Ricevi uno sconto del 40%
🤯 Perficient è in crescita di un incredibile 53%. La nostra AI ProPicks ha visto l'opportunità di acquisto a marzo.Guardalo qui

Quali prospettive per il mercato nei prossimi mesi?

Pubblicato 15.06.2015, 12:32


Dall’autunno dell’anno scorso fino ad aprile l’investitore, sia privato che professionale, non ha dovuto spaccarsi la testa per scegliere i mercati sui quali investire. La divergenza tra l’economia americana e quella europea, nonché il differente approccio alla politica monetaria da parte delle banche centrali di là e di qua dell’Oceano aveva posto solide basi ad alcuni trend, che hanno tenuto banco fino a poche settimane fa.
Come infatti si evince con chiarezza dal grafico sottostante dalla metà di ottobre in poi e per sei mesi consecutivi, quasi ininterrottamente, sia il dollaro americano, che l’azionario e l’obbligazionario europeo hanno inanellato un trend rialzista quasi senza precedenti e sono saliti a braccetto fino a poche settimane fa. L’indice azionario Dax ha raggiunto nuovi massimi storici a 12400, il dollaro ha sfiorato l’area 1,05 e i rendimenti del decennale tedesco hanno raggiunto minimi a 0,05%.




Fonte Bloomberg. Rendimento del decennale tedesco negli ultimi 2 anni




Così come la salita, anche l’arresto dei tre trend è avvenuto quasi contempora-neamente o con uno sfasamento temporale appena accennato: certamente a partire dalla metà del mese di aprile l’inversione è ben evidente ed il calo pesante che ha interessato queste classi di investimento è stato ancora più profondo per i bond che si trovano oggi ad avere un rendimento pari a quello di inizio anno ed hanno pertanto vanificato tutto il rialzo precedente. Il dollaro e il Dax invece hanno realizzato una correzione che ha interessato solo la metà della precedente salita.
Il fatto che tutti e tre questi trend si siano arrestati quasi nello stesso momento porta a supporre che questi fossero i principali asset in cui la gran parte del mercato era pesantemente posizionata a livello di investimento, tanto che, una volta iniziate le prime prese di beneficio, il movimento si è autoalimentato un po’ come una valanga, poco alla volta inizialmente e poi sempre con maggior enfasi. A dirla tutta la fase di correzione non sembra ancora essersi del tutto esaurita.
La domanda che sorge spontanea a questo punto riguarda cosa possiamo attenderci a questo punto per i prossimi trimestri.


Fonte Bloomberg. Cambio Eur/Usd dal 1 gennaio 2014

Per quanto riguarda il trend del dollaro riteniamo che la correzione incorsa si possa definire quasi “salutare” visto che il movimento di rafforzamento della divisa americana si è dispiegato quasi interrottamente per dieci mesi. Ora che la tendenza prende fiato è ragionevole supporre che il cambio Eur/Usd possa rimanere qui in area 1,10/1,15 per qualche settimana ancora, mentre appare probabile che in seguito il rafforzamento del biglietto verde possa riprendere forza e riprovare a portare il cambio con l’Euro in direzione della parità. Solo una risalita che riporti stabilmente al di sopra dell’area 1,15 implicherebbe una possibile ulteriore estensione al rialzo della moneta unica e dunque per ora un’interruzione del trend favorevole al dollaro.
In merito ai rendimenti obbligazionari è molto probabile che i livelli bassissimi di metà aprile siano difficilmente rivedibili in tempi rapidi. Ragionevolmente invece il mercato potrebbe rivedere sì un nuovo calo dei rendimenti, ma con obiettivi di discesa non così bassi come il mese scorso. Una sorta di “normalizzazione” dei rendimenti con un loro assestamento intorno allo 0.40-0,50 per il bund decennale e intorno al 1,50% per il Btp decennale ci pare come lo scenario più probabile.
Sul mercato azionario molto invece dipenderà non solo dalla politica monetaria espansiva messa in atto dalla Bce ma soprattutto da come risponderanno i dati economici dei prossimi mesi in merito alle aspettative di ripresa ormai abbastanza consolidate tra gli investitori. Al momento le attese per il PIL europeo 2015 si attestano intorno ad una crescita dell’1,5% e la sequenza dei dati dei prossimi mesi saprà o meno confermare tale aspettativa, sostenendo o, al contrario, minando la solidità degli indici azionari.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.