Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell è stato in qualche modo interventista sull’economia USA, almeno sul breve termine, e prudente sulla politica monetaria nei commenti resi ieri. Dopo il vertice del Federal Open Market Committee, Powell ha sottolineato il “forte” impegno della Fed a mantenere la politica accomodante fino a quando non sarà raggiunta stabilmente una ripresa economica.
Ma la mancanza di dettagli al riguardo ha finito per deludere gli investitori, che speravano di avere maggiori indicazioni, su qualunque cosa. In conclusione, la Fed in realtà non ha fatto nulla se non estendere le sue ottimistiche previsioni economiche fino al 2023.
Grafico su 15 minuti SPX
Questa non-notizia ha dato un taglio al rally del mercato azionario, al punto che i riferimenti del mercato come gli indici S&P 500 e NASDAQ hanno chiuso in negativo, mentre il Dow 30 è riuscito a registrare un lieve rialzo.
Previsioni sulla crescita più ottimistiche, più cupe le prospettive sulla disoccupazione
L’economia si sta riprendendo in modo più solido del previsto, ha detto Powell, aggiungendo che ulteriori progressi dipenderanno dall’andamento dei contagi da COVID-19.
I policymaker hanno rivisto al rialzo le stime sulla crescita per quest’anno e al ribasso le previsioni sulla disoccupazione.
Proiezioni della Fed sulla disoccupazione al 16/9/2020
Ora si aspettano una contrazione per tutto il 2020 di solo il 3,7%, rispetto al 6,5% di giugno. Stimano una disoccupazione del 7,6% sull’anno anziché del 9,3%.
Tuttavia, i membri del FOMC hanno abbassato le previsioni sulla crescita per il prossimo anno, dal 5% al 4%, ed anche quelle sul 2022, dal 3,5% al 3,0%.
Proiezioni della Fed sul PIL al 16/9/2020
Per il 2023, la crescita dovrebbe scendere ulteriormente, al 2,5%, prima di raggiungere quello che secondo la Fed sarà un livello a lungo termine dell’1,9%. Non è una bella prospettiva.
Ed i settori che dipendono dal far stare insieme grandi gruppi di persone (compagnie aeree, viaggi, hotel, divertimenti) vedranno una ripresa molto più lenta, afferma Powell.
Ha confermato che la Fed non alzerà i tassi nell’immediato futuro, con i membri del FOMC che si aspettano di mantenerli vicino allo zero fino al 2023.
È stato vago, tuttavia, circa gli acquisti di asset della Fed, dicendo solamente che continueranno almeno al tasso attuale di 80 miliardi di dollari di Buoni del Tesoro e di 40 miliardi di dollari di obbligazioni ipotecarie al mese. Gli investitori speravano di avere indicazioni riguardo al fatto che tali acquisti avrebbero coinvolto obbligazioni più a lunga scadenza, o di avere spiegazioni su cosa li spingerebbe ad apportare cambiamenti.
La dichiarazione del FOMC è stata cambiata dalla versione di fine luglio per rispecchiare la nuova strategia della Fed di puntare ad una inflazione che superi l’obiettivo del 2% e registri una media del 2% nel corso del tempo. La Fed confermerà la sua politica attuale fino a quando “l’inflazione non sarà salita al 2% e non sarà sulla strada giusta per superare moderatamente il 2% per qualche tempo”.
Per Powell, “questi cambiamenti chiariscono il nostro forte impegno su un orizzonte più a lungo tempo”. Le proiezioni dei membri del FOMC, in effetti, pongono un’inflazione al 2,0% solo nel 2023, eventualmente. Il range delle previsioni tocca il minimo dell’1,7% per l’indice PCE che la Fed utilizza per seguire l’inflazione. I policymaker sono arrivati ad un’inflazione del 2% solo estendendo le loro previsioni al 2023 dal 2022 precedente.
Le stime sulla crescita, ha puntualizzato Powell, dipendono da ulteriori stimoli fiscali, anche se Democratici e Repubblicani al Congresso restano bloccati sulla quantità e sulla modalità degli aiuti governativi.
Ci sono stati degli appunti, con il Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari in disaccordo con la dichiarazione in quanto avrebbe voluto indicare che i tassi resteranno vicino allo zero fino a quando l’inflazione non raggiungerà il 2% “in modo sostenuto”. Il Presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan concordava in linea di massima con gli obiettivi della dichiarazione ma avrebbe voluto che il FOMC garantisse una maggiore flessibilità sui tassi.