alleanze sono considerate strumenti fondamentali per l’espansione. Proprio per questo motivo, la società ha inaugurato una nuova sede a Milano, che ha il fine di coltivare ed incrementare il network.

Per completare Open Voucher è stato inizialmente necessario un progetto propedeutico, denominato Pil Distributor, che ha permesso di mappare tutti gli attrattori della Sardegna, per offrirli in un primo tempo ai turisti balneari.

Da Pil Distributor si passati ad Open Voucher, e quindi all’offerta degli attrattori anche alle stagioni alternative a quella balneare.

Fondamentale, nel processo di crescita di Portale Sardegna, è stata anche l’acquisizione di Royal Travel Jet, società focalizzata nel turismo di lusso rivolto agli stranieri. Questa operazione ha agevolato anche il raggiungimento degli obiettivi dichiarati in fase di Ipo, ovvero l’internazionalizzazione, passata dall’1% al 40%, l’incremento dei volumi e la conquista di un nuovo target di clientela quello del lusso.

Parlando in termini numerici, la società ha chiuso il suo primo semestre consolidato (2018) con un valore della produzione pari a 8,1 milioni di euro, Ebitda a 0,43 milioni, Ebit a 0,15 milioni. Cifre in crescita ma comunque non comparabili con l’anno precedente per via dell’acquisizione.

Fra gli obiettivi del 2019 c’è anche quello di raggiungere l’integrazione totale con Royal Travel Jet, creando sinergie ed economia di scala, in un’ottica di efficientamento dei costi: “Grazie all’acquisizione, abbiamo inglobato nuovo know how, che ci ha permesso di sviluppare Open Voucher in tempi molto più rapidi. Senza queste conoscenze i tempi sarebbero stati molto più lunghi”, continua Cossu.

Un altro progetto della società, che ha sempre il fine di allungare l’attività turistica, è Sardinia Island Long Stay Winter.

Si tratta di soggiorni di lungo periodo proposti a turisti del Nord Europa, perlopiù pensionati, che vogliono trascorrere un periodo in un clima più mite.

Ai turisti vengono offerte diverse possibilità, come quella, per fare un esempio, di frequentare corsi di cucina, corsi di sardo abbinati alla conoscenza della cultura più tipica e tradizionale, terminati i quali ricevono un attestato dal Sindaco del luogo: “Da turista di lungo periodo a cittadino di breve periodo”, è questo il concetto. “Ci siamo premurati di garantire ai visitatori un’esperienza unica, coinvolgendo tutta la comunità”, dichiara Cossu. I comuni che hanno aderito al progetto pilota sono Galtellì, Posada, Bitti, Nuoro e Pula.

Le strategie adottate hanno avuto buone ripercussioni anche sull’andamento in Borsa.
Dalla quotazione, avvenuta nel 2017 ad un prezzo di 3,20 euro, il titolo ha guadagnato terreno portandosi fino a 3,38 euro (prezzo 9 aprile 2019): “È la dimostrazione che siamo affidabili. In meno di un anno abbiamo realizzato quasi tutti gli obiettivi fissati in fase d’Ipo. E continueremo sulla strada dell’allungamento della stagione. Il nostro modello è scalabile e sarà replicato anche in altre regioni…”, conclude Cossu.

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