Ci risiamo: Trump Presidente degli Stati Uniti per la seconda volta.
Mentre molti si concentrano oggi su quali potrebbero essere le azioni vincenti, o su quali settori puntare, oggi voglio mostrarvi come sono andati i mercati nella sua prima presidenza, a distanza di un mese e poi di un anno dalla sua elezione del 2016.
In particolare, condivido ogni mattina grafici e audio nel mio Canale Telegram "Colazione a WS". Come possiamo vedere dall'immagine, le Small cap ad esempio sono partite alla grande (vedi le performance del 6 novembre del Russell 2000), salvo poi lasciare il posto ad altri indici.
Il primo esempio che vediamo sono le Small Cap, in particolare il Russell 2000. Chi mi segue da un pò, sa benissimo che lo scorso anno mi ero posizionato su questa asset specifica (anche qui è tutto nel canale), che ha fatto molto bene da allora (circa un +28% in un anno).
Tuttavia, il Russell 2000 è uno degli indici "ritardatari" per registrare nuovi massimi storici, come possiamo vedere dal grafico sotto, ci siamo quasi però.
Ora, il sentiment di mercato è tornato positivo, veniamo da oltre 2 anni di mercati in rialzo, il Bull Market secolare (partito a marzo 2009) ancora tiene, ma ci sono diversi elementi che dovrebbero indurre a maggiore cautela.
Gli Spread sulla parte obbligazionaria americana (sia investment grade che High Yield) sono estremamente bassi, le valutazioni storicamente elevate, e l'umore degli investitori molto positivo (non ancora euforico per fortuna).
Tra campane permabull e permabear, l'abilità dell'investitore, in questa fase, dovrebbe essere quella di gestire bene questi due elementi:
Dobbiamo infatti sempre ricordarci che i bear market, le correzioni, e più in generale i rischi per gli investitori, nascono proprio quando i mercati sembrano inarrestabili, e la gestione di questi cicli, così come della parte comportamentale, rivestono un ruolo chiave.
Se nel 2022, sempre qui, ero uno dei pochi ad essere aggressivo e comprare, poichè le valutazioni erano molto interessanti, ed i rischi molto bassi, oggi lo scenario è molto cambiato, e la cautela è un elemento da inserire nell'equazione.
Poi come sempre, chi è in anticipo sui tempi (vedi Buffett che sta liquidando azione e comprando solo Titoli di Stato a breve termine) non è distinguibile da chi ha torto, ma la ricerca dell'equilibrio oggi è ciò che differenzia investitori da speculatori.
Qui sotto vi parlo del mio nuovo libro scritto per Hoepli, e di come la conoscenza della storia dei mercati sia un ulteriore elemento chiave.
Mentre molti si concentrano oggi su quali potrebbero essere le azioni vincenti, o su quali settori puntare, oggi voglio mostrarvi come sono andati i mercati nella sua prima presidenza, a distanza di un mese e poi di un anno dalla sua elezione del 2016.
In particolare, condivido ogni mattina grafici e audio nel mio Canale Telegram "Colazione a WS". Come possiamo vedere dall'immagine, le Small cap ad esempio sono partite alla grande (vedi le performance del 6 novembre del Russell 2000), salvo poi lasciare il posto ad altri indici.
Il primo esempio che vediamo sono le Small Cap, in particolare il Russell 2000. Chi mi segue da un pò, sa benissimo che lo scorso anno mi ero posizionato su questa asset specifica (anche qui è tutto nel canale), che ha fatto molto bene da allora (circa un +28% in un anno).
Tuttavia, il Russell 2000 è uno degli indici "ritardatari" per registrare nuovi massimi storici, come possiamo vedere dal grafico sotto, ci siamo quasi però.
Ora, il sentiment di mercato è tornato positivo, veniamo da oltre 2 anni di mercati in rialzo, il Bull Market secolare (partito a marzo 2009) ancora tiene, ma ci sono diversi elementi che dovrebbero indurre a maggiore cautela.
Gli Spread sulla parte obbligazionaria americana (sia investment grade che High Yield) sono estremamente bassi, le valutazioni storicamente elevate, e l'umore degli investitori molto positivo (non ancora euforico per fortuna).
Tra campane permabull e permabear, l'abilità dell'investitore, in questa fase, dovrebbe essere quella di gestire bene questi due elementi:
- continuare a prendere i rendimenti offerti dal mercato
- essere consapevole dell'aumento relativo dei rischi, e pianificare una strategia cautelativa qualora le cose si mettessero male
Dobbiamo infatti sempre ricordarci che i bear market, le correzioni, e più in generale i rischi per gli investitori, nascono proprio quando i mercati sembrano inarrestabili, e la gestione di questi cicli, così come della parte comportamentale, rivestono un ruolo chiave.
Se nel 2022, sempre qui, ero uno dei pochi ad essere aggressivo e comprare, poichè le valutazioni erano molto interessanti, ed i rischi molto bassi, oggi lo scenario è molto cambiato, e la cautela è un elemento da inserire nell'equazione.
Poi come sempre, chi è in anticipo sui tempi (vedi Buffett che sta liquidando azione e comprando solo Titoli di Stato a breve termine) non è distinguibile da chi ha torto, ma la ricerca dell'equilibrio oggi è ciò che differenzia investitori da speculatori.
Qui sotto vi parlo del mio nuovo libro scritto per Hoepli, e di come la conoscenza della storia dei mercati sia un ulteriore elemento chiave.