Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Rendimento del 12% annuo con un certificato su blue chip italiane

Pubblicato 20.11.2024, 06:48
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Il certificato di Vontobel con ISIN DE000VC78708 su Unicredit (BIT:CRDI), Ferrari (BIT:RACE), Moncler (BIT:MONC) e Leonardo prevede l’erogazione di una cedola mensile del 1% per un flusso cedolare annuo del 12,00%, a condizione che nessuno dei quattro sottostanti perda più del 40% dai valori iniziali, condizione valida anche per il rimborso del nominale alla scadenza.

Con i mercati vicini ai loro massimi storici o di periodo, investire in certificati, anziché nei titoli sottostanti, permette di generare un flusso cedolare, e quindi un rendimento positivo, anche in caso di lateralità o moderata discesa dei listini azionari.

Emesso il 14 novembre, il certificato è acquistabile sotto la pari a 986€ su un nominale di 1.000€, con tutti i titoli leggermente sotto strike e il worst of del basket Unicredit in ritardo di circa il 7%.

Il certificato presenta, come la maggior parte dei cash collect attualmente quotati, l’effetto memoria sulle cedole, come fattore di ulteriore protezione. Tale effetto si attiva se ad una delle date di osservazione mensili uno o più sottostanti scendono al di sotto del livello barriera, ovvero in questo caso perdono più del 40% dai prezzi iniziali. La cedola non verrebbe erogata, essendo per l’appunto al di sotto del livello barriera, ma non sarebbe persa, bensì accantonata “in memoria” e pagata successivamente alla prima osservazione utile nella quale tutti i sottostanti abbiano recuperato almeno il livello barriera.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Dopo la forte salita di inizio anno, nella quale il FTSE MIB è passato da poco più di 30.000 punti a sfiorare i 35.000, siamo entranti in un trading range di poco più di 2.000 punti che ha ingabbiato le quotazioni da marzo ad oggi, con la sola discesa di agosto come sforamento al ribasso. Sembra quindi che al momento non abbia la forza relativa per rompere al rialzo questo intervallo, in attesa della positività che potrebbe arrivare dal rally di Natale.

Vediamo ora i quattro sottostanti del certificato.

UNICREDIT
Continua il buon momento del titolo di Piazza Gae Aulenti, che anche nell’ultima trimestrale ha riportato numeri record. Il possibile sodalizio con Commerzbank (ETR:CBKG) sembra passato in secondo piano, dopo la netta opposizione del Governo tedesco, ma si continua a lavorare sotto traccia per valutare le possibilità. Al netto di questo, il rinnovato fervore intorno al risiko bancario potrebbe essere una nuova leva per ulteriori rialzi, dopo il rally che ha condizionato gli ultimi due anni del titolo. Il prezzo di strike si trova a 40,978€, poco più del 7% più in basso rispetto ai massimi registrati a inizio novembre. Il livello barriera si trova a 24,578€, sui valori di inizio 2024.

Unicredit; fonte Investing.com

FERRARI (NYSE:RACE) (US)
Nel 2024 ha corso tanto anche Ferrari, che ha aggiornato mese dopo mese i suoi massimi storici, fino a sfiorare i 500$, fermandosi per la precisione a 498,23$. La pubblicazione della trimestrale ha bruscamente invertito la tendenza, non tanto per i numeri del trimestre, quanto per le aspettative non così entusiasmanti sui trimestri a venire. Per il certificato è un fattore positivo, in quanto lo strike viene preso a 437,65$, oltre il 12% più in basso rispetto ai valori di inizio mese e questo amplia il margine di protezione considerando per l’appunto che una correzione significativa si è già verificata. La barriera a 262,59$ si trova su un livello che si è dimostrato una forte resistenza in salita e che viceversa potrebbe rappresentare un ottimo supporto in caso di discesa.

