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Ritorno in un mercato ribassista e spaccatura tra gli alleati

Pubblicato 08.03.2022, 09:57
Aggiornato 12.03.2024, 12:10
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Con il proseguimento degli scontri in Ucraina e lo stallo per una tregua, per consentire cordoli umanitari, l’America decide di alzare l’asticella delle sanzioni contro Mosca, con il settore energetico prossimo bersaglio designato. Settore, tuttavia, che pone allerta per l’Europa, maggiormente dipendente dal gas e dal petrolio russo rispetto alla lontana (e maggiormente autosufficiente) America. Tutto questo in uno contesto sempre più surreale, con l’OPEC che, nella scorsa settimana, ha deciso di non modificare i propri piani di produzione e con i negoziati con l’Iran che mostrano sì progressi, ma al rilento. Teheran che, come Caracas, trova ora un terreno fertile per imporre le proprie condizioni, sapendo bene del nuovo quadro e della nuova posizione di forza. Tutto questo in un contesto di “sabotaggio” da parte dell’amministrazione russa, vedere le ultime richieste del Ministro degli Esteri Russo. In questa “insalata russa” le tensioni tra Washington e Pechino, secondo un articolo della CNBC, sono ritornate ai livelli dell’amministrazione Trump, sebbene personalmente non mi sembra di aver mai osservato una virata nell’attuale amministrazione Biden. Con la Russia sempre più messa all’angolo, e con la Cina che a parole prende sì le distanze ma nei fatti si astiene da condanne e sanzioni, non stupirebbe quindi vedere Mosca sempre di più nelle braccia di Pechino. In tale scacchiere geopolitico da monitorare inoltre il mercato indiano, con Delhi e Pechino ai ferri corti ma che invece potrebbe approfittare della delicata situazione di Mosca per aumentare la sua influenza economica. 

Oggi la Commissione europea elaborerà la sua strategia su come ridurre la sua dipendenza dall'energia russa, dove stando all’analisi di Bloomberg dovrebbe ridursi fino all'80% quest'anno. Attenzione tuttavia alle parole, mentre l’America richiedere l’embargo energetico la risposta europea è di riduzione. In una tale pubblica divisione Putin, da stratega, decide di andare all’attacco minacciando la chiusura dei propri gasdotti verso l’Europa e portando nuovamente i futures europeo sul gas, l’ormai famoso TTF, a registrare nuovi massimi storici a €288.62, +269.54% di incremento su base mensile e ben del 1.524,82% su base annua. Sebbene l’Europa punti prevalentemente per il futuro sul gas liquefatto LNG, da osservare come anche questi prezzi hanno ieri toccato nuovi massimi storici a $51.765 mmBtu.

La risposta dei mercati, come da normali previsioni, ha evidenziato nuovamente una paura degli investitori, con le materie prime al rialzo, mercati azionari al ribasso. Sui mercati delle materie prime il petrolio ha registrato un calo dai massimi di ieri. Nonostante le notizie oltreoceano, di un’amministrazione americana decisa ad andare avanti nelle sanzioni sul comparto energetico difficile ipotizzare che possa vedere l’appoggio dei suoi alleati. Riluttanza presente non solamente dagli alleati Europei ma perfino dalla stessa Sud Corea. Decisi rialzi soprattutto sui prezzi del nichel e del grano che hanno registrato ieri un'estrema volatilità e rialzi poiché il mercato sta sostanzialmente scontando un boicottaggio completo di tutte le esportazioni russe e poiché le esportazioni dall'Ucraina rimangono insicure a causa della guerra. 


Grano su massimi storici



Intanto l’UE valuta nuove sanzioni. Ieri la Von der Leyen ha affermato che l'UE continua a lavorare su ulteriori sanzioni contro la Russia. Apparentemente i governi europei sono pronti per un nuovo round di sanzioni contro porti, navi, più individui e tecnologie utilizzate nell'equipaggiamento militare. Un annuncio potrebbe essere atteso per la giornata.
Nei mercati azionari purtroppo sia il Dax che il Nasdaq hanno ieri varcato la soglia di una correzione del 20% dai propri ultimi massimi. Situazione tecnica che evidenzia quindi l’ingresso all’interno di un mercato ribassista. Vix che sia in Europa che in America mostra segnali di paura con il VDAX (Vix sull’indice tedesco) che ieri ha registrato un nuovo massimo a 48.6, sui valori di aprile 2020, e il VIX americano che segna 36.45 punti, e che sempre di più punta verso la rischiosa area dei 40 punti.

Sebbene l’attenzione degli investitori resti per la giornata sugli sviluppi delle sanzioni, i principali appuntamenti macroeconomici odierni vedono il tasso di crescita del PIL in Europa e la Bilancia Commerciale in Canada e Stati Uniti. Attenzione, inoltre, alla lettura sulle vendite al dettaglio in Italia e notizie dal Congresso del Partito Comunista Cinese.


Appuntamenti odierni



Trimestrali: Negli Stati Uniti sono attese in particolare le pubblicazioni per Dick's Sporting Goods, MongoDB, Petco Health and Wellness, Casey's General Stores e Stitch Fix

In Europa si evidenziano le pubblicazioni delle trimestrali per:
·         Martedi: Ashtead, Fresnillo e Flughafen Zuric
 
CRIPTOVALUTE: mercato delle criptovalute che riesce ad evitare di essere trascinato troppo al ribasso dalla caduta dell’indice tecnologico Nasdaq. Nelle ultime 24 ore, stando ai dati coinmarketcap, la capitalizzazione complessiva è salita del 1.11% a 1.72 trilioni di dollari.

Il presidente degli Stati Uniti Biden dovrebbe iniziare un percorso verso la regolamentazione delle criptovalute questa settimana.

Coinbase (NASDAQ:COIN) si allinea con le sanzioni confermando di aver bloccato più di 25.000 indirizzi di wallet di criptovalute associati a persone o aziende russe. Tutto questo nel sempre maggiore dibattito secondo cui le criptovalute potrebbero essere utilizzate per eludere e aggirare le sanzioni internazionali.

NFT e Metaverso in consolidamento. Stando ai dati di Google (NASDAQ:GOOGL) Trend le ricerche sui due settori è in calo. Mercato degli NTF che è passato da meno di $100 milioni del 2020 agli oltre $25 miliardi nel 2021. Sebbene quindi assistiamo ad un raffreddamento del settore non viene meno l’esistenza di un consolidato mercato.

Intanto cresce il mercato e l’interesse delle criptovalute in America. Il senato della Virginia ha approvato il 3 marzo, con 39 a favore e 0 contrari, un disegno di legge che consentirebbe alle banche statali di offrire servizi di custodia di Bitcoin. Manca ora solamente la firma del governatore Glenn Youngkin per diventare legge.
 
Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
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