Rassegna giornaliera sul mercato forex, 15 marzo 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Sarà una settimana intensa per il mercato forex. Ci saranno tre vertici di banche centrali, i dati sulle vendite al dettaglio USA, il PIL del 4° trimestre della Nuova Zelanda, il report sull’occupazione australiana e i dati sulle vendite al dettaglio in Canada. Il focus principale sarà sull’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve, ma ognuno di questi eventi potrebbe avere degli effetti importanti sulle valute che potrebbero portare a dei cross interessanti.
Il dollaro USA ha iniziato la settimana in salita contro la maggior parte delle valute rivali nonostante il rimbalzo dei rendimenti dei Titoli del Tesoro. L’attività manifatturiera nell’area di New York è salita, con l’indice Empire State a 17,4 da 12,1. I dati migliori del previsto negli USA sono stati uno dei motivi per cui gli investitori si aspettano un aggiornamento delle proiezioni economiche da parte della Federal Reserve questa settimana.
Gli investitori hanno molte domande per la Fed. L’ultima volta che banca centrale ha aggiornato le sue previsioni è stato a dicembre, e da allora molto è cambiato. Sono stati disposti dei nuovi lockdown durante le festività di fine anno, ma molte di queste restrizioni sono state cancellate dopo che più del 20% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il
COVID-19. Le previsioni sono migliorate decisamente negli ultimi mesi, dunque ci aspettiamo che le proiezioni economiche riflettano tale miglioramento. Inoltre, l’aumento della pressione dei prezzi dovrebbe determinare la revisione delle previsioni sull’IPC. Ma restano due interrogativi: l’ultimo aumento dei tassi preoccupa la Fed? Il dot plot comprenderà una variazione del tasso? Il Presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato di recente che i rendimenti non lo preoccupano, ma quanto riusciranno a mantenere questa calma se continueranno a schizzare alle stelle?
Anche se Powell continua a minimizzare sull’impennata dei rendimenti, il dot plot non potrà farlo. E se le proiezioni economiche saranno al rialzo, il dollaro USA dovrebbe continuare a salire. Se dovesse scendere, ci aspettiamo che gli acquirenti speculativi si fiondino rapidamente. I dati di domani sulle vendite al dettaglio giocheranno un ruolo importante nelle aspettative per la decisione del tasso di mercoledì. Attualmente, gli economisti si aspettano una contrazione delle vendite al dettaglio a febbraio dopo un gennaio forte. Tuttavia, l’aumento dei prezzi della benzina, l’aumento della retribuzione oraria media e il report sull’occupazione positivo supportano la possibilità che i dati possano sorprendere al rialzo.
Se il dollaro USA continuerà a salire, il cambio EUR/USD sarà a rischio di correzione. La scorsa settimana, la Banca Centrale Europea ha annunciato il programma di accelerare gli acquisti di asset. Questa settimana è iniziata con una serie di notizie negative sul fronte del vaccino. Molti paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna e Italia, hanno sospeso l’uso del vaccino AstraZeneca (NASDAQ:AZN) . La mancanza di vaccini era già un problema prima di questo annuncio, e, purtroppo, questo blocco rallenterà il programma di immunizzazione ancora di più. Le ripercussioni sono già evidenti con l’aumento dei nuovi casi in Germania e Italia. L’Italia ha disposto delle nuove restrizioni in vista delle festività di Pasqua e, secondo l’istituto di sanità tedesco, “in Germania è iniziata già una terza ondata”. In entrambi i paesi la campagna vaccinale sta andando a rilento. Le differenze tra zona euro e USA, dalla politica monetaria alle previsioni economiche e ai programmi di immunizzazione, sono grandi e questo rappresenta un serio problema per il cambio EUR/USD. In Germania, l’Istituto ZEW rilascerà domani il sondaggio sulla fiducia: il rally azionario sosterrà il sentimento, ma i guai dei paese avranno il loro peso.
Per quanto riguarda la Banca d’Inghilterra, si prevede che la politica monetaria resti invariata. L’interrogativo per la BoE è legato all’aumento dei tassi di interesse. Nonostante l’economia stia migliorando ed il Regno Unito stia andando avanti con la campagna vaccinale, la volatilità del mercato dei bond e l’aumento dei rendimenti escludono la possibilità di un aumento. Dall’inizio dell’anno, abbiamo visto dieci aumenti dei tassi, dallo 0,15% allo 0,85%. Sebbene si tratti di tassi ancora molto bassi, la BoE potrebbe condividere i timori della BCE sulla velocità dell’aumento di rendimenti.