Ferrari (US); fonte Investing.com

MONCLER
Andamento decisamente diverso per Moncler, che come la gran parte dei titoli del lusso ha sofferto in modo importante in questo 2024. Dal punto di vista grafico, le quotazioni sono state respinte tre volte dall’area dei 70€, a fine 2021, nel 2023 e a inizio 2024. Gli stimoli pianificati dal Governo cinese dovrebbero dare forte impulso ai consumi e di conseguenza anche ai titoli del lusso. Il prezzo di strike a 46,87€ è praticamente sui minimi di periodo, mentre la barriera di protezione a 28,12€ è su livelli visti solo dopo i primi lockdown del 2020.

Moncler; fonte Investing.com

LEONARDO
Momento di ottima forma anche per Leonardo, spinta negli ultimi due anni dalle tensioni geopolitiche che hanno portato alla guerra in Ucraina prima e a quella in Israele poi, con conseguente incremento della spesa in difesa da parte di tutti i paesi occidentali. La flessione degli ultimi mesi è stata prontamente riassorbita dopo la vittoria di Trump, che ha più volte accusato gli altri paesi di non essere allineati all’obbiettivo del 2% del PIL destinato alla spesa militare. Con l’insediamento del tycoon alla Casa Bianca, i colleghi occidentali potrebbero avere ancor più pressione e questo continuerebbe a favorire i titoli del settore. Il prezzo di strike si trova a 25,27€, vicino ai massimi di periodo, mentre il livello barriera si trova a 15,162€, livello che graficamente appare molto lontano.

Leonardo; fonte Investing.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
Tutti e quattro i sottostanti presentano livelli barriera e quindi di protezione molto profondi e questo è il fattore più importante in un certificato in quanto ci fa capire fino a dove il nostro capitale nominale e il flusso cedolare sono garantiti dall’emittente. Fino a che nessuno dei sottostanti scende sotto a tali livelli, infatti, il certificato paga una cedola mensile del 1% con un flusso cedolare annuo del 12,00%. Come già anticipato le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei quattro titoli si trovi al di sotto del -40% alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per il 14 maggio 2027, con una durata di due anni e mezzo, ma già da aprile 2025 sarà prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare del 11 aprile, qualora tutti e quattro i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 1.000€ e pagando la cedola mensile del 1%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, in caso di richiamo alla prima osservazione di aprile si avrebbe il rimborso a 1.000€ più l’erogazione di 5 cedole mensili del 1%, per un rendimento del 6,5% in cinque mesi. Qualora anche solo uno dei titoli fosse sotto al livello iniziale, lo stesso meccanismo si ripeterà all’osservazione mensile successiva, con il livello di autocall che rimane al 100% per sei mesi e poi decresce del 5% ad ogni semestre.

SCENARI A SCADENZA
Qualora non avvenisse l’autocall prima della naturale scadenza, a maggio 2027 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 1.000€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. In questo caso il rendimento sarà pari alla somma delle 30 cedole mensili del 1% incassate durante la vita del prodotto, per un totale del 30,00%, maggiorato del 1,40% dato dalla differenza tra l’acquisto sotto la pari ed il rimborso al valore nominale. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei quattro titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio Ferrari dovesse scendere del 46% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 54€ su un nominale di 100€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
Nonostante il periodo di lateralità che ha caratterizzato il listino, esistono situazioni molto diverse all’interno del FTSE MIB e i quattro titoli che compongono il basket hanno tutti, per motivi diversi, aspettative positive per il prossimo futuro.

Personalmente credo che il certificato appena analizzato, il DE000VC78708 possa essere una buona soluzione per investire sul mercato italiano ed ottenere una remunerazione anche in caso di prosecuzione della fase laterale o addirittura in presenza di una correzione. La barriera che protegge fino a ribassi del 40% sembra sufficientemente cautelativa su questa tipologia di titoli, dati anche i livelli attuali.

Ricordiamo infatti che, se nessuno dei sottostanti perde oltre il 40% dai prezzi attuali, viene erogato un flusso cedolare mensile del 1%, per un rendimento annuo del 12%. Da non sottovalutare l’acquisto sotto la pari che anche in caso di richiamo anticipato andrebbe ad incrementare il rendimento relativo.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell'emittente. Il basket è composto da quattro delle principali aziende del nostro paese, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